Il Volo torna a casa. Bagni di folla per Gianluca, Piero e Ignazio


"Il Volo" è tornato a casa. O meglio, sono tornati nelle rispettive città, Montepagano, Naro e Marsala, gli ormai ex tenorini Gianluca Barone, Piero Barone e Ignazio Boschetto, da vincitori del 65° Festival di Sanremo. Con buona pace di una certa stampa italiana che, al contrario di quella internazionale - che li elogia e li ha eletti a portavoce del bel canto all'italiana - li ha oltremodo criticati, spesso gratuitamente. Come ha dichiarato in una trasmissione Rai, Luca Barbarossa, "Noi italiani spesso non ci vogliamo bene, ed invece dovremmo apprezzarci di più". Ci vede d'accordo. Soprattutto perchè gli americani hanno inventato tutto: dal blues al jazz, al pop al punk. Se una cosa ci appartiene, quella è l'opera ed il lirismo. Ed "Il Volo", attingendo alla storia musicale dei primi del Novecento e continuando la tradizione di Pavarotti, Villa e Bocelli. 



A Montepagano, una frazione di Roseto degli Abruzzi, una folla gremita ha accolto il loro neo ventenne Gianluca Ginoble che, emozionatissimo ha ringraziato i suoi concittadini a cuore aperto: "Viaggiando molto sento tanto la mancanza di casa mia e della mia famiglia. Per questo vi dico di apprezzare ogni attimo l'affetto dei vostri cari". Ma i primi a sostenere un ragazzo che a soli 13 anni diventa un enfant prodige del pubblico grazie ad una trasmissione televisiva ("Ti lascio una canzone", n. d. r.) sono sempre i genitori ed i nonni che adesso lo hanno ritrovato non solo vincitore della kermesse più importante della canzone italiana, ma anche il "Principe d'Abruzzo" come è stato definito in America. 



A Naro, in provincia di Agrigento, la scena si ripete. Bagni di folla per il loro Piero Barone che, come alla vittoria del Campionato di Serie A, all'annunciata vittoria de "Il Volo", è scesa per le strade a far festa tra i giochi d'artificio. A dicembre peraltro, il giovane tenore aveva ricevuto il riconoscimento di "Ambasciatore di Naro nel Mondo", non poca cosa per il paesino siciliano. Al ritorno a casa, consumate emozioni e entusiasmi, la città ha lasciato Piero all'abbraccio della sua famiglia tra occhi indiscreti. Solo il sindaco e gli amici si sono stretti alla sua normale stanchezza post sanremese, ma soprattutto il nonno Ernesto, che è stato salutato dal nipote niente di meno che dal palco dell'Ariston: "Ho chiamato mio nonno ma non mi rispondeva, era troppo emozionato". Nonno Ernesto Ognibene però, ripresosi dall'emozione, è riuscito a dire: "Il mio sogno era quello di salire sul palco di Sanremo. Mio nipote addirittura ha vinto il Festival della canzone italiana. Oggi, è il giorno più bello della mia vita. Quello che non dimenticherò mai". 

             


Migliaia di persone in Piazza della Repubblica, hanno assistito a Marsala, dal maxi schermo, non solo all'arrivo del loro concittadino Ignazio Boschetto, ma anche alla consegna di un prestigioso premio: "Ambasciatore di Marsala nel Mondo". Anche per la Città lilybetana è un grande giorno, pieno di emozioni e di folle ingestibili: il riconoscimento infatti, è stato consegnato nel corso di una singolare seduta di Consiglio comunale, tra i flash dei fotografi, le urla dei fan: "Amore mio sei bellissimo" e i canti in piazza sulle note di "Grande Amore" e "Ancora", la cover che il gruppo ha portato a Sanremo. "Per me è iniziato tutto per gioco e adesso mi ritrovo ambasciatore, è difficile spiegare l'emozione anche perchè ancora non mi rendo conto di aver vinto il Festival di Sanremo. In molti mi hanno criticato, dicendomi che ero montato perchè ero arrivato subito al successo ma a queste persone voglio dire che ho imparato che una persona prima di giudicarla bisogna conoscerla. Mi piacerebbe avere un altro ambasciatore con cui condividere questo premio, perchè i talenti, anche al di fuori della tv, devono essere riconosciuti come tali. E dico anche che la musica ci rende tutti uguali e questo è bello. Grazie a tutti". A chi gli urla "Sei tu il nostro sindaco", Ignazio, ha la risposta pronta: "Non fatemi amministrare la mia Città, perchè prima dovrei essere sindaco di me stesso". Poi alla stampa rivela: "Non so chi ha detto che il brano "Grande Amore" fosse scritto per Orietta Berti, io posso dire che non mi risulta vero, la canzone credo che la dovesse interpretare un tenore di 35 anni. Poi è giunta a noi ed il nostro produttore è stato bravissimo a riarrangiarla per renderla adatta al nostro stile".



Niente Abu Dhabi quindi, per i tre de "Il Volo", ma subito partenza per la presentazione del disco Sanremo Grande Amore che, al primo giorno di uscita, ha venduto già migliaia di copie ed è primo su iTunes, scavalcando addirittura Tiziano Ferro. Lunedì 23 febbraio "Il Volo" sarà a Milano, al Mondadori Megastore Duomo; il 24 a Roma presso la Discoteca Laziale; il 25 alla Feltrinelli di Pescara; giovedì 26 alla Mondadori Megastore di Bologna in via Massimo D'Azeglio; il 27 febbraio si ritorna in provincia di Milano, al Mediaworld del Centro Commerciale "Il Destriero" di Vittuone; sabato 28 si scende al sud, al Centro Commerciale "Le Vigne" di Castrofilippo, in provincia di Agrigento; domenica 1° marzo, presenteranno il disco al Centro Commerciale "La Torre" di viale Michelangelo a Palermo; il 2 marzo saranno al Centro Commerciale "Le Zagare" di Catania; il 3 marzo tappa alla Mondadori Megastore del Centro Commerciale Campania di Marcianise, in provincia di Caserta. A maggio, li attende l'inizio del mega tour italiano che inizierà il 21 all'Arena di Verona con un concerto-evento. Altre tappe annunciate: 11 luglio in Piazza Unità a Trieste, il 12 agosto a Torre del Lago (Lucca) al Gran Teatro Puccini ed il 22 agosto al Teatro Antico di Taormina.


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