Il giorno di "True Blood" è arrivato, il giorno in cui
questo telefilm ha salutato tutti i suoi affezionati fans americani, dopo sette anni
di avventure. Con una puntata dal titolo "Thank you", come
ringraziamento per tutti coloro che hanno fatto diventare questa serie
vampiresca una delle più seguite al mondo. Ma "True Blood" non è una
serie "normale", "True Blood" si svincola da tutto ciò di cui eravamo precedentemente a conoscenza
sui vampiri e ce li mostra in una veste completamente nuova. Una serie particolare che non può piacere a tutti. E',
fondamentalmente una serie che si ama o si odia, senza vie di mezzo. Prodotta
dalla HBO e tratta dai romanzi di Charlaine Harris dal titolo "Ciclo di
Sookie Stackhouse", che non è altro che il nome della protagonista,
"True Blood" ha un incipit complesso: siamo in
Louisiana, precisamente nella città fittizia di Bon Temps, dove vampiri, umani
e personaggi soprannaturali vari, convivono, in maniera precaria, tra di loro.
Protagonista è, appunto, Sookie, interpretata dal premio Oscar Anna Paquin,
una cameriera con il potere di leggere nella mente. Ma un giorno entra nel locale
un vampiro, Bill Compton (Stephen Moyer), e Sookie si rende conto, che per la
prima volta non riesce a leggere nella mente dell'uomo, come se in Bill ci
fosse un gran vuoto e tanto silenzio. Tra i due nascerà una storia d'amore e
Sookie si ritroverà immersa in un mondo tutto nuovo, dove conoscerà diversi
esseri sovrannaturali, tra cui Eric Northman (Alexander Skarsgard), che
gestisce il Fangtasia, un locale per vampiri e per persone che vogliono farsi
succhiare il sangue, insieme alla sua socia e amante Pam Swynford De
Beaufort (Kristin Bauer).
Sookie entrerà quindi a far parte di un mondo
pericoloso, in cui rischierà più volte la pelle, ma potrà contare sulla
protezione di Bill, che per salvarla ucciderà un suo simile e per questo verrà
punito ed obbligato a vampirizzare una vergine: Jessica Hamby (Deborah Ann
Woll), che ovviamente vedrà in Bill un maestro e una guida. Alle vicende di lei
si uniscono quelle del fratello Jason (Ryan Kwanten), coinvolto in una serie
inspiegabile di omicidi; Sam Merlotte (Sam Trammell), un mutaforma proprietario
del Merlotte's, locale dove Sookie lavora come cameriera; Tara Thornton (Rutona
Wesley), migliore amica di Sookie, da sempre innamorata di Jason; Lafayette
Reynolds (Nelsan Ellis), cugino di Tara che oltre a lavorare come cuoco del
Merlotte's, spaccia sangue di vampiro ed altri tipi di droghe.
Mentre
l'indagine sugli omicidi viene svolta dal detective Andy Bellefleur (Chris
Bauer), il serial killer continua ad uccidere altre donne, tra le quali Amy,
fidanzata di Jason, e Adele, nonna di Sookie e Jason. Quindi anche Sookie si
metterà ad indagare, anche perché uno dei principali sospettati è proprio suo
fratello. A questi protagonisti si uniscono nel corso delle sette stagioni una
infinità di personaggi che si relazionano man mano ad essi, tra cui, un deciso
stravolgimento della trama lo darà, a partire dalla terza stagione, il
licantropo Alcide Helveaux, interpretato da Joe Manganiello, già visto in
"One Tree Hill", ma ormai approdato in quel di Hollywood.
In Italia
la final season andrà in onda dal 9 settembre prossimo come sempre sulla Fox.
La novità più eclatante di "True Blood" sta proprio nelle relazioni tra umani
e vampiri, che riescono, ovviamente con parecchie difficoltà - ma comunque in maniera ancora più promiscua che in serie come Buffy - a convivere
insieme grazie all'invenzione del True Blood, appunto, creato da una casa
farmaceutica giapponese, che non è altro che un tipo di sangue sintetico che
può soddisfare i bisogni fisiologici dei succhiasangue. Altra novità molto
importante ed intelligente inserita nella trama è la presenza del sangue di
vampiro che diviene droga reperibile presso gli spacciatori, come l'eroina. La
prima stagione si basa sugli avvenimenti raccontati nel romanzo "Finchè
non cala il buio", ovviamente con qualche cambiamento dovuto, causate
dalle necessità narrative seriali. Cambiamenti che diventeranno sempre più
evidenti dalla terza stagione in poi, anche se la serie tenta di rimanere
pressoché fedele ai romanzi della Harris, a differenza della serie della The CW
che è sempre stata sua diretta avversaria "The Vampire Diaries", che
fin da subito si estranea dai romanzi omonimi.
Ma se dobbiamo mettere a
paragone i due telefilm, ovviamente il paragone non sussiste nemmeno. Malgrado
"True Blood", sia, come abbiamo già detto, molto crudo e la trama non
sempre convincente e un po' troppo "sopra le righe", qualitativamente
sovrasta in maniera netta "The Vampire Diaries", senza alcun dubbio.
E poi stiamo sempre parlando della HBO, il network statunitense migliore per
qualità seriale, contro la The Cw che è, con oggettività, uno dei peggiori. A
conferma di ciò possiamo dire semplicemente che Alan Ball, creatore di
"True Blood", è stato premio Oscar per la sceneggiatura di
"American Beauty" e che è stato precedentemente creatore di un altro
grande telefilm: "Six Feet Under", andato in onda tra il 2001 e il
2005, sempre sulla HBO. Ed in più, da tenere in considerazione il fatto che
"True Blood" ha già vinto, in sei anni, 40 premi, tra cui un Golden
Globe e due Emmy. "Bad Things" di Jace Everett è il brano che apre
gli episodi di "True Blood", accompagnato da scene del sud degli
States, unite ad immagini di sesso, violenza e religione, tanto per far capire fin
da subito qual è l'andazzo della serie.
Sigla cupa e d'impatto, capace di dare
una giusta apertura agli episodi. La critica statunitense si è sempre divisa su
"True Blood", fondamentalmente gli scettici la etichettano come una
serie troppo violenta, con immagini di sesso esplicite gratuite ed evitabili.
Anche e soprattutto per essere da sette anni al centro di polemiche continue -
è stata definita "una della serie più chiacchierate dell'ultimo
decennio" telefilmico - la serie è una delle più viste al mondo, divenuto
ormai un vero e proprio cult. Quindi il nostro personale grazie va ad Alan Ball e al cast di "True Blood", per averci regalato sette
anni "vitali", sette anni stimolanti, sette stagioni da seguire senza
mai annoiarsi. Ecco, spesso nei nostri articoli ci lamentiamo di serie che a
lungo andare diventano noiose e ripetitive, invece, sostanzialmente, la forza
di "True Blood", sta proprio nella mancanza di noia, nel continuo
intercalare di avvenimenti che rendono la trama brillante e potente.
Personaggi e
doppiatori:
Sookie
Stackhouse (Federica De Bortoli)
Bill Compton
(Fabio Boccanera)
Eric Northman
(Gianluca Crisafi)
Sam Merlotte
(Christian Iansante)
Jason
Stackhouse (Andrea Mete)
Tara Thornton
(Laura Latini)
Lafayette
Reynolds (Nanni Baldini)
Jessica Hamby
(Perla Liberatori)
Andy
Bellefleur (Teo Bellia)
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