ROMA JAZZ FESTIVAL 39ma Edizione Dal 14 al 29 novembre 2015







IMF FOUNDATION in co-produzione con FONDAZIONE MUSICA PER ROMA
Con il sostegno del
Ministero dei Beni e delle Attivita’ Culturali e del Turismo

ROMA JAZZ FESTIVAL
39ma Edizione - 2015
Jazz Feeds the Planet

Dal 14 al 29 novembre 2015
Auditorium Parco della Musica, Teatro di Villa Torlonia,
altrove nella città..

“Cos'è il Jazz? Amico, se lo devi chiedere, non lo saprai mai”.

Così l’immenso Louis Armstrong definiva questa musica, poliedrica e mutante per natura, nata dal basso, dal popolo, ed arrivata alle vette della società post industriale, per poi tornare giù e mescolarsi ancora, arricchendosi di nuovi linguaggi, ridefinendo ancora ed ancora la propria forma artistica ed il proprio messaggio sociale.

Pochi eventi in Italia possono vantare il curriculum del ROMA JAZZ FESTIVAL, voluto, creato e cresciuto da Mario Ciampà, instancabile agitatore culturale che da decine di anni divulga il jazz in tutte le possibili declinazioni.

Per i suoi trentanove anni il festival sempre attento all’attualità, declina il claim dell’Expo milanese in“JAZZ FEEDS THE PLANET”, volendo sottolineare come il questa musica abbia nutrito tutte le altre del Novecento a tutte le latitudini.

Al fianco di concerti di respiro internazionaleche il Roma Jazz Festival propone, trova posto “Chef in Jazz” e “Eat, Drink & Jazz”, due iniziative che avranno protagonisti chef  e bartender che a loro modo reinterpreteranno il concetto di “Jazz” proponendo piatti, cocktail che per due settimane creeranno un “percorso del gusto” cui sarà difficile resistere.

Le sedi di spettacolo musicali saranno l’Auditorium Parco della Musica, in cui le grandi produzioni verranno presentate al pubblico romano, e il Teatro di Villa Torlonia, con un ciclo di performance di solo pianoforte, queste ultime ad ingresso gratuito (fino ad esaurimento posti).


Jazz Feeds the Planet
 
“Il Jazz nutre il Pianeta”, un’occasione per mettere a confronto i valori universali della musica jazz, da sempre considerata una forma d’arte, fonte di nutrimento dell’anima e della mente, con i valori della produzione alimentare, nutrimento del corpo.Il jazz è una musica che ha fatto della contaminazione la propria cifra distintiva. Il jazz condivide con le altre musiche nere, colte e popolari, scritte e improvvisate, dal ragtime al samba, dal blues al tango, dal gospel al cajun, la capacità di dialogare e trasformarsi con le altre culture musicali, per modellarsi a esse e superarle producendo una realtà musicale nuova. Il Jazz travalica la comunità d’origine, attraversa i confini geografici, scopre musiche e strumenti di altre culture, si trasforma senza perdere le proprie specificità, conservando il profilo della propria ricca tradizione culturale. La via più sana e feconda alla globalizzazione dell’arte.

Cibo e jazz dunque sono in sintonia e inseguono lo stesso percorso storico e creativo. Sono mondi universali oggi difficilmente collocabili che parlano una lingua senza geografie: quella del suono e del gusto. Quindi cibo e jazz come nutrimento, come rito sociale, come indice etnico o culturale. Confronto tra identità individuale e collettiva, condivisione, festa, diversità, inclusione, creatività, solidarietà, sostenibilità, spirito collaborativo, aperto al contributo delle nuove generazioni. Da queste suggestioni nasce un ricco programma di concerti che vede la presenza di artisti internazionali provenienti da diversi continenti.

Mario Ciampà
Presidente IMF e Direttore artistico Roma Jazz Festival

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Auditorium Parco della Musica - Viale Pietro de Coubertin, 30 – Roma
PREVENDITA ONLINE: www.auditorium.com
La biglietteria del Parco della Musica è aperta tutti i giorni dalle 11 alle 20

La biglietteria Parco della Musica è aperta dopo le ore 20 per la vendita dei soli concerti serali e chiude mezz’ora dopo l’inizio dell’ultimo evento in programmazione.
Le riduzioni per gli spettacoli di Musica per Roma possono essere applicate esclusivamente al botteghino dell’Auditorium.

ACQUISTI TELEFONICI:
Esclusivo per l’Italia 
Tel. 892.101 (Ticketone) 

UFFICIO STAMPA ROMA JAZZ FESTIVAL
BIG TIME – ROMA 06/5012073
CLAUDIA FELICI 329/9433332 - FABIO TIRIEMMI 329/9433332

UFFICIO STAMPA FONDAZIONE MUSICA PER ROMA
Tel. 06-80241.231– 228 – 26



PROGRAMMA
AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA

Sabato 14 novembre – Sala Sinopoli - Ore 21:00
Biglietto: Galleria € 30 - Platea € 35

GREGORY PORTER QUINTET (USA)
Gregory Porter, voce; Yosuke Satoh, sax alto;  Chip Crawford, pianoforte;
Aaron James, contrabbasso; Emanuel Harrold, batteria.

Direttamente da New York, per l’apertura del Roma Jazz Festival 2015, arriva GregoryPorter, nuova star del canto jazz internazionale. La sua voce baritonale ha conquistato negli ultimi anni pubblico e critica e si configura come una straordinaria miscela di soul, gospel, blues e jazz che rimanda direttamente alle atmosfere affascinanti dei club anni ’50.
Porter, classe 1971, nato e cresciuto in California, si è avvicinato fin dall’infanzia al canto gospel proprio grazie alla madre Ruth, ministro di culto, che aveva subito notato il talento e l’estro del figlio. Tanta gavetta, un passato da giocatore di football semi-professionista e una passione viscerale per la musica di Nat King Cole, questo il percorso che ha portato Gregory Porter (vincitore del Grammy nel 2014 come “best vocal jazz album”) al successo planetario, anche grazie alla celebre etichetta Blue Note con l’album “Liquid Spirit” (2013).
Si esibisce dal vivo sempre con un curioso cappello paraorecchie che ormai è divenuto una sorta di tratto distintivo. Accompagnato da musicisti straordinari, dà sempre il meglio di sé, trascinando il pubblico in un sublime vortice di malinconia e romanticismo.

Domenica 15novembre - Teatro Studio “G. Borgna - Ore 21:00
Posto Unico € 22 AMEEN SALEEM  - THE GROOVE LAB (USA)

 

AMEEN SALEEM BASSO e CONTRABBASSO

DAVID BRYANT PIANO, RHODES, WURLITZER e ORGANO
MARCUS STRICKLAND SASSOFONI
MAVIS “SWAN” POOLE VOCE
CRAIG MAGNANO CHITARRA
GREGORY HUTCHINSON BATTERIA e PERCUSSIONI

Ameen Saleem è uno dei bassisti di maggior talento della scena jazz internazionale.
La sua ispirazione  principale proviene  dal  jazz ( Ameen è un membro del quintetto di Roy Hargrove e di diverse big band) , la sua musica non può essere circoscritta in un genere particolare , ma rappresenta una fusione di stili diversi. The Groove Lab, infatti, una sorta di vetrina di tutte le influenze musicali  in cui Ameen ha costruito la sua personalità artistica, una sorta di neo -soul , dove jazz, soul e funky si fondono. Anche la scelta dei compagni, con cui Ameen ha deciso di intraprendere questo viaggio musicale, racconta molto della sua personalità. In Groove Lab , Ameen ha deciso di utilizzare un cast di musicisti d’eccezione, tutti caratterizzati da una particolare ricerca musicale, improntata al groove più ostinato e moderno. La band interpreta quindi tutte le composizioni originali dell’artista in maniera personalissima e mai banale, in un mood ricercato e trasversale tra funky e jazz, blues e rock, ma sempre avendo in mente la sua idea di musica coerente ed organica.



Martedì 17 novembre – Sala Petrassi - ore 21:00

ALFREDO RODRÍGUEZ  TRIO (CUBA)
Alfredo Rodriguez pianoforte; Reiner Ruano contrabasso; Michael Oliveira batteria.

Alfredo Rodríguez è un giovane e talentuoso pianista cubano, scoperto nel 2006 al Montreux Jazz Festival dal celebre musicista e produttore Quincy Jones.
Da allora la fama di questo ragazzo, formatosi nel prestigioso conservatorio “Manuel Saumell” di L’Avana, è cresciuta notevolmente, anche grazie alla guida del suo mentore che ha prodotto nel 2010 il suo primo album “Sounds of space”.
Virtuoso e versatile, Rodríguez riesce a fondere modernità e passato in ambito jazz, senza mai dimenticare gli studi classici e le proprie radici cubane. Nella sua musica è sempre possibile scorgere la grande influenza di geni del novecento come Keith Jarrett, Bill Evans e Thelonious Monk, nonché il ritmo e i colori del connazionale Chucho Valdes.
In pochissimi anni ha inanellato una serie di eccellenti collaborazioni (tra cui il compositore Tan Dun e il citato Quincy Jones) e ha condiviso il palco dei più grandi festival internazionali insieme a vere proprie leggende del jazz del calibro di Wayne Shorter, Herbie Hancock e McCoy Tyner.

Mercoledì 18 novembre – Sala Petrassi - ore 21:00

DHAFER YOUSSEF QUARTET (TUNISIA)
Dhafer Youssef - Oud, Voce; Kristjan Randalu - Pianoforte; Phil Donkin - contrabbasso; Ferenc Nemeth, batteria.

Atmosfere nord-africane e melodie sognanti arabe in un viaggio che porta dalla tradizione Sufi alla contaminazione con il jazz europeo in un’ottica di multiculturalità e misticismo: questi i presupposti che accompagneranno lo spettacolo di Dhafer Youssef, polistrumentista e cantante tunisino, attivo fin dalla prima metà degli anni ’90.
Al centro della sua musica si colloca l’affascinante sound del’oud, il liuto arabo di cui Youssef è un virtuoso. I suoi album sono inoltre imperniati di grande forza concettuale e d’influenze jazzistiche che hanno aperto nel corso degli anni grandi spazi al dialogo fra la tradizione musicale di oriente e occidente. Ha vissuto per tanti anni in diversi paesi europei calcando i palchi più prestigiosi  e ricevendo nomine ad importanti premi musicali. Quattro straordinari album all’attivo e numerose collaborazioni, fra cui certamente spiccano quelle con il nostro Paolo Fresu e con Markus Stockhausen.



Giovedì 19 novembre – Sala Sinopoli - ore 21:00

AVISHAI COHEN TRIO (ISRAELE)
“FROM DARKNESS”
Avishai Cohen, basso e voce; Nitai Hershkovits, pianoforte; Daniel Dor, batteria

Avishai Cohen, classe 1970, è un contrabbassista, bassista e  cantante jazz israeliano.
Compositore eclettico e  poliedrico, è noto soprattutto per aver collaborato, dal 1996 al 2003, con Chick Corea (che lo ha spesso definito “un musicista geniale”) oltre che per l'intensa attività del suo Avishai Cohen trio.
Ispirato dal grande genio evocativo di Jaco Pastorius inizia a studiare il basso elettrico da adolescente, dopo aver abbandonato il pianoforte, e solo a 16 anni si dedica allo studio del contrabbasso, guidato dal maestro Michael Klinghoffer. Ha collaborato, tra gli altri, con  musicisti del calibro di Bobby McFerrin, Roy Hargrove, Herbie Hancock e Kurt Rosenwinkel.
Nel marzo 2015 è uscito per l'etichetta Sunnyside/Razdaz Recordz  il suo ultimo lavoro intitolato “From Darkness”,  album di una bellezza forte e controversa, molto apprezzato sia dal pubblico che dalla critica.
Con ben quindici album all’attivo in meno di vent’anni di carriera, Avishai Cohen si presenta come un musicista dalla forte carica “live”, accompagnato sempre al piano e alla batteria da partner eccellenti.

Venerdì 20 novembre –  Teatro Studio G. Borgna - ore 21:00

SARAH MCKENZIE QUARTET  (AUSTRALIA)

SARAH MCKENZIE PIANOFORTE e VOCE

JO CALEB CHITARRA

TOM FARMER CONTRABBASSO

MARCO VALERI BATTERIA


La pianista e cantante Sarah McKenzie viene spesso descritta come un autentico patrimonio nazionale australiano.  Residente da anni a Boston, ha conquistato il panorama mondiale con la sua particolare timbrica ed un groove squisitamente jazzy al pianoforte.
Dopo aver vinto numerosi premi e riconoscimenti nazionali ed internazionali, nel 2012 con  il suo disco “Close your eyes” è risultata vincitrice per la categoria “best jazz album” degli ARIA Awards (Australian Grammys). Nel 2014 si è inoltre diplomata a pieni voti presso il rinomato Berklee College of Music. In un breve periodo, ha inanellato una serie di partecipazioni a festival illustri come Monterey e Wangaratta Jazz Festival ed è stata in tour con alcuni grandi del jazz e del pop come Michael Bublé, Chris Botti, John Patitucci ed Enrico Rava. In uscita il suo ultimo disco per la Impulse, prodotto da Brian Bacchus "We Could Be Lovers”, pronto per essere lanciato in Europa.


Sabato 21 novembre – Sala Petrassi - ore 21:00

CHIHIRO YAMANAKA LONDON TRIO
"SYNCOPATION HAZARD TOUR 2015"  Anteprima europea
Chihiro Yamanaka, pianoforte; Shaney Forbes, batteria; Daniel Casimir, contrabbasso

Acclamata negli States e considerata miglior pianista del suo paese, il Giappone, Chihiro Yamanaka è sicuramente una delle più raffinate interpreti del pianismo jazz contemporaneo.
All'attivo ben 13 dischi, quasi tutti pubblicati dall'illustre casa discografica Verve  e un curriculum davvero invidiabile.  Le caratteristiche principali della pianista giapponese, originaria di Tokyo ma ormai newyorchese d'adozione, sono una tecnica sopraffina, grande senso della melodia, eleganza e uno stile davvero impeccabile. Orgoglio nazionale per il jazz nipponico, si è esibita  spesso insieme a personaggi leggendari del jazz  tra cui Curtis Fuller, Gary Burton, George Benson ed Herbie Hancock. Ha firmato nel gennaio 2015 con la Blue Note con cui ha pubblicato Somethin’Blue e l’ultimo Syncopation Hazard. Rientra in Europa a novembre per 5 date esclusive con un’anteprima europea per il Roma Jazz Festival con una sezione ritmica anglo/americana, tra i migliori giovani musicisti della scena jazz.

Domenica 22 novembre –  Teatro Studio G. Borgna - ore 21:00

SUN HEE YOU (COREA)
“NIKOLAI KAPUSTIN”
Sun Hee You, pianoforte.

La pianista coreana Sun Hee You sta raccogliendo successi e consensi sia dalla critica delle sale da concerto che dalle giurie dei concorsi. In particolare, è stata fortemente apprezzata la sua passionalità alla tastiera fondata su una profonda serietà artistica e professionale. Sin dal suo debutto con l'orchestra Yangeum di Seoul come solista nel Secondo Concerto di Beethoven, è riuscita a trasformare le doti di un enfant prodige nella maturità espressiva e tecnica di un'artista completa. Il suo vasto repertorio spazia dal Barocco al contemporaneo. In uscita il suo nuovo disco con etichetta Piano-Classics, dedicato alle musiche di Nikolai Kapustin,  artista  unico nel suo genere, poco conosciuto in Italia, che si è distinto per l’utilizzo delle strutture della musica classica, integrandole con il linguaggio e lo stile del jazz.



Lunedi 23 novembre – Sala Petrassi - ore 21:00

VINICIUS CANTUÁRIA  (BRASILE)
“PLAYS JOBIM”
Vinicius Cantuària, chitarra e voce.

Chitarrista, cantante e percussionista  di talento, può vantare collaborazioni celebri con artisti del calibro di  David Byrne, Arto Lindsay, Laurie Anderson e Bill Frisell.
Nato e cresciuto a Rio de Janeiro, si è trasferito a New York, dove tuttora vive, a metà degli anni ’90. Profondamente influenzato dalla bossa nova e da tutto il panorama jazz brasiliano, Cantuària propone dal vivo spesso spettacoli dedicati all’arte del maestro Antonio Carlos Jobim, punto di riferimento per tutta la musica brasiliana. Acclamato nel suo paese come la quintessenza dei musicisti, Vinicius Cantuaria si è conquistato il prestigioso posto che oggi occupa nel panorama artistico brasiliano vestendo i panni del cantante, del chitarrista e del percussionista, nonché firmando numerosi brani di successo per Caetano Veloso, Gal Costa, Gilberto Gil. Un girovago dalle orecchie ricettive, Vinicius è in ciò perfetto esempio per i fecondi incroci del villaggio globale.

Martedì 24 novembre – Sala Petrassi - ore 21:00

GIROTTO/SERVILLO/MANGIALAVITE (ITALIA/ARGENTINA)
“PARIENTES”
Peppe Servillo, voce; Javier Girotto, sax soprano e baritono; Natalio Mangalavite, piano, tastiere, voce.

Una raffinata miscela italo-argentina per questa serata all'insegna della fusione fra poesia, tango, milonga e cumbia. Il trio, dopo un'assenza durata sei anni dall'uscita dell'ottimo disco “Futbol”, è tornato più ispirato che mai in questo 2015 con un nuovo album dal titolo “Parientes”, pubblicato dall'etichetta Egea.
Un nuovo intreccio di musica ed esperienze, vita vissuta e ricordi lontani, amalgamati sapientemente dai due musicisti argentini e dal cantante napoletano Peppe Servillo, fondatore e leader dalla band italiana Avion Travel. Il nuovo album “Parientes” si configura dunque come  un percorso fra reminiscenze del passato, persone e  tutto l'immaginario collettivo di un popolo migrante che ha creato una nuova cultura pur preservando gelosamente le vecchie e romantiche abitudini, anche enogastronomiche.



Mercoledì 25 novembre – Sala Petrassi - ore 21:00

VINCENT PEIRANI/EMILE PARISIEN (FRANCIA)
Vincent Peirani, fisarmonica; Emile Parisien, sax soprano.

In pieno stile francese, un duo di grande classe, quello composto Peirani e Parisien.
Uno spettacolo raffinato, divertente e a tratti anche scanzonato quello offerto dai due, che si cimentano in un percorso alla ricerca di innovazione e modernità, senza tralasciare il background musicale d'oltralpe e l'ispirazione da parte di vere leggende come Richard Galliano e Sydney Bechet.
Proprio in questo mood, nasce l'album “Belle époque”, una versione aggiornata e rivista,  a tratti effervescente e sofisticata,  della tradizione del duo fisarmonica/sax soprano. Il disco, prodotto dalla affidabilissima etichetta tedesca ACT, ha ricevuto ottimi feedback da parte della critica internazionale.  Vincent Peirani, è considerato il più promettente giovane fisarmonicista  a livello mondiale, degno erede del citato Richard Galliano, mentre Emile Parisien, si sta facendo apprezzare come raffinato interprete sia con il sax alto che con quello soprano, vantando   collaborazioni con artisti come Wynton Marsalis e Bobby Hutcherson. Entrambi, inoltre, hanno ottenuto il premio Django Reinhardt nel 2012 e nel 2013.


Giovedì 26  novembre – Sala Petrassi - ore 21:00

FABRIZIO BOSSO, LUCIANO BIONDINI E PAOLO SILVESTRI STRING ENSEMBLE (ITALIA) “ MELODIES “
Fabrizio Bosso; tromba; Luciano Biondini, fisarmonica; Quintetto d’archi diretto da Paolo Silvestri.

Fabrizio Bosso e Luciano Biondini, due artisti che non hanno bisogno di particolari presentazioni. Tecnica individuale, totale padronanza del proprio strumento, estro consolidato e maturità artistica per un connubio musicale che si esprime a livelli altissimi.

Dopo Face to Face, album uscito nel 2012 in cui Bosso e Biondini davano una prima infarinatura di quanto li accomuna, eccoli all’opera seconda: un progetto live dal titolo “Melodies” nel quale il duo prende una direzione precisa, scegliendo di interpretare alcune tra le più belle melodie della musica moderna e contemporanea, senza limiti di genere o di provenienza. Da Azzurro di Domenico Modugno, all’immancabile capolavoro Body & Soul di Johnny Green. Da Balla Balla Ballerino all'emozionante Fragile di Sting, per passare da Michel Legrand e la sua What are you doing the resto of your life a Stevie Wonder e via così. 

E per rendere questo loro omaggio alla grande musica definitivamente imperdibile Bosso e Biondini coinvolgono il compositore e direttore Paolo Silvestri, che arricchirà buona parte del repertorio con i suoi sempre raffinati arrangiamenti per quintetto d’archi. 




Domenica 29 novembre – Sala Sinopoli - ore 21:00

MAURO OTTOLINI SOUSAPHONIX E COOKING SHOW DELLO CHEF GIORGIONE
(ITALIA)

MAURO OTTOLINI TROMBONE, CONCHIGLIE, STRUMENTI ARTIGIANALI SARDI, CONDUCTOR

VANESSA TAGLIABUE YORKE VOCE

VINCENZO VASI VOCE, THEREMIN, GIOCATTOLI e ELETTRONICA

DAN KINZELMAN SAX TENORE, CLARINETTO e CLARINETTO BASSO

GUIDO BOMBARDIERI CLARINETTO e SAX ALTO

FLAVIO D’AVANZO TROMBA e FLICORNO

ENRICO TERRAGNOLI BANJO e CHITARRA ELETTRICA

ROBERTO DENITTIS FISARMONICA, TASTIERE, ORGANETTO e PIANO GIOCATTOLO

DANILO GALLO BASSO ACUSTICO e BALALAIKA BASSA

SIMONE PADOVANI PERCUSSIONI

ZENO DE ROSSI BATTERIA e PERCUSSIONI


Mauro Ottolini, veronese, è uno dei jazzisti più ecclettici e sperimentali a livello italiano.
Trombonista, Tubista e arrangiatore, da anni esprime il proprio talento come compositore e come esecutore non solo per i progetti a suo nome, ma anche per importanti formazioni jazz, rock, pop e avant-garde. Carismatico ed imprevedibile, leader fantasioso e sempre sorprendente. Alla sua ascesa hanno contribuito la fiducia e la stima che altri grandi musicisti dimostrano per lui, come Enrico Rava, Franco D'Andrea, Gianluca Petrella, Francesco Bearzatti, e il grandissimo cantautore Vinicio Capossela. Mauro Ottolini è stato più volte votato dalle riviste specializzate come miglior trombonista e miglior arrangiatore italiano.

Nel 2012 è stato votato dal referendum TOP JAZZ Migliore Musicista Italiano mentre il gruppo Sousaphonix è considerato dalla critica una delle migliori realtà musicali italiane. Appassionato di cucina e ottimo cuoco, Ottolini  dividerà il palco con il cuoco Giorgione, Giorgio Barchesi, uno dei volti del Gambero Rosso Channel. Lontano anni luce dall'immagine patinata degli chef televisivi più fashion, e dalla cucina gourmet, fatta di minuterie e cesello. Il suo stile è generoso e pieno: tutto “orto  cucina” come recita il titolo della sua trasmissione. Al grido di “Laidi e corrotti per voi è finita!” racconta una cucina genuina, golosa, tradizionale come la musica di Sousaphonix.



PROGRAMMA - TEATRO DI VILLA TORLONIA
Via Lazzaro Spallanzani, 1 – Roma – info tel. 06 440 4768


PIANO SOLO
Ingresso gratuito

Domenica 15 Novembre
Ore 11,15

DOMENICO SANNA, pianoforte

Nasce a Gaeta nel Settembre 1984. E' stato considerato uno dei pianisti più eleganti e interessanti dell'ultimo periodo in Italia. Nella sua musica si respirano atmosfere retro, coniugate con la sua moderna sensibilità. Pur ispirandosi evidentemente a pianisti noti come Ahmad Jamal, Lennie Tristano o George Shearing, se ne distacca attraverso il suo talento, la sua personale esperienza, sensibilità e attenzione verso tutto quello che succede nell'attualità della musica jazz. Vincitore del Jimmy Award 2007 e 2008 del Tuscia in Jazz, nello stesso anno vince il premio dedicato a Luca Flores, e l'anno successivo riceve un premio dall'associazione "Armonia Foundation of Arts. Trasferitosi a Roma, registra con il sassofonista Rick Margitza e 2 anni dopo registra con Dave Liebman, Stefano Battista, Gege Munari e molti altri.
In questi ultimi anni ha collaborato con i migliori musicisti della scena newyorkese come Jeff Ballard, Joe Lovano, Larry Grenadier, Steve Grossman, Francisco Mela, Eddie Gomez, JD Allen, Scott Hamilton, Greg Hutchinson.


Domenica 22 Novembre
Ore 11,15

ENRICO ZANISI, pianoforte

Di origini calabresi ma romano d’adozione, si è laureato con lode al conservatorio de L'Aquila. A quindici ha incrociato il jazz e, poco dopo, si è mostrato in pubblico, lasciando subito presagire un gran futuro. Dopo una serie innumerevole di concerti e gigs nei piccoli locali della capitale, Enrico viene inizialmente notato da un giornalista che, forte del talento provato, decide di presentarlo a un discografico. Nel giro di un anno, Enrico Zanisi, classe 1990, avvia una collaborazione con una delle più importanti etichette discografiche europee, la Cam Jazz, per la quale ho inciso due dischi in trio con Alessandro Paternesi alla batteria e Joe Rehmer al contrabbasso (“Life Variations” nel 2012 e “Keywords” nel 2014), e un disco in duo con Mattia Cigalini (“Right Now” 2015). Nel 2012 una giuria di giornalisti gli ha assegnato il prestigioso premio Top Jazz come Miglior Nuovo Talento, indetto dalla storica rivista Musica Jazz, e nel 2014 ho ricevuto un riconoscimento dalla Siae per la creatività.



Domenica 29 Novembre
Ore 11,15

FABIO GIACHINO, pianoforte

Classe ’86, Fabio Giachino nasce ad Alba (CN), per poi stabilirsi definitivamente a Torino, dove ha intrapreso gli studi musicali al Conservatorio G. Verdi, affiancando agli studi classici - Diploma in Organo e Laurea di II Livello rispettivamente nel 2006 e nel 2009 – quelli di jazz, frequentando il biennio di specializzazione.Dotato di grande talento, ha ottenuto da subito grandi riconoscimenti di critica e premi italiani a livello internazionale e nazionale:
- Premio Internazionale Massimo Urbani 2011 - Premio Nazionale Chicco Bettinardi 2011- Revelation of the year 2011 (JazzUp Channel) - Fara Music Live 2012 come miglior nuovo talento. E’ stato inoltre votato tra i primi 10 pianisti italiani nei “JazzIt Awards” 2012 e 2011 secondo il referendum della rivista Jazzit. L’album d’esordio “Introducing Myself”, registrato in trio nel 2012 con la partecipazione speciale del sassofonista Rosario Giuliani, è stato inserito nei “100 Greatest Jazz Album 2012″ sempre secondo la rivista JAZZIT.

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