Credevamo di averle ormai
viste tutte nel mondo telefilmico ed invece "The Knick" è arrivato al momento giusto, per farci ricredere da ogni
punto di vista. Con "Dottor House" abbiamo conosciuto il
lato strafottente e burbero della medicina, con "Grey's Anatomy"
siamo entrati in sala operatoria, spesso immergendoci proprio dentro
i corpi degli individui sottoposti all'operazione, siamo entrati nel
mondo della "nobiltà" californiana con "Royal Pains", abbiamo conosciuto il primo sessuologo della storia con "Masters
of Sex", l'inquietante binomio omicidio/chirurgia in Nip/Tuck.
"The Knick" invece svela il mondo delle
prime operazioni chirurgiche con tecniche più "moderne", grazie ad uno splendido Clive Owen ("Closer", "Inside
Man", "Elizabeth: The Golden Age") che interpreta il
dottor John Thackery, ispirato alla figura di William Stewart
Halsted, chirurgo statunitense realmente vissuto tra il 1852 ed il
1922. I fatti narrati nella serie tv ripercorrono gli anni a cavallo
tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, quando, a causa del
suicidio del mentore J.M. Christiansen (Matt Frewer), il dottor
Thackery assume la guida del reparto di chirurgia del Knickerbocker
Hospital, noto col nome di "The Knick", da qui il titolo
del telefilm.
Thackery è considerato un genio nel suo ambiente, ma
come tutti i geni, è anche quotato come un ciarlatano e un macellaio
dai più scettici. E' il primo medico che usa tecniche innovative di
chirurgia, ma non sempre è lucido, a causa della sua dipendenza da
cocaina, da cui prova ad uscirne da tempo con scarsi risultati.
L'ospedale dove lavora è gestito dalla figlia del principale
finanziatore, Cornelia Robertson (Juliet Rylance), che tenta di
risollevare le sorti dell'ospedale, che sta affondando sotto il peso
dei debiti. Cornelia, nonostante le opposizioni di John, notoriamente
razzista, assume un medico di colore, Algernon Edwards (Andrè
Holland). I due medici si troveranno spesso in conflitto, il primo è
irritabile, introverso e scontroso con tutti, l'altro è invece più
tranquillo e la sua pacatezza non fa che irritare maggiormente John,
ma nonostante l'astio, Algernon continuerà per la sua strada, senza
badare alle occhiate lanciate dai vari colleghi, ovviamente non per
le sue abilità chirurgiche che sono indiscutibili, ma per il colore
della sua pelle.
Molti altri sono i personaggi che girano attorno al
mondo del "The Knick", tra questi da ricordare in
particolare: Herman Barrow (Jeremy Bobb), responsabile dell'ospedale
e principale motivo del debito ospedaliero; Lucy Elkins (Eve Hewson),
infermiera del "The Knick", l'unica che conosce il segreto
di Thackery; Everett Gallinger, interpretato da Eric Johnson - già
protagonista delle prime stagioni di "Smallville" e di una
sfortunata serie con protagonista "Flash Gordon" - è un
giovane medico del Knickerboker Hospital che vuole a tutti i costi
diventare assistente capo chirurgo. La prima stagione, nata l'8
agosto di quest'anno, è composta da dieci episodi, rinnovata dalla
Cinemax per un secondo anno che andrà in onda nell'estate 2015. Qui
in Italia lo stiamo ammirando proprio in queste settimane su Sky
Atlantic. La Cinemax, l'abbiamo detto più volte, è un network molto
"feroce", orientato verso un pubblico decisamente più
maschile. Infatti, seppur molti l'hanno definito un medical-drama,
detta così potrebbe far pensare ad un "Grey's Anatomy" più
cupo, ma in realtà "The Knick" è molto più cinico e
cupo.
Nella prima parte della stagione, che va all'incirca fino al
sesto/settimo episodio, c'è molto più medical e poco drama,
conosceremo i personaggi singoli, le operazioni, i problemi clinici.
Sarà solo nella seconda parte che le relazioni tra i personaggi
cresceranno e si intersecheranno nella maniera tipica di ogni drama.
"The Knick", ideato da Jack Amiel e Michael Begler, sembra
quasi un film, però diviso in dieci cortometraggi uniti tra loro. La
qualità è quella tipica cinematografica, grazie anche alla
direzione di Steven Soderbergh, che ha prodotto e diretto film del
calibro di "Traffic", "Erin Brockovich" e la saga
"Ocean's Eleven". E la qualità di Soderbergh si vede
tutta.
La sceneggiatura, i costumi, la regia, la colonna sonora, le
scenografie, hanno un piglio molto realistico e questo rende la serie
uno dei prodotti migliori degli ultimi anni, perché "The Knick"
ci narra un pezzo importante della storia della medicina mondiale,
malgrado, c'è da sottolinearlo, non sia una serie per tutti, a
tratti è un po' lento e pesante. Gli episodi da un'ora ciascuno non
sono di certo "leggeri". Il sangue è il vero protagonista
del serial in questione, le operazioni a cuore aperto avvenivano
all'epoca in pubblico, in una semplice Aula Magna universitaria,
mentre altri medici, studenti e personaggi vari del settore, guardano
ciò che Thackery o Edwards o chiunque altro, stia facendo sul tavolo
operatorio, senza guanti e senza protezione alcuna. Tutto visto
estremamente nel dettaglio. Di certo, quindi, non mettetevi a
guardare "The Knick" se nella vostra testa pensate di
trovare un nuovo "Dottor House", perché non è così. "The
Knick" è una serie di livello superiore alla media e va seguito
con l'attenzione che merita.
Personaggi e doppiatori:
John Thackery (Fabio Boccanera)
Algernon Edwards (Alessandro Quarta)
Cornelia Robertson (Barbara De Bortoli)
Herman Barrow (Francesco Bulckaen)
Everett Gallinger (Gianfranco Miranda)
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