Bachi da Pietra - Necroide


Il Metal e la sua estetica come metafora dei nostri tempi moderni, tempi di "Morte" spesso inconsapevole. Con "Necroide" i "Bachi da Pietra" scaraventano l'ascoltatore "fuori dalla tomba dove vive in apparente comodità" rispedendolo al centro della propria vita, per riappropriarsi una volta per tutte della propria esistenza, a non farsi più risucchiare dalle brutture della società, a non considerare sempre che "tutto sia normale". Registrato e mixato da Giulio Ragno Favero e scritto interamente da Succi, "Necroide" è violento perchè non si capacita di come l'uomo non si renda conto di non stare vivendo o di vivere come gli hanno inculcato sin da bambino. E' violento di una forza dirompente che è quella di dire le cose come stanno, senza paura, mischiando linguaggi musicali diversi, con rispetto e sfornando davvero qualcosa di nuovo che un giorno magari diventi "L'uomo nuovo" intanto i "Bachi di Pietra" hanno rilasciato l'ennesimo album "Importante":

"Black Metal il mio Folk": martellante, corrosiva, con le chitarre taglienti e affilate, pura adrenalina, è il primo singolo estratto:"difendi il nome del rock'n'roll"


"Slayer e The Family Stone": mantra tribale, oscuro e potente, con un testo ironico e profondo:"che cos'è questa seccatura che un giorno arriva e non si respira a saperlo prima uno manco usciva solita solita trafila di burocrazia"


"Fascite Necroide": "ecco come un insetto ti fotte" chitarre lancinanti decisamente "sporche" ritmica arrembante, il brano racconta la storia di Jeff Hanneman, il chitarrista degli Slayer morto nel 2013 per questo morbo contratto dal morso di un insetto tropicale:"ha un nome perfetto e beffardo la morte"


"Tarli Mai": marcetta blues rock con la chitarra che si prende due momenti centrali "free": "richiami moderatamente lo sterminio di un nemico e trovi sempre chi si erge a padre eterno sul lombrico"


"Voodooviking": il testo è la riduzione in due strofe di un poema haitiano -“Yelida” di Tomàs Hernandez Franco "Se l'esca è facile tu chiediti se se tu peschi lei o lei pesca te" è un brano metal vero e proprio con tanto di "cavalcate"


"Apocalinsect": straniante a cominciare dal cantato, procede a "stoppate funk" lenta e marziale, sinistra e affascinante: "Tanta roba quando basta una pietra sopra"


"Virus del male": canzone d'amore vera e propria, con un testo che narra d'adolescenza, struggente nel senso nobile del termine: "E se il pezzo non viene la parte migliore sarà il frstuono alla fine"


"Feccia Rozza": trash metal in piena regola "Chi non salta è la fine"


"Cofani Funebri": cupa e ipnotica, "doom" che ha solenni e interessanti risvolti nel ritornello: "chi muore giace chi vive rapace"


"Sepolta Viva":"via da dove sei sepolta viva sfonda la tua bella porta e va via" mantra dal continuo crescendo emotivo che esplica in maniera più chiara il senso dell'opera: "via dal palinsesto dell'eterno pomeriggio via dal sottofondo l'infinito chiacchericcio degli attori mediocri a inscenare una vita", piccola curiosità è l'unica traccia in cui compare una chitarra acustica


"Danza Macabra": "Non sopporto più Non so" botta punk metal ficcante e incisiva, della quale si immagina felicemente la resa live


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