E' una delle sitcom più divertenti di questa stagione "Impastor". Nata da un'idea di Christopher Vane per Tv Land, è stata
una bella scoperta. Già rinnovata per una seconda stagione, il final season è andato in onda
proprio mercoledì scorso ed ha lasciato aperta una storia che intriga, malgrado si tratti di una sitcom, che solitamente non hanno grandi
storyline o comunque si tende sempre a mettere in onda episodi fine a sè stessi
per lo più senza collegamenti con i precedenti. In questo caso invece
"Impastor" ha una vera e propria storia che unisce tutti gli episodi
della prima stagione e che verosimilmente continuerà anche negli anni che
seguiranno.
Da tenere presente che a dare il volto al protagonista è una vecchia conoscenza telefilmica che ci piace rivedere in tv in panni
completamente diversi. Stiamo parlando di Michael Rosenbaum, che in quel di
"Smallville" era l'odiato Lex Luthor. Qui Rosenbaum perde completamente
quella faccia accigliata e quel perenne "ce l'ho col mondo
intero" per impersonare egregiamente un finto pastore, col passato da
perdente. Ma andiamo per ordine. Buddy Dobbs, interpretato dal suddetto
Rosenbaum appunto, è un uomo dedito al gioco d'azzardo e ad una vita sregolata,
dove droga ed alcool la fanno da padrone. Alla fine dell'ennesima partita a
poker si ritroverà a dover dare soldi a diverse persone e ad uno strozzino, la
fidanzata lo mollerà anche per questo motivo e si ritroverà senza più scopi
nella vita, senza soldi e senza futuro.
Si reca su un ponte in procinto di
buttarsi, ma viene interrotto da un uomo, che lo prega di non farlo. Buddy non
vuole ascoltarlo ed una serie di eventi lo porteranno a rubare l'identità proprio
a quell'uomo che cercava di aiutarlo. Diventerà così Jonathan Barlow, pastore
luterano - lui che di religione non ne sa assolutamente nulla - ed omosessuale,
anche se lui in verità è un etero convinto, della piccola cittadina di Ladner.
In questo modo si nasconderà dagli strozzini e cambierà vita, anche se spesso
il suo passato contorto tornerà a bussargli alla porta.
Ad accompagnarlo in
questa avventura ci sarà un'altro volto noto, ovvero Sara
Rue ("Popular", "Perfetti... ma non troppo"), che qui
interpreta Dora Winston, che diverrà una specie di ombra per Buddy, una
segretaria tutto fare, logorroica e pedante, vergine convinta, in perenne
contrasto con la sensuale Alexa Cummings, interpretata dalla bellissima Mircea
Monroe - anche lei conosciuta in tv perché è stata tra i protagonisti di
"Hart of Dixie" ed "Episodes" - che poco convinta
dell'omosessualità del nuovo arrivato, vorrebbe a tutti i costi condividerne lo
stesso letto. A pensarla diversamente è il divertente Russell Kerry (Mike
Kosinski), uno dei pochissimi gay della piccola comunità, quindi spesso solo,
vedrà in pastore Jonathan non solo un punto d'appoggio "devoto" e
"pio", ma anche un uomo bello e affascinante da conquistare a tutti i
costi.
Infine a concludere il cerchio c'è l'unico che non crede nella buona
fede del nuovo arrivato, Alden Schmidt (David Rasche), uomo tutto d'un pezzo che metterà spesso alla prova il finto Barlow, per capire se è davvero quello che
dice di essere. Insomma, in un concatenarsi di avvenimenti sorprendenti e
spassosi, "Impastor" riesce ad essere non solo un passatempo ideale,
ma anche una vera e propria rivelazione nel panorama delle comedy di oggi,
spesso troppo ripetitive e poco originali, anche grazie ad un cast eccellente e ad
una trama fitta. Tutto ciò porta a creare un telefilm pressoché completo e mai noioso.
Ilare la
scena in cui il pastore deve svolgere la sua prima messa, che finirà tra canti
ed urla ed indimenticabile il momento in cui Dora entra nella camera da letto
del pastore e lo trova avvinghiato sotto le lenzuola con un'altra persona, che
lei pensa possa essere il postino, mentre in realtà era semplicemente una
prostituta. Colpi di scena e situazioni fuori dall'ordinario fanno di
"Impastor" una delle poche novità piacevoli di questa stagione tv, sperando
che qualche canale italiano decida prima o poi di mandarlo in onda in chiaro.
Intanto ricordiamo che da questa settimana, a piccoli step, ripartirà il nuovo
palinsesto 2015/16 dei network statunitensi e, tra zombie, supereroi,
poliziotti e medici senza frontiere, chissà se ne vedremo delle belle.
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