In una location poetica come quella del Castello di Venere a
Erice, ha fatto tappa il 12 agosto scorso uno dei cantautori più poliedrici del
panorama musicale italiano del 2015: Giovanni Caccamo, che si è fatto conoscere
al grande pubblico per la sua partecipazione, e la conseguente vittoria,
all'ultimo Festival di Sanremo nella categoria "nuove proposte" col
brano "Ritornerò da te". Ma Caccamo è molto più di questo, ha scritto
per Malika Ayane - tra l'altro proprio suo il pezzo che la cantante ha portato
allo stesso Festival quest'anno, vincendo non solo il terzo posto, ma anche il
premio della critica Mia Martini - e con quest'ultima canta il brano del
cortometraggio della Disney "Lava" che accompagnerà l'uscita del
nuovo film "Inside Out".
Giovanni ci stupisce fin dalle prime parole,
dicendoci che lui nei suoi concerti - dallo scorso maggio fino ad ottobre, ha fatto
e farà più di 50 tappe in giro non solo per l'Italia, ma anche in Europa -
sente il bisogno di farsi conoscere meglio, di dialogare con il pubblico e di
chiacchierare con i suoi fans, attraverso delle domande ci racconta la sua giovane carriera e la sua vita. Ed è bello che fin da subito scioglie il ghiaccio in
questo modo, interloquendo con quello stesso pubblico che l'ha voluto vincente
al concorso canoro più importante e che lo segue anche nei suoi "Live at
Home", una sorta di Tour "casalingo", che Giovanni fa ormai da
anni, anche se ormai è un po' più "popolare",
non ha rinunciato a 10 concerti in giro per le case della gente.
Lui stesso ci
dice che gli sono arrivate più di mille richieste di persone che gli affidavano
la casa ed il pianoforte per una tappa del suo "Live at Home", ma che
purtroppo ha dovuto sceglierne solo 10, tra cui Gerusalemme e Trapani. E tra un
brano e l'altro del suo primo album "Qui per te", ci snocciola
informazioni di cui eravamo all'oscuro, perché in fondo Giovanni è uno che,
seppur ancora molto giovane, la sua gavetta l'ha fatta eccome, passando da
X-Factor, ad un passo dall'entrare in gara sotto l'aura di Mrs. Maionchi, ma
viene escluso, si trasferisce a Milano, e costretto dalla madre a studiare
Architettura, nel frattempo passa quattro anni a rincorrere le case
discografiche senza alcun riscontro, fino poi a trovarne una indipendente a cui
però non piaceva il suo cognome, costringendolo a farsi chiamare semplicemente
Giovanni C.
Per un caso fortuito conoscerà Fiorello, che prendendo in giro
quella stessa casa discografica, dirà, in una delle sue trasmissioni
radiofoniche: "Cambiamolo il nome a questo ragazzo: possiamo chiamarlo
Luca Caccamo o Marco Caccamo. Anzi il nome togliamolo proprio, facciamo solo
Caccamo", e nel raccontarcelo, dietro l'ilarità del pubblico è lo stesso
cantautore che ride ancora per quella battuta. Ci dice: "Mi sono inventato
il Live at Home proprio per non deprimermi, perché ero bloccato con l'etichetta
a cui non piaceva il mio cognome, che faccio?" ed è proprio in una di
queste tappe che conosce Fiorello. Poi ci racconta dell'incontro con il maestro
Battiato, a pochi chilometri dalla sua casa d'origine a Modica, dopo averlo
atteso per quattro ore sotto il sole cocente di una spiaggetta siciliana, ed
infine la conoscenza di Malika e della sua "famiglia" artistica: la
Sugar.
Il tutto ha una morale come lui stesso dice: "Ci sono tanti
giovani qui in Sicilia a cui voglio dire: credete nei vostri sogni al di là del
fatto che apparentemente questa terra a volte possa sembrare un limite, in
realtà molto spesso si trasforma e si rivela una grande risorsa. Io sono
partito per Milano, convinto che là avrei avuto più ascolto e invece
l'occasione della mia vita l'ho trovata a tre chilometri da casa mia. Quindi
aprite gli occhi, credete nei vostri sogni anche in questo momento nero".
Tra "Distante dal tempo" che apre la serata, "Oltre
l'estasi", "Piove", l'intensa "Nel fango", e ci spiega
che la frase principale che questa canzone dice è "non si può volare
sempre e solo in alto, io voglio restare immerso qui nel fango"
spiegandocela: "Sostanzialmente la prima cosa che facciamo quando ci si
presenta un problema è cercare di far finta che questo problema non esista e
invece solo stando un po' nel problema, stando un po' nel fango, si può poi
risalire e rinascere".
Poi passa alla suggestiva "Fuori da
qui" e "Mare mare", e ancora alla canzone dedicata al padre
scomparso prematuramente "Mezze verità"; Giovanni ci fa rivivere "Così com'è nata, piano e voce", la sublime "Adesso e qui
(nostalgico presente)", per passare poi da Lucio Dalla, "Il negozio
di antiquariato" di Niccolò Fabi e la struggente "La sua figura"
di Giuni Russo. Fa salire sul palco una sua amica, per la quale ha scritto il
singolo "Da sola", con cui sul palco duetterà proprio in questo
pezzo, la conterranea Deborah Iurato, vincitrice dell'edizione 2014 di Amici.
Al ritorno sul palco, il tempo inizia a far capricci, dopo il primo bis, il
vento implacabile comincia a farsi sentire, ci sta quasi salutando con l'ultimo
pezzo, che non sapremo mai quale sarebbe stato, e la pioggia inizia a cadere
rovinando il tutto sul più bello. Giovanni ci saluta, ci ringrazia e ci rimanda
a Taormina e Palermo il 30 e 31 agosto, perché "con grande onore e piacere"
aprirà i due concerti siciliani della "cantantessa" Carmen
Consoli.
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