Linea 77 - Oh!



“Oh!” è il nono album in studio dei Linea 77 e arriva a quasi cinque anni di distanza dall’ultimo album in studio. Prima dell’uscita di questo full-lenght la band ha subito cambi di formazione, addii, ampliamenti interni ma si è ripresa, sempre! Nel 2012 ha dato alle stampe “La speranza è una trappola Pt1. EP” che segnava il cambio di formazione ma anche un cambio di stile in quanto l’ep è ricco di sperimentazione sonora. Nel 2013 dovevano dare alle stampe l’ep “C’eravamo tanto armati” ma, a causa di un corto circuito, l’ep è andato perso. Gli unici brani che si sono “salvati” li troviamo qui. Oh! È un ritorno alle origini, una conferma ulteriore che la band c’è, crea e produce ottima musica. 

"Presentat-Arm!": singolo di lancio che ha un intro molto particolare e simbolico. Poi esplode un riff corposo e avvolgente con un ritornetto dalle parole mirate….”tutto sommato non c’è male”. Il gruppo ha proposto ai fans un gioco molto bello e particolare, un video NON UFFICIALE in cui vi sono immagini e i fans devono individuare le band associate alle immagini. Ottimo brano di apertura, un ritorno alle origini, ottima prova vocale anche per Davine, “Dade” (prima bassista, poi chitarrista per un breve periodo e adesso, dopo la dipartita di Emiliano, Voce).

"Luce":inizia con un riff molto soporifero, voce sospesa e poi parte un più potente riff sostenuto dall’eccellente supporto ritmico. Il brano si apre ad un ritornello quasi hardcore per poi ritornare alle atmosfere iniziali. Un brano impregnato di luce in un mondo buio, oscurato da una “luce che non c’è”.

"Divide et Impera" feat. Enigma: qui si inizia con un campionamento nella parte introduttiva a cui segue un tappeto elettronico che riconduce alle conorità dell’ep “La Speranza è una trappola Pt.1”. Brano molto sperimentale, voci che si intrecciano, parole forti…”benvenuto all’inferno”.

"Absente reo": un intro elettronico e martellante, poi inizia un riff oscuro, quasi punk rock, un brano che sicuramente dal vivo diventerà un inno e dimostra come la band abbia voluto recuperare le radici ma allo stesso tempo abbia voluto mettere in campo nuove sonorità e approcci al genere. Ricordiamo inoltre che il brano è il più vecchio del disco. Scritto nel 2007 con testo in inglese e doveva far parte di “Horror Vacui”. Brano rimasto nel cassetto per anni. Ripescato, ovviamente è stato riarrangiato ed è stato scritto un nuovo testo in italiano:“arriva l’uragano state pronti alla fuga”.

"Io sapere poco leggere": brano che abbiamo potuto conoscere grazie al videoclip rilasciato dalla band nel marzo 2014 e che doveva essere incluso nell’EP “C’eravamo tanto armati” è impregnato dalle atmosfere presenti nell’EP “La Speranza è una trappola Pt.1”. “… ma è solo questione di abitudine”.

"Caos" feat.Sabino (Titor): altro featuring, intro noise che sembra un eco di sirena sempre più vicino, poi esplode il riff stoppato, segue un cantato alternato melodico sotto un tappeto musicale molto anni 90, esplode poi il ritornello “Caos”. “l’ora è ora e questa è la tua ora”. Un “Caos” che ci piace!

"Come stanno veramente le cose": intro elettronico in loop in stile Duran Duran, poi la voce, batteria e chitarre piene di energia che portano il brano ad un’esplosione sonora e ad un’altalena continua di dinamiche. Ottimo esempio di sperimentazione anche questo. “com’è difficile essere disonesti, come le risposte che diamo ai bambini, quando ci chiedono se babbo natale esiste davvero”

"L’involuzione della specie": anche questo brano, come “io sapere poco leggere” era stato diffuso in precedenza, ovvero nel novembre 2013 e doveva far parte dell’EP “C’eravamo tanto armati”e anche questo si avvicina molto alle sonorità de “La speranza è una trappola PT.1” e alle sue sonorità e relativi argomenti trattati. Si parla di fatti ed eventi, “di sicuro non è colpa mia”!

"Zero": brano diretto, in pieno stile hardcore che farà pogare i fans più fedeli ad concerti. Un brano diretto, senza mezzi termini e senza mezze misure. “spegni la luce che il buio non esiste!”

"Non esistere" feat Franz Goria: è una cover, una delle pochissime cover realizzate dai Linea 77 nel corso della loro carriera. Brano dei grandissimi Fluxus, datato 1996, con Goria alla voce e alla chitarra: “….il giorno che non vuole passare, il tempo che non si vuole fermare”.

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