Scorpion


Rai Due ha deciso, tra tutti i film della stagione statunitense, di puntare su "Scorpion", serie televisiva della CBS, nata lo scorso 22 settembre e rinnovata per una seconda stagione nel corso degli up-front di maggio. "Scorpion" è un poliziesco, perché ormai nella prima serata di Rai Due non si vede altro che questo, police procedural "collettivi" che fanno tanto giallo, adrenalina e amicizia. 


La particolarità della serie nata dall'idea di Nick Santora ("The Guardian", "Law and Order"), sta nel fatto di aver scelto un personaggio realmente esistito, Walter O'Brien, e crearci sopra una serie che tutto sommato è godibile e forte al punto giusto, seppur con qualche pecca qua e là. Walter O'Brien è uno dei 5 uomini col più alto quoziente intellettivo della storia, anche più di Albert Einstein, ed è un uomo d'affari irlandese che ha fondato la Scorpion Computer Services. Nella serie Walter è interpretato brillantemente da Elyes Gabel, che abbiamo già visto nella prima stagione di "Game of Thrones", che viene ingaggiato dalla Homeland Security per creare e guidare un nuovo team di esperti, prevalentemente nerd, per far fronte a tutte quelle minacce di difficile risoluzione. 


La squadra è molto ben amalgamata ed i personaggi ben definiti, il cast è per lo più all'altezza della situazione e funzionale alla sceneggiatura. Nel team, oltre a Walter, troviamo: Toby Curtis, interpretato da Eddie Kaye Thomas, visto nella saga di "American Pie", è un comportamentista e psichiatra con la dipendenza dal gioco. E' stato salvato da Walter mentre alcuni strozzini lo stavano pestando a sangue. Toby è colui che legge nella mente del criminale. Poi c'è il genio della meccanica Happy Quinn (Jadyn Wong), una donna dall'aria sempre minacciosa, dalla tendenza per lo più violenta, conseguenza di un'infanzia non proprio felice. Sylvester Dodd (Aru Stidham) è invece un vero e proprio genio della matematica, un ciccione simpatico, pauroso e dal cuore tenero. 


Ed infine l'unico componente del gruppo ad avere un quoziente intellettivo nella media, la sola comune mortale, è Paige Dineen, interpretata da una nostra vecchia conoscenza telefilmica Katharine McPhee, Karen del compianto "Smash". Qui, la McPhee - che è un po' come la Penny di "The Big Bang Theory" - interpreta una mamma che si ritrova all'interno della Scorpion non solo per dare una mano, ma anche per dare al figlio la possibilità di stare a contatto con persone come lui, perché anche Ralph (Riley B. Smith), suo figlio, è un piccolo genietto. Questo porterà tanto zucchero alla serie, forse anche troppo. "Scorpion" alla fine risulta essere un'amalgama di roba un po' buttata lì a caso.


Molta stampa americana ha anche criticato pesantemente proprio quest'ultimo personaggio, il ruolo di Paige, perché porta alla serie qualcosa di cui si può fare a meno, specialmente se si parla di un poliziesco. Poi ci sono sempre gli scettici, ed anche un po' invidiosi forse, che puntano il dito sulla relazione nata tra i due protagonisti dietro le quinte del set e che di sicuro prossimamente porterà anche nel telefilm un flirt tra Walter e Paige. Tornando sempre alla banalità che regna sovrana in quasi tutti i procedurali del mondo, in cui l'uomo e la donna protagonisti devono inesorabilmente avere una relazione. In questo caso è tutto amplificato dal fatto che entrambi hanno una relazione anche nella realtà. 


Ma tralasciando il gossip, di cui poco ci interessa, e sorvolando anche sulla critica e sul discorso di relazioni future probabili o plausibili, noi una sufficienza al telefilm in sé la diamo, perché è godibile, è forte ed a tratti anche tenero, far sciogliere il cuore di uno caratterialmente anaffettivo come Walter sarà difficile, ma possibile. C'è l'Agente Cabe Gallo (Robert Patrick) a coordinare il tutto, lui è l'unico vero poliziotto che è un po' come un padre per Walter e che da al team svariati compiti da seguire. La serie nel suo complesso risulta da un lato poco credibile - nel Pilot il nerd diventa improvvisamente inseguitore di un aero, risultando eccessivo perfino per un poliziesco americano - poco convincente in alcune parti che abbiamo già esposto sopra, ma si segue con piacere, è una serie che va più che bene in queste infuocate serate estive.

Personaggi e doppiatori:

Walter O'Brien (Marco Vivio)
Paige Dineen (Alessia Amendola)
Cabe Gallo (Mario Cordova)
Toby Curtis (Paolo Vivio)
Happy Quinn (Erica Necci)

Sylvester Dodd (Daniele Raffaeli)

Commenti

Translate