La HBO punta nuovamente sui problemi di
coppia e sulle relazioni complicate, mettendo in scena "Togetherness"
- già rinnovata per una seconda stagione che andrà in onda da
gennaio 2016 - serie che ruota intorno a quattro personaggi
principali, legati tra loro da rapporti d'amicizia e di parentela. Da
un lato Brett e Michelle Pierson, interpretati rispettivamente da
Mark Duplass (The League), che è anche uno dei creatori della serie,
e Melanie Lynskey (Due uomini e mezzo), coppia sposata da anni che
sta attraversando un periodo di profonda crisi soprattutto sul lato
sessuale, tanto da cercare di approcciarsi ad una sorta di "50
sfumature di grigio", con meno sfumature e decisamente molto
imbarazzo reciproco.
A dare l'idea del rapporto sessuale "diverso"
è la sorella di Michelle, Tina (Amanda Peet), zitella convinta e
donna dallo spirito libero. D'altro canto, il marito, cerca di
trovare un appoggio sull'amico Alex (Steve Zissis), un attore
sovrappeso alla ricerca di una forma migliore e di una fama che
stenta ad arrivare. Tina ed Alex sono rimasti senza un tetto sulla
testa e quindi verranno ospitati a casa Pierson, con tutte le
complicazioni che una convivenza del genere può causare, a
cominciare dall'innamoramento di Alex nei confronti della bella Tina.
Sono quattro quarantenni, che si trovano a confrontare i loro sogni
con la vera e cruda realtà in quell'età di mezzo in cui tiri le
somme di una vita difficile ed un futuro quanto mai incerto.
Una generazione fatta di insuccessi, rimpianti, ricordi che tornano a galla, di cose non fatte e di cose fatte male, mentre il futuro non
sembra quanto di più allettante. I nostri quattro cercano di trovare la
loro strada, anche con scene paradossali - come nel caso
dell'episodio "Caccia al barattolo" - stiamo pur sempre
parlando di un comic/drama, come quasi tutte le sit-com della HBO che
non sono mai del tutto comedy, perché hanno sempre quel pizzico di
real che poi è quello che ci porta ad amare questo network. Però i
fratelli Jay e Mark Duplass non ci convincono pienamente con questo
"Togetherness", perché da un lato la parte drama risulta
poco accattivante e dall'altra la parte comedy poco divertente, a
parte l'interpretazione brillante della Lynskey che già ci piaceva
in "Due uomini e mezzo".
I personaggi sono ben costruiti ed
il cast perfettamente inserito nel contesto, le relazioni tra i
quattro protagonisti funzionano e danno alla trama, un po' vacante,
un ottimo punto di forza, come ottima è la regia. Peccato però che
questa nuova serie della HBO, approdata lo scorso 9 giugno su Sky
Atlantic Italia, non funzioni come dovrebbe. E' comunque una serie di
tutto rispetto e di un livello più che buono, però risulta a tratti
inconcludente e noiosa. Di certo non è un telefilm che potremo mai
vedere in chiaro su un canale italiano in cui funzionano soltanto
police e sit-com corali.
Da ricordare che come guest-star di alcuni
episodi troveremo Peter Gallagher ("The O.C.", "Un
giorno questo dolore ti sarà utile", "Covert Affairs"),
che qui interpreta Larry, un uomo molto ricco che avrà una relazione
con Tina. Resta bella, anche se forse poco originale, l'idea di
entrare nelle menti di quattro quarantenni con le paure e le ansie di
una giovinezza ormai andata e con nella mente sogni ormai infranti,
però forse sarebbe bastato un po' più di humor e un po' più di
quella "realtà" di cui la HBO ci ha abituati negli anni.
Personaggi e doppiatori:
Brett Pierson (Simone D'Andrea)
Michelle Pierson (Letizia Scifoni)
Tina Morris (Barbara De Bortoli)
Alex Pappas (Fabrizio Vidale)
Larry (Massimo Rossi)
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