–
"Non è ciò che
hai fatto figliolo, ma a chi l'hai fatto"
–
"Parli di
quella nullità?"
–
"Quella nullità è John Wick"
Keanu
Revees è tornato all'action movie e si sente a suo agio. In “John Wick”, di Chad Stahelski e David Leitch, non solo lo
dimostra ma si mette a nudo e si reinventa perchè chi conosce la sua personale
storia, capisce subito che per Mr Reeves non è stato facile interpretare lo
spietato John... sin dalle prime battute. E' funzionale dividere la storia in
tre parti. John è un ex sicario, ha abbandonato la sua ex vita per farsi una
famiglia. Ma la moglie muore per una malattia lasciandolo nello sconforto:
proprio quando la sua vita sta per ricominciare, finisce. Ma la moglie prima di
abbandonarlo per sempre gli lascia in regalo un beagle ed un biglietto:
continuare ad amare. E' proprio qui che l'attore canadese sfoggia una delle
migliori interpretazioni dai tempi de “L'avvocato del diavolo”, “Speed” ed “Il
profumo del mosto selvatico”, recitando con naturalezza il dolore di un uomo
solo. Alla fine del funerale, una scena intensa, sotto una “solita” pioggia che
sfrutta un lungo piano sequenza, vede faccia a faccia Marcus/Dafoe e John/Reeves:
in quello sguardo si cela il senso del film stesso. Ma un giorno uno spocchioso
Iosef Tarasof (Alfie Allen, che la faccia da futuro Dafoe ce l'ha tutta),
figlio del truce boss Viggo, che un tempo ingaggiava John, vedendo il suo
macchinone, una Boss Mustang del '69, gli fa un'offerta apparentemente innocua
per comprarla. L'uomo rifiuta e Iosef, assieme ad i suoi scagnozzi, si
intrufola nella casa di Wick, lo picchiano a sangue, uccidendo il suo
cagnolino. In un'ambientazione calda e notturna, John seppellisce il cane come
se seppellisse la moglie una seconda volta. E' tornato il “Giustiziere nella
notte”, citazione che calza a pennello. E' qui che termina la prima parte del
film, molto drammatica, che traccia testi molto minimal e non è un male (anche
se la voce di Reeves è doppiata da Luca Ward) visto che la sceneggiatura non è
di certo nulla di innovativo ma – essendo il revenge movie molto veloce da
seguire – non è facile acchiappare il senso della trama. L'ira di John torna ad
esplodere più vendicativa che mai perchè si rende conto di aver perso tutto e
di non avere più nulla da perdere. Apre i suoi arsenali e risveglia la sua
sete: in una New York della malavita, una terra di mezzo, John giura di
uccidere Tasarov jr. Qui si svela una seconda parte molto noir ed inquietante,
dove importante è l'apporto, molto curato, del designer Luca Mosca che aveva
già vestito Harrison Ford e collaborato con Armani: gli abiti sono
prevalentemente neri ed eleganti, che però non cozzano affatto con
mitragliatrici, pistole e ju jitsu. Anche questo segna il passaggio ad una
terza e definitiva parte, molto fumettistica, dove contare quanti uomini uccide
John Wick l'antieroe, è quasi una scommessa. Alla fine non vince nessuno.
Neanche John che è l'unico a rimanere in piedi. La vendetta non gli ridà
l'affetto della moglie, non gli ridà la sua vita. La tristezza, la malinconia,
la solitudine sprigionano in questo film angoscia, desolazione, sconforto.
Perchè semplicemente mette lo spettatore davanti a quella parte insita nell'uomo,
nella sua natura animale che non vuole vedere. Il film targato Stahelski e
Leitch, due grandi stuntman del cinema (e forse per questo nessuno avrebbe
scommesso sulla riuscita) sanno come si fa un action movie, dietro e davanti la
mdp e ne conoscono l'evoluzione. Per questo hanno realizzato un film perfetto,
forse troppo, perchè in realtà la morte, la vendetta, non hanno nulla di
perfetto e i registi potevano anche “sporcare” qua e là, uno dei pochi casi,
per dire la verità, in cui è meglio non curare il dettaglio. Nonostante la
presenza della bella Adrianne Palicki, non c'è traccia nella trama di una
storia d'amore se non di un amore... perduto. Da questi punti di vista gli
appassionati del genere avrebbero apprezzato molto anche il “dietro le quinte”.
Due le curiosità: tra i produttori del film compare
anche Eva Longoria che difficilmente si allontanerà dai panni della nota
casalinga disperata; il successo di “John Wick” ha portato la Universal a
volere i due registi per la realizzazione di “Cowboy Ninja Viking” dove
protagonista assoluto sarà Chris Pratt.
“Tutti mi chiedono se sono tornato ed io non sapevo cosa
rispondere...si, penso di essere tornato”.
Interpreti e personaggi:
Keanu Reeves: John Wick
Michael Nyqvist: Viggo Tarasov
Alfie Allen: Iosef Tarasov
Willem Dafoe: Marcus
Adrianne Palicki: Ms Perkins
Dean Winters: Avi
Lance Reddick: Charon
David Patrick Kelly: Charlie
Kevin Nash: Francis
Commenti
Posta un commento