L'estate di Rai Movie si veste di western. Ogni lunedì sera,
infatti, il canale manda gli episodi delle prime tre stagioni di "Hell of
Wheels" in prima visione assoluta. Telefilm molto crudo, anche troppo, in
cui a volte la violenza sembra quasi gratuita. Infatti appare strano che un
telefilm del genere sia stato mandato in onda da un canale Rai, ma a quanto
pare, anche la rete nazionale per eccellenza sta cambiando orizzonti.
"Hell of Wheels" è una serie che negli USA va in onda sulla AMC, lo
stesso network di "Mad Men" e "The Walking Dead", per
intenderci. Quindi una rete che ci ha abituati a serie di qualità. I fatti
narrati in "Hell of Wheels" si svolgono intorno al 1865, quando
alcuni operai di colore costruirono la prima ferrovia transcontinentale degli
Stati Uniti d'America. Ovviamente non possono mancare i giocatori d'azzardo, le
pistole, i cavalli, i saloon e le case chiuse. Tutto quello che ruota intorno
ai più classici western d'annata.
Il protagonista è Cullen Bohannon (Anson Mount), ex soldato
che ha combattuto durante la guerra civile americana, che si ritroverà, dopo un
lungo viaggio, a Hell of Wheels, il cantiere di costruzione della ferrovia. La
sua missione è quella di vendicare la morte della moglie e del figlio uccisi
per mano di alcuni soldati dell'Unione. Bohannon verrà assunto a Hell of
Wheels, per gestire gli operai che lavorano ai binari. Grazie alle
conversazioni con Daniel Johnson (Ted Levine), capocantiere, Cullen viene a
scoprire alcune cose sulla morte della moglie, ma proprio mentre l'uomo gli sta
svelando il nome dell'omicida, Johnson viene ucciso, per mano di uno dei
lavoratori della ferrovia, Elam (Common). A gestire il tutto c'è lo spietato
uomo d'affari Thomas "Doc" Durant (Colm Meaney), colui che decide di
espandere il tragitto del percorso ferroviario per creare la prima ferrovia
transcontinentale. Robert Bell (Robert Moloney) ha il compito di mappare i
terreni della Union Pacific e sua moglie lo accompagna nei lavori. Un indiano
uccide Robert, creando così una faida tra indiani e americani, i primi
ovviamente non vogliono che la loro terra finisca nelle mani degli
"stranieri", ma soprattutto non vedono di buon occhio la nuova
costruzione. Lily quindi si troverà ad affrontare la vita a Hell of Wheels da
sola. Incipit quindi funzionale al tema principale.
"Hell of Wheels" è, da un punto di vista
strettamente storico, da non sminuire, perché oltre a rispettare molti dei
fatti storici successi all'epoca, è anche interessante conoscere una storia che
in pochi ci hanno televisivamente raccontato: la creazione della prima ferrovia
che porterà agli scambi internazionali tra due paesi confinanti, aprendo nuove
frontiere e che successivamente portò alla decimazione della popolazione
indiana, costretta a fuggire dalla propria terra. "Hell of Wheels" è
una serie di carattere forte e decisamente adatta ad un pubblico maschile, ma
resta una serie che rimane impantanata, che non trova spunti di crescita
repentini. E' un western di buona fatturazione, tutti i settori, da quello
attoriale, a quello scenografico, dalla regia alla sceneggiatura, cercando di
creare qualcosa che sia qualitativamente superiore alla media. Ci troviamo di
fronte, senza alcun dubbio, ad un buonissimo prodotto, ma che non raggiunge mai
l'eccellenza che ci si potrebbe aspettare da una storia del genere.
I creatori,
i fratelli Tony e Joe Gayton, decidono di trasformare il protagonista Bohannon
in una specie di eroe dei suoi tempi, un uomo che combatteva per i suoi ideali,
ma anche per quelli dei meno "fortunati", una storia di vendetta già
un po' vista, ma collocata in un'epoca che negli ultimi anni, televisivamente
parlando, non ha trovato grandi spunti. Però "Hell of Wheels", e su questo non possiamo
fare altro che darne il merito, è diventato un punto saldo della programmazione
AMC e ad avere un più che discreto seguito di pubblico affezionato. Proprio il
2 agosto scorso è partito sul network statunitense la quarta stagione di questo
fortunato serial western. Certo è che la vendetta si perde strada facendo già
dopo pochi episodi, l'incipit diverrà ben presto marginale ed il nostro eroe
quasi si dimentica del perché sia arrivato a "Hell of Wheels" e
questa cosa non può che stranire.
Il telefilm è scarno di colpi di scena, non
mancano le lotte, le uccisioni ed il sangue, ma non c'è nulla che tiene il
telespettatore col fiato sospeso, come dovrebbe essere. In linea generale
quindi è un po' come per "Vikings", di cui abbiamo parlato qualche
settimana fa, anch'esso mandato in onda nell'estate Rai. Ci troviamo di fronte
a due ottimi serial, due creazioni oggettivamente importanti, ma nessuno dei
due trascina il telespettatore dentro la storia, nessuno dei due graffia,
nessuno dei due ci ha colpiti a tal punto da restare affascinati e da spingerci
a seguirli con interesse e a non perdere nemmeno una puntata. E quindi,
tornando a "Hell of "Wheels", non riusciamo ad essere pienamente
soddisfatti, però un plauso va ai fratelli Gayton che hanno riportato il
western in tv con successo a 360°, sia di pubblico che di critica.
Personaggi e
doppiatori:
Cullen
Bohannon (Christian Iansante)
Doc Durant
(Carlo Valli)
Elam Ferguson
(Roberto Draghetti)
Lily Bell
(Chiara Colizzi)
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