Supernatural


"Prendermi cura di te, questo è il mio lavoro!"

E' arrivata la volta di parlare di "Supernatural". Abbiamo sempre rimandato perché cercavamo di capire dove si volesse andare a parare. La serie è una di quelle che alla fine della fiera ti lascia l'amaro in bocca per il calo netto rispetto alle prime stagioni. Mentre su Rai 4 va in onda in prima visione l'ottava season e negli States la decima, già rinnovata per l'undicesima - è la terza serie più vista della The CW dopo "The Flash" ed "Arrow" - "Supernatural" sta a tutti gli effetti vivendo una seconda giovinezza. Occorre però scindere la serie in due parti, la prima che va dalla stagione numero uno alla quinta e la seconda che va dalla sesta in poi. 


Anche se dalla nona stagione, sorprendentemente, la serie torna a crescer, pur non tornando ai vertici delle prime, ma comunque si ringalluzzisce. Mentre alla fine dell'ottava stava per essere cancellata, adesso è una delle serie più viste della The CW. Premettiamo che undici stagioni per una serie del genere sono veramente troppe. Non sanno più cosa inventarsi, è palese che il tutto sia diventato un po' forzato e spesso ci sono episodi che sembrano imitazioni di alcuni del passato. Ma le avventure dei fratelli Winchester continuano ad attrarre soprattutto il pubblico più giovane e ne va adito al creatore Eik Kripke per questo indiscusso successo di pubblico. 


Però, l'abbiamo sempre detto e mai come in questa circostanza dobbiamo confermarlo, una serie deve prima o poi avere un degno "The End". Anche "Smallville", ad esempio, ad un certo punto doveva finire, ma hanno voluto strafare e trascinarla fino alla decima stagione, rendendo il tutto tedioso e pesante. Ma esempi di telefilm che ormai sono diventati triti e ritriti ce ne stanno parecchi: "Grey's Anatomy", "Due uomini e mezzo", "Bones", "CSI", "NCIS", "Law and Order", sono tutte serie che dovrebbero arrivare al massimo tra la settima e l'ottava stagione. Telefilm di carattere paranormale come "Ghost Whisperer" o "Medium" sono finite nel momento più giusto, altre invece proprio no. 


"Supernatural" è una di queste. Diciamoci la verità, dopo un po' diventa anche un po' ridicolo vedere morire a turno uno o l'altro fratello per poi assistere al loro ritorno sulla Terra come se avessero 9 vite come i gatti, specialmente mentre tutti intorno a loro muoiono senza speranza. La storia di "Supernatural" parte dal lontano 2 novembre 1983, quando Dean e Sam Winchester, interpretati rispettivamente da Jensen Ackles e Jared Padalecki, assistono all'uccisione della madre, che scompare tra le fiamme sul tetto della camera da letto. Sam è ancora nella culla, Dean invece è già grandicello e può ricordarsi tutto. Il padre, John (Jeffrey Dean Morgan), da quel momento educherà i figli nella caccia al sovrannaturale. Quindi la loro vita cambierà drasticamente e diventeranno dei "cacciatori", soprattutto quando, esattamente 22 anni dopo nella stesso giorno e con lo stesso modus operandi, morirà anche la fidanzata di Sam. 


Nel corso delle stagioni sono tantissimi i personaggi che cammineranno al fianco dei nostri due protagonisti, però quelli più importanti sono: Bobby Singer (Jim Beaver), che si prenderà cura dei ragazzi, quando John si assenta per lunghi periodi e soprattutto dopo la morte di quest'ultimo. Castiel (Misha Collins), personaggio amatissimo dal pubblico che darà una ventata di aria nuova al telefilm dalla quarta stagione in poi. Castiel è un angelo che salverà Dean dall'Inferno per ordine di Dio. E poi, da ricordare ci sono ancora il demone Crowley (Mark Sheppard) e Lucifero, che non ha bisogno di presentazioni e che in "Supernatural" è interpretato dall'efficace Mark Pellegrino. Tutto il resto è storia che non è il caso di raccontare in questa occasione.


Nel corso delle dieci stagioni andate in onda finora i nostri fratelli ne passano di ogni, dai clown assassini, ai mutaforme, dai più "banali" demoni, vampiri, licantropi e stregoni, ai leviatani, creature primordiali in arrivo dal Purgatorio, ed ancora: angeli e arcangeli, cavalieri dell'apocalisse, ed altre decine e decine di creature strambe che non fanno altro che ferirli, spesso mortalmente. Ma puntualmente Dean e Sam tornano in vita. Da ricordare, perché in qualche modo è co-protagonista insieme ai Winchester, l'Impala, la mitica auto che accompagna i nostri eroi per le strade americane, macinando chilometri su chilometri, a cui Dean è legatissimo. Tre curiosità sulla serie che forse non tutti sanno, la prima: dopo la messa in onda del Pilot (13 settembre 2005), se si digitava il numero 866-907-3235, che nella serie era il numero di cellulare di Dean, rispondeva una registrazione proprio fatta da Jensen Ackles che diceva: "Risponde Dean Winchester. Se è un’emergenza, lasciate un messaggio. Se chiamate in merito a 11-2-83 indicatemi le vostre coordinate”. La seconda: Jensen Ackles inizialmente si presentò per il ruolo di Sam, ma quando quest'ultimo venne dato a Jared Padalecki, fu offerta a Jensen la parte di Dean. Ovviamente accettò subito perché fin dalla prima lettura del copione Jensen trovò più interessante e divertente il ruolo di Dean. La terza: Eric Kripke, ha dichiarato in un'intervista di avere sempre sognato uno show dedicato alle leggende metropolitane americane.


Per entrare concretamente nelle cittadine che fanno da cornice alle avventure dei protagonisti, l'autore ha precisato di essersi ispirato alla famosa Route 66, la strada di 3300 chilometri che collega Chicago a Santa Monica, strada che Jack Kerouac ha reso celeberrima nel suo romanzo "On The Road". E' innegabile che "Supernatural" sia divenuta in dieci anni una serie cult, esistono t-shirt e gadget di ogni tipo che la riguardano e gliene va dato atto. Buona regia ed effetti speciali, interessante l'incipit e la trama delle prime stagioni, ottimi il cast e la colonna sonora che ci riporta ad importanti brani degli anni '70. Perfetti i dialoghi, spesso divertenti tra i due fratelli. Peccato però che la trama si vada annacquando col tempo. Diviene ripetitiva e quasi artefatta, sembra tutto forzatamente surreale. In particolare dalla sesta all'ottava stagione lo si guarda più per passare il tempo che per interesse e la cosa non può che stupire, vista la discreta qualità delle prime stagioni, e ci porta a chiedere: perché mandare avanti una serie così a lungo se non si hanno più idee per mantenere alta la qualità e l'attenzione del pubblico? Sicuramente la risposta si cela in fattori economici e televisivi, ma è decisamente brutto mandare allo sfracello una serie originariamente molto innovativa e coinvolgente.

Personaggi e doppiatori:

Sam Winchester (David Chevalier)
Dean Winchester (Stefano Crescentini)
Bobby Singer (Saverio Moriones)
Castiel (Vittorio Guerrieri)
John Winchester (Andrea Ward)
Lucifero (Angelo Maggi)

Crowley (Marco Mete)

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