Jurassic World di Colin Trevorrow



"Per un canarino, il gatto è un mostro"

"Non li ha mangiati, uccide per il piacere di farlo"

-"E ora che facciamo?"
- "Restiamo insieme per sopravvivere"


Un tornare "sul luogo del delitto" vent'anni dopo con un velo di citazioni più che altro, piuttosto che di nostalgiche mielosità. E difatti riparte da Jurassic Park, il Jurassic World di Colin Trevorrow che anche qui vede lo zampino, questa volta nella produzione esecutiva, di Steven Spielberg. Un film rivolto ad un pubblico giovane ma che può benissimo misurarsi con chi, vent'anni prima, era in età scolare. Perchè Jurassic World ha il pregio e quindi non la presunzione di non mettersi a paragone con il suo predecessore nè tanto meno con Godzilla, ma anzi cerca di porsi - anche sul grande schermo - una domanda: quanto ancora può piacere il "fantastico" mondo dei dinosauri che sopravvivono o, meglio, che vengono realizzati in laboratorio, nel frenetico mondo contemporaneo? E Jurassic World una risposta ce l'ha: sì, i dinosauri piacciono ancora, affascinano grandi e piccoli, amanti del genere, per cui la difficoltà di Trevorrow non è stata tanto quella di riportare la tematica al Cinema, quanto quella di creare intorno al grande parco dei dinosauri, una storia. Lui ci riesce abbastanza bene anche se riesce scontato il fatto che qualcuno si voglia impossessare della grande fortuna del Parco Mondiale, che fa milioni di visitatori l'anno, mentre altri hanno la bramosia di creare nuove generazioni di dinosauri come il feroce Indominus Rex, nato dall'incrocio di più razze. Questo sfuggirà al controllo dei gestori del parco, in particolare alla bella Bryce Dallas Howard, troppo dedita al lavoro e poco alla famiglia, che non riesce a gestire i nipoti mandati al Parco dai genitori che devono sbrigare faccende di crisi coniugali. La sua disattenzione però, rischia di essere fatale ai due nipoti. Ma ecco che in suo soccorso arriva il bell'addestratore interpretato da Chirs Pratt che sicuramente non guasta. Ovviamente il tutto condito da una passione dei due sul finale che al contrario e come da copione, inizialmente non si sopportano. Ma l'intelligenza del regista sta nel creare "diversivi", come la citazione di "Jurassic World" che compare nell'auto del vecchio parco poi ricostruito, e non è il solo riferimento ovviamente, il T Rex protagonista del primo Jurassic torna in scena nuovamente da vincitore, le battute ironiche e senza troppe pretese che allentano l'ansia da denti aguzzi, le musiche di Michael Giacchino che richiamano temi del precedente film, ma in particolare la storia d'amore... mancata, tra i due impiegati, così tanto per non scadere nel "già visto". Insomma, Jurassic World ha bene incassato al botteghino perchè non è stato la maschera del suo predecessore, non ambirà agli Oscar ma sicuramente ha dato un contributo a far rivivere un mito mai tramontato con l'aiuto delle nuove tecnologie cinematografiche, il 3D in primis e, a dirla tutta, Jurassic è anche un franchise che fa sempre gola ai produttori e Jurassic World ha certamente aperto le porte a possibili sequel.

Interpreti e personaggi:

Chris Pratt: Owen Grady
Bryce Dallas Howard: Claire Dearing
Vincent D'Onofrio: Vic Hoskins
Jake Johnson: Lowery Cruthers
Nick Robinson: Zach Mitchell
Ty Simpkins: Gray Mitchell
B. D. Wong: Dott. Henry Wu
Irrfan Khan: Simon Masrani
Omar Sy: Barry
Judy Greer: Karen Mitchell
Lauren Lapkus: Vivian
Brian Tee: Takashi Hamada
Katie McGrath: Zara Young
Andy Buckley: Scott Mitchell


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