“Rispetto,
potere, banana!”
“Fanc**a a tutti!”
–
“Sapete chi è lei?”
–
“La Cucaracha”
I
Minions, qui diretti dal loro papà Pierre Coffin (che ne presta anche la voce)
assieme a Kyle Balda, sono lo spin-off più riuscito del panorama
cinematografico e televisivo. Nati dalla costola di “Cattivissimo me”, in pochi
potevano pensare che i veri protagonisti sarebbero diventati i piccoli “pinoli”
gialli con un amore incondizionato per la banana e divertenti a tal punto da
rubarne la scena. Anch'essi dissacranti a loro modo, più politically correct
dei loro colleghi di colore Simpson's e dei Griffin, i Minions sono più adatti
ai bambini rispetto alle serie tv citate, anche se ogni tanto sganciano qualche
epiteto qua e là. Beh, anche la banana è sinonimo di un subliminale messaggio
che “bippa” sostanzialmente la parola “sesso”. Ma per fortuna il loro è un
linguaggio poco comprensibile nel complesso, un mix di inglese, italiano,
spagnolo e francese che ha conquistato tutte le fasce d'età. I Minions a ben
vedere attraggono anche per qualcos'altro: rappresentano l'antitesi di un
classico cartone animato, dove i ruoli tra buoni e cattivi sono ben delineati e
i cui rapporti sono complicati e deleteri. I Minions no, si prendono l'appellativo
di “bambini con la litterizia”, discoli ma buoni che adorano i cattivi. L'unico
caso al mondo (cinematografico), in cui per sentirsi realmente libero, il popolo
cerca un capo. Il più potente, il più feroce. Ed inizia con la sigla sui
generis della Universal cantata dai Minions, la loro storia che, se pur non
originale – spesso viene utilizzata questa formula – è funzionale per far
capire come i Minions siano arrivati a Gru, il “Cattivissimo”. E allora ci si
parte dall'origine dell'uomo per spiegare meglio l'evoluzione della civiltà dei
Minions, perchè più l'uomo è la risacca dei mali di Pandora, più i
piccoli giallastri trovano linfa vitale.
Infine approdano nel '68, anni di
lotta, figli dei fiori e personaggi storici, dove le musiche dell'epoca – da
Break on Through dei Doors fino a My Generation degli Who – fanno da sfondo
alla regina Elisabetta, ai Beatles e a Marilyn Monroe. Come salvarsi dall'estinzione?
Ci pensano Kevin, Stuart e Bob che partono per trovare il più terribile dei capi e
lo trovano nella temibile Scarlett Sterminator che ha la voce di Luciana
Littizzetto (nella versione americana è di Sandra Bullock). Scarlett vuole
impossessarsi della corona della regina d'Inghilterra ma... prima ne dovranno
passare tanti di guai. E in tutte queste peripezie c'è CHI si aggrappa alla
spada nella roccia, la estrae e... diventa re. Così accade l'inverso: sono i
cattivi che si mettono a caccia di Kevin, Bob e Stu che corrono e si affannano
tra citazioni cinematografiche, da “Ritorno al futuro” a “Tesoro, mi si è
allargato il ragazzino”. E per chi non avesse mai visto un minions in perizoma
non mancherà di farsi tante risate... così come nel vedere Stu Van Halen
imbracciare una fender e suonare un assolo da paura (eseguito da Van Halen
stesso). Tra gli altri personaggi che compaiono, una famiglia di rapinatori con
le voci di Selvaggia Lucarelli e Riccardo Rossi, il fidanzato di Scarlett
Sterminator in cui si può riconoscere Fabio Fazio e un'inedita voce narrante:
quella di Alberto Angela. E chi se non lui per narrare le origini dell'uomo dai
dinosauri a Napoleone. I Minions piacciono nonostante qualcuno sia pronto a
storcere il naso sul mancato buonismo – presente invece con le figlie adottate
da Gru in "Cattivissimo Me" – dei piccoli ed amorevoli pinoli gialli, per
fortuna, c'è da dire.
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