Festival di Sanremo 2015 - Quarta Serata



Si apre con la sfida tra Amara(Voto:5, se fai una ballad cantautorale e inizi con rimare domani e mani e continui di conseguenza, il tutto perde valore per forza di cose) e i Kutso (Voto:6, li attendiamo fiduciosi al varco, "Elisa" sembra più un esercizio stilistico, comunque fatto bene, delle loro potenzialità), "la quarta serata del Festival di Sanremo", che vede la vittoria di questi ultimi, divertenti e ironici, con uno dei musicisti che entra in scena rinchiuso in una doccia con la maschera di Carlo Conti. 



Nigiotti(il cui brano a risentirlo meglio ricorda melodicamente certi episodi degli Otto Ohm, quasi il nostro avesse fatto una sorta di cutup, cantato decisamente in modo più aggressivo, mezzo voto in meno:6) e il super favorito Caccamo (un brano pop perfetto:7) si scontrano subito dopo, indovinate chi vince? Giovanni Caccamo, ma con solo 4 punti di differenza. I Pilobolus tornano sul palco a incantare ancora una volta con la loro "Breve storia della musica", eccezionali davvero. 

Tocca ad Annalisa iniziare la gara dei big, "Una finestra tra le stelle" ha il difetto di poggiarsi su una melodia poco originale e la costruzione tipiche delle ballatone dei Modà, ma è di sicuro impatto e lei la canta benissimo, il nostro voto finale dopo due ascolti è 5+.
Entra Arisa, di bianco vestito e pettinatura da diva retrò, Nesli, la omaggia di un mazzo di fiori e canta la sua "Buona fortuna amore",è troppo monocorde per i nostri gusti, piatta musicalmente, inevitabile per noi la bocciatura:4. Dopo l'entrata di Emma, vestita da ninfa di bianco, ma non potevate darle il vestito di Irene Grandi per dire, senza cintura si intende, così la slanciavate un pochino? Ma a risaltare è sicuramente la sua "Vento senza nome", avvolgente, una canzone di pura classe, raffinata eppur accessibile, potrebbe avere anche qualche chance per la vittoria finale: 7+. Nek è il quarto big in gara, "Fatti avanti amore" non ha il solito rimario del nostro in primis, ha un sound moderno e incisivo,il brano è ben costruito e il ritornello è orecchiabilissimo anche perchè melodicamente è strasentito, l'intro invece è proprio Narcotic dei Liquido, è di certo uno dei candidati più da tener d'occhio per domani notte, un 6 pieno, un 6+ visto anche il contesto, ci sta tutto. Tocca alla Rocio vestita anche lei in modo improbabile e a Bianca Atzei, che ancora una volta si presenta in culotte, "Il solo al mondo", rispetto al brano di Annalisa, è meglio costruito, meno scontato nel suo dipanarsi e ha un ritornello che profuma di Mina, cantato da una voce di certo più particolare... Checco, ti prendi la sufficienza e pure piena, non l'avremmo mai immaginato, ma bravissima Bianca:6,5 che chissà potrebbe essere un outsider interessante.



Tutti cantano Sanremo, anche il ct della nazionale di calcio Antonio Conte, in fondo fare Sanremo è come fare l'allenatore della nazionale... tutti sanno cosa è meglio fare, tutti giudicano... pure noi del resto e ci divertiamo pure... mentre "Conte canta da Conti".

Biggio e Mandelli riportano sul palco la loro "Vita d'inferno", troppo davvero debitrice di "Cochi e Renato", ma l'ironia del testo, l'irriverenza, il solo di Roy Paci e anche per il bridge finale, per l'operazione in se, ci strappano un 5,5.
Moreno con "Oggi ti parlo così", "si vede il mestiere", è un brano furbo per come è costruito, dal testo all'arrangiamento, ma non dispiace di certo:6,5. Lara Fabian e la sua "Voce",ariosa melodica all'ennesima potenza, non ci piace appunto l'uso della voce, "Sparata" per tutto il brano con pochissime sfumature che rende il tutto piatto: 4,5.  



Virginia Raffaele imita truccata di tutto punto un Ornella Vanoni, che vuole cantare brani più moderni, perchè non ha niente da spartire con Albano e Romina e gli Spandau Ballett e racconta le sue avventure sul palco. Esilarante.
Con Grazia Di Michele e Mauro Coruzzi con Platinette nella tshirt, ripropongono "Io sono una finestra", che ha un mood jazzy decisamente scontato nelle sue variazioni armoniche, il testo, come avevamo scritto raccontando la prima serata, poteva avere un senso forte venti anni fa, oggi scadrebbe nel ridicolo involontario se non fosse portato da loro, ma l'emozione è decisamente un'altra cosa, voto 4,5. Lorenzo Fragola viene presentato da un'Arisa in nero, elegante, "Siamo uguali" ha sfumature interessanti, con buone armonie, di contro, sembra Raf aggiornato per lunghi tratti, il testo non è di certo irresistibile e purtroppo oggi stonicchia anche:5,5



Commovente la presentazione della storia di Sammy, un ragazzo affetto da una malattia rarissima che si mette gli occhiali da alieno perchè ieri Luca e Paolo avevano detto che era un Festival troppo normale: Lacrime.

"Libera" di Anna Tatangelo, che arriva subito dopo con una sorta di lucertola sulla spalla sinistra che le scende sulla schiena, parlando d'altro, il brano è uno dei più sanremesi, semplice, cantato comunque bene, ma il risultato è mediocre inevitabilmente:5-

Rocio esce con un abito lungo nero ricoperta nel busto di piume, a presentare Il Volo e il loro "Grande amore", che ha un testo antico, inadatto per i giovani "tenorini", un sound da musical di Cocciante ma un arrangiamento perfetto, che sa toccare i punti giusti, inutile parlare dell'ottima amalgama delle voci che danno al brano un plus non indifferente:6+

Arriva Gabriele Cirilli, umorismo popolare ma dirompente, esibizione molto divertente. Altro abita da ninfa per Emma, in una sorta di blu metalizzato che annuncia i "Sogni infranti" di Gianluca Grignani, uno dei migliori testi di questa edizione, forse il migliore, molto personale, dove il nostro ribadisce il suo amore per la musica e in qualche modo chiede scusa, crediamo per le sue più o meno note vicende personali, provando a giustificarsi, per uno sviluppo armonico consono delle ballad di Grignani, con un ottimo bridge finale dove il nostro si dimena anche. Voto:7-. Malika Ayane in lilla, canta "Adesso e qui, nostalgico presente", un brano elegante, più standard rispetto ai brani presentati dalla nostra nelle precedenti edizioni, ha il difetto di non esplodere completamente, non risulta piatto, ma non scatta quel certo "quid" insomma, da lei ci aspettavamo decisamente di più:6. Tocca ai Dear Jack e alla loro "Il mondo esplode tranne noi", canzone pop rock di sicuro impatto ma anche decisamente prevedibile:5- -.  

Ed eccoci giunti alla finale dei giovani tra i Kutso e Giovanni Caccamo, "Elisa" versus "Ritornerò da te", indovinate chi vince? Caccamo naturalmente, non c'erano dubbi sin dall'inizio, bel brano, scoperto da Battiato, valorizzato dalla Caselli... il nostro va a sollevare Carlo Conti e si commuove. Il premio Mia Martini, quello della critica, va a Giovanni Caccamo, quello Lucio Dalla, della sala stampa, invece va... a Giovanni Caccamo, bravissimo ma qualcosa per Serena Brancale (Voto 7,5), almeno da questi premi poteva anche uscire. I Boyler come sempre stemperano e divertono come già fatto in queste puntate, con le loro improbabili domande. 

Marco Masini con "Che giorno è" ricomincia la gara dei big, brano decisamente figlio del suo autore, ben costruito, a sensazione, altro possibile outsider:6+. 

Per il classico spottone o per Tutti cantano Sanremo, non si capisce bene, arriva stavolta Elena Sofia Ricci, che canta pure "Donne". Ecco Nina Zilli e la sua "Sola", di cui dopo un primo ascolto la avevamo equiparata a Malika, nel senso che ci aspettavamo di più... stanotte, la sensazione è che la Ayane quanto meno un brano ce l'abbia, non basta la voce, non convince e non arriva alla sufficienza:5,5. Alex Britti e il suo "Attimo importante" parlano blues per davvero, che ha il solo difetto di non "sparare" fino in fondo, che rimane li, nei suoi preziosismi, ma è un bel sentire comunque:6,5 pieno.  

Torna Virginia Raffaele, a impersonare stavolta una centralinista addetta al televoto, spassosa.

Raf innamorato all'ennesima potenza, migliora quanto meno la sua interpretazione, ma "Come una favola" ha il peggior testo del festival, non si scappa, nonostante l'influenza:4,5. Chiara con "Straordinario", non lo è affatto, a cominciare dalla melodia strasentita e dall'arrangiamento pomposo ma non ad affetto, delude su tutta la linea, si salva l'interpretazione, ma è il minimo sindicale:4,5. 



Ecco Giovanni Allevi e il suo pianoforte, eccellenza italiana, stranamente una sola canzone, poi l'eccellente Rocco Tanica in attesa delle eliminazioni e a chiudere il dj producer Avener. 

Gli eliminati sono Biggio e Mandelli, Lara Fabian, Raf e Anna Tatangelo. Concludiamo con la nostra classifica, domani spiegheremo meglio tutti i perchè di questo mondo, visto che sui pezzi resta poco da dire, ribadiamo comunque come a dispetto delle edizioni di Fazio, mancano quei due o tre brani che quanto meno noi trovavamo di livello superiore, a regnare è una sorta di mediocrità congenita con pochissimi picchi, per noi è così, domani andrà di certo in maniera completamente diversa:

1 Irene Grandi
2 Gianluca Grignani 
3 Alex Britti 
4 Bianca Atzei
5 Moreno 
6 Nek
7 Marco Masini
8 Il Volo
9 Malika Ayane
10 Lorenzo Fragola
11 Biggio Mandelli
12 Nina Zilli 
13 Annalisa
14 Anna Tatangelo 
15 Dear Jack
16 Grazia di Michele e Mauro Coruzzi
17 Raf 
18 Chiara
19 Lara Fabian 
20 Nesli





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