Titolo in italiano "Le regole del delitto
perfetto", in realtà "How to get away with murder" significa
"Come farla franca con un omicidio". Solo in Italia riusciamo a
rovinare persino i titoli dei telefilm stranieri, quando non sappiamo cos'altro
inventarci. Perché in "How to get away with murder" c'è tutto,
tranne che un "delitto perfetto". Di perfetto però la serie ha tutto
il resto. Shonda Rhymes torna in scena dopo successi mondiali come "Grey's
Anatomy" e "Scandal” e si rimette in gioco, strizzando l'occhio
sempre a quel legal che tanto le piace, ma qui è un legal a forti tinte
"gialle".
Ancora una volta la ABC non si lascia scappare il progetto
della Rhimes e produce questo ennesimo successo di pubblico, e non solo,
sfiorando i 3 punti rating a puntata. Sicuramente la novità di maggiore
successo della ABC di quest'anno, già rinnovata per una seconda stagione,
"How to get away with murder" racconta la vita professionale e
privata di un'altra donna incredibile, Annalise Keating, avvocato, moglie e
docente di diritto penale presso la fittizia Middleton University, in
Philadelphia. Quindi anche in questo caso, come nel caso precedente di Olivia
Pope in "Scandal", Shonda Rhimes ci racconta un po' di se stessa,
mettendoci dinanzi ad una donna di colore dal forte temperamento, una donna di
successo con l'innata voglia di comandare. Certo è che di Olivia Pope ce n'è
una sola, la bellezza, il carisma e la forza del personaggio interpretato da
Kerry Washington sono sorprendenti.
Ma anche qui non scherziamo mica di fronte
all'eccezionale Viola Davis ("The Help", "Molto forte, incredibilmente
vicino"), attrice sublime candidata per ben due volte all'Oscar, con
diversi Emmy e Golden Globe vinti, che qui ci fa scoprire una donna amante,
ligia al dovere, professoressa integerrima e moglie a pezzi, forte fuori, ma
debole dentro. Bellissima l'immagine della donna che trovatasi la sera a casa,
stanca e sola, si specchia e comincia a togliersi tutte le “maschere” che la
rendono la famosa avvocatessa e crudele prof che tutti temono. Keating,
diventando così semplicemente Annalise, tolta la parrucca, le ciglia finte ed
il trucco marcato, ne rimane solo una donna come tante altre, nascosta dietro
l'involucro.
Durante il Pilot, la nostra professoressa, sceglie 5 studenti
per aiutarla ad affrontare vari processi, soprattutto uno: il caso di una
studentessa assassinata, tale Lila Stangard, che legherà indissolubilmente
Annalise, i 5 studenti, il marito e l'amante, in un'unica centrifuga. Ed è da
lì che partirà tutto. I 5 studenti scelti, attori giovanissimi ma dal già
chiaro talento, sono: Wes Gibbins, interpretato da Alfred Enoch - che da
bambino ha fatto parte del cast di "Harry Potter" - inizialmente
studentello senza né arte né parte, presto farà capire a tutti di che pasta è
fatto, diventando ben presto il pupillo della prof. Tra l'altro sarà colui che
scoprirà la relazione extraconiugale della Keating e per questo la convincerà a
diventare l'avvocato difensore di Rebecca Sutter (Katie Findlay), amica di Lila
e prima indagata dell'omicidio della ragazza. Tra Wes e Rebecca nascerà una relazione
contorta, fatta più di bassi che di alti.
Il secondo studente scelto sarà
Connor Walsh (Jack Falahee), ragazzo affascinante e senza scrupoli, che usa
molto spesso l'arma sessuale per trovare indizi e prove. Omosessuale, che, nel
caso fosse necessario: "Non mi faccio di certo problemi a provarci con una
donna", instaura una relazione molto complicata col giovane hacker
informatico Oliver Hampton (Conrad Ricamora). Nel neo staff della Keating
troviamo anche Michaela Pratt (Aja Naomi King), ambiziosa e bellissima, in
procinto di sposarsi con un ricco rampollo. E' la più devota, ma anche la più
ligia alle regole. Asher Millstone, interpretato da Matt McGorry - attore
giovanissimo che per ora sta vivendo un periodo d'oro, facendo parte anche del
cast di "Orange is the new Black" - figlio del famoso giudice
Millstone, è l'unico dei 5 che non farà parte della scena iniziale
dell'omicidio, di cui tra poco vi parleremo. Ed infine Laurel Castillo (Karla
Souza), un po' sognatrice, ma molto in gamba, verrà scelta nel team solo per
far piacere a Frank Delfino (Charlie Weber), che nutre una discreta attrazione
fisica per la giovane pulzella. Frank è un associato di Annalise, ma non è un avvocato, diciamo che gestisce tutti quegli incarichi speciali che esigono "discrezione". Lo scopo dei 5 sarà anche quello di accaparrarsi l'ambito "premio": una statuetta che la Keating da ad uno di loro, a sua scelta, a seconda di chi è stato il migliore nel gestire il caso in questione. Per quella statuetta loro sono pronti a fare di tutto.
La prima immagine del Pilot ci riporta con un
flashforward a sei mesi dopo, immagini che nel corso degli episodi torneranno
spesso, in cui 4 dei 5 "prescelti", mentre il resto del Campus è
impegnato nei classici festeggiamenti di fine semestre intorno al falò, stanno
per coprire le tracce di un omicidio, all'inizio non ci è dato sapere chi è la
vittima, perché e dove sia successo tutto, ma di sicuro sappiamo chi sono stati
gli artefici del delitto, e da lì, in un continuo concatenarsi tra presente e
passato, riallacciamo tutti i tasselli, pezzo per pezzo, rispolverando di volta
in volta, se ce ne fosse bisogno, la bravura di Shonda Rhimes nel descriverci
il tutto senza darci troppo, ma togliendoci davvero poco. L'ambita statuetta
diverrà l'arma del delitto. I cinque quindi non sono amici, questo va
sottolineato per bene, sono rivali, a tratti potremmo anche definirli nemici,
in lotta perenne per il posto d'onore dato da quella simbolica statuetta che ne
decreta il "migliore" del corso. Quindi si troveranno legati da un
segreto e da uno scopo comune. Ai personaggi suddetti vanno aggiunti: il marito
della Keating, Sam (Tom Verica), coinvolto nell'omicidio di Lila; Nate Lahey
(Billy Brown), detective e amante di Annalise; ed infine Bonnie Winterbottom, interpretata
dall'antipatica Paris Gellar di "Gilmore Girls", alias Liza Weil, che
qui interpreta la fidata e leale collaboratrice della Keating, nonché una delle
tanti amanti di Sam. Insomma, cast eccellente, personaggi ben definiti,
scrittura e trama di alto impatto emotivo, regia eccellente, a rendere il tutto
praticamente perfetto.
"How to get away with a murder", è uno di quei
telefilm di cui si può criticare ben poco. Per chi ama di più l'aspetto
thriller ed adrenalinico e meno i drama, questa, tra le tre serie targate
Rhimes, è di certo quella che dovreste seguire. Abbiamo quindi cercato il più
possibile di frenarci dallo "spoilerare", in modo tale da rimandarvi
alla visione di questa serie affascinante. Ormai la tv sta prendendo a poco a
poco il posto di Hollywood. Puntualmente ogni anno, sempre più network tv
prediligono la qualità al successo forzatamente "popolare". Si
cresce, malgrado spesso ci si ritrovi a non avere più grandi idee, ma la
qualità, dobbiamo dirlo, non manca di certo. Ed in questo particolare caso va
detto e chiarito: la Shondaland, così come viene definita negli States, ha
colpito ancora.
Personaggi e doppiatori:
Annalise Keating (Laura Romano)
Wes Gibbins (Emanuele Ruzza)
Connor Walsh (Flavio Aquilone)
Rebecca Sutter (Rocca Caputo)
Michaela Pratt (Erica Necci)
Asher Millstone (Edoardo Stoppacciaro)
Laurel Castillo (Elena Perino)
Nate Lahey (Fabio Boaccanera)
Frank Delfino (Niseem Onorato)
Bonnie Winterbottom (Letizia Scifoni)
Sam Keating (Stefano Benassi)
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