Transparent



Chissà se mai succederà nella tv generalista, ma Sky Atlantic Italia ha creato una serata apposta per le serie statunitensi a sfondo LGBT, mettendo in onda la seconda stagione di "Looking" e la prima di "Transparent" nella stessa serata. Della prima ci siamo occupati qualche tempo fa, "Transparent" invece è una serie che molti critici americani ha premiato a pieni voti, tanto da aver vinto due Golden Globe all'ultima edizione: come migliore serie e a Jeffrey Tambor come miglior attore protagonista; anche per questo motivo si è decisi di rinnovare la serie per una seconda stagione che verrà messa sul web a settembre da Amzon Prime. 


Creata da Jill Soloway, "Transparent" è una serie che potremmo definire "poetica". Non è mai facile toccare punti delicati come quello della transessualità in tv - "Looking" ad esempio, che prende più in esame l'aspetto omosessuale, è più corale e simpatica, anche per l'ambientazione nella famosa città del peccato, San Francisco - eppure la Soloway ci riesce con una grazia destabilizzante, fino a cominciare dalla sigla scritta apposta per l'occasione che riesce ad emozionare dalle prime note e a far capire tutto, in pochi brevissimi secondi. Perché "Transparent" è fondamentalmente una serie delicata, ma forte al tempo stesso, c'è un padre che inizia a vestirsi da donna, dopo il divorzio dalla moglie. I due hanno tre figli. 


Il padre si chiama Mort Pfefferman, che da travestito si fa chiamare Maura, ed è interpretato magistralmente da Jeffrey Tambor, con una carriera trentennale alle spalle, che riesce a dare un'interpretazione sia di Mort che di Maura praticamente ineccepibile. Mort è un ex professore universitario che decide di cambiare vita, casa e vestiario. Ovviamente la cosa non viene vista inizialmente di buon occhio dai figli: la maggiore si chiama Sarah (Amy Landecker), che è la prima che lo scopre e l'unica che lo accetta senza alcun problema, anche perché pure Sarah ha una doppia vita: è sposata, ma un bel giorno rientra nella sua vita una sua collega di college, con cui aveva avuto una tresca e l'amore torna inesorabilmente, talmente forte che decide di lasciare il marito per vivere con la nuova compagna. 


La minore Ali (Gaby Hoffman), ha una vita sessuale parecchio strana, prima instaura una relazione con due uomini di colore per poi passare a sua volta alla conoscenza di un transgender, una donna ancora non operata che vuole diventare un uomo. Infine c'è Josh (Jay Duplass) che non accetta di buon grado la situazione e che nel momento in cui scoprirà che sua padre, non è più suo padre, non riuscirà a fare più sesso per lo shock. L'ex moglie di Maura che arriverà in corsa durante la prima stagione, è interpretata dalla bravissima Judith Light ("Ugly Betty"). 


Ad essi si legano una serie di personaggi, che potrebbero considerarsi di secondo piano, ma che in realtà riempiono la storia egregiamente. Regia perfetta, cast sublime, colonna sonora con brani molto famosi ma riarrangiati in modo da dare un senso a tutto e fare da contorno ad una sceneggiatura che riesce a mantenere la serie ad un livello alto dall'inizio alla fine, a tratti può sembrare un po' piatta, ma tutto nella trama di "Transparent" è funzionale alla creazione della storia. Anche i dialoghi e le scene di "secondo piano", non lo sono mai e ci si addentra nella vita della famiglia Pfefferman in punta di piedi, senza mai strafare e senza strafalcioni.


Una serie da vedere, in questa Italia ancora troppo bigotta e troppo superficiale, mentre l'America tutta unita ha detto si alle unioni civili per le persone dello stesso sesso, mentre l'Europa fa passi da gigante in tal senso, qui ancora ci si chiede se sia il caso o meno, se seguire i dettami di una Chiesa troppo "chiusa" ma dove vivono preti pedofili e giovani che vengono massacrati all'uscita dalle discoteche per aver dato voce alla propria realtà, mentre lo Stato se ne lava le mani. In questa Italia che è sempre troppo simile a quella di ieri e mai a quella di domani. E' in tutto questo che è bello che la Sky se ne freghi e mandi in onda serie tv di alta qualità che parlano fondamentalmente di normalità.

Personaggi e doppiatori: 

Mort Maura Pfefferman (Stefano Albertini)
Sarah (Maddalena Vadacca)
Josh (Ruggero Andreozzi)
Ali (Martina Felli)

Shelly (Rosalba Bongiovanni)

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