IMF FOUNDATION in co-produzione con
FONDAZIONE MUSICA PER ROMA
Con il sostegno del
Ministero dei Beni e
delle Attivita’ Culturali e del Turismo
ROMA
JAZZ FESTIVAL
39ma Edizione - 2015
“Jazz Feeds the Planet”
Dal 14 al 29 novembre 2015
Auditorium Parco
della Musica, Teatro di Villa Torlonia,
altrove nella città..
“Cos'è il Jazz? Amico, se lo devi chiedere, non lo saprai
mai”.
Così l’immenso Louis Armstrong
definiva questa musica, poliedrica e mutante per natura, nata dal basso, dal
popolo, ed arrivata alle vette della società post industriale, per poi tornare
giù e mescolarsi ancora, arricchendosi di nuovi linguaggi, ridefinendo ancora
ed ancora la propria forma artistica ed il proprio messaggio sociale.
Pochi eventi in Italia possono vantare
il curriculum del ROMA JAZZ FESTIVAL, voluto, creato e cresciuto da Mario
Ciampà, instancabile agitatore culturale che da decine di anni divulga il jazz
in tutte le possibili declinazioni.
Per i suoi trentanove anni il festival
sempre attento all’attualità, declina il claim dell’Expo milanese in“JAZZ FEEDS
THE PLANET”, volendo sottolineare come il questa musica abbia nutrito tutte le
altre del Novecento a tutte le latitudini.
Al fianco di concerti di respiro
internazionaleche il Roma Jazz Festival propone, trova posto “Chef in Jazz” e “Eat,
Drink & Jazz”, due iniziative che avranno protagonisti chef e bartender che a loro modo reinterpreteranno
il concetto di “Jazz” proponendo piatti, cocktail che per due settimane creeranno
un “percorso del gusto” cui sarà difficile resistere.
Le sedi di spettacolo musicali saranno
l’Auditorium Parco della Musica, in cui le grandi produzioni verranno
presentate al pubblico romano, e il Teatro di Villa Torlonia, con un ciclo di
performance di solo pianoforte, queste ultime ad ingresso gratuito (fino ad
esaurimento posti).
“Jazz Feeds the
Planet”
“Il Jazz nutre il Pianeta”, un’occasione per mettere a confronto i valori universali della musica jazz, da sempre considerata una forma d’arte, fonte di nutrimento dell’anima e della mente, con i valori della produzione alimentare, nutrimento del corpo.Il jazz è una musica che ha fatto della contaminazione la propria cifra distintiva. Il jazz condivide con le altre musiche nere, colte e popolari, scritte e improvvisate, dal ragtime al samba, dal blues al tango, dal gospel al cajun, la capacità di dialogare e trasformarsi con le altre culture musicali, per modellarsi a esse e superarle producendo una realtà musicale nuova. Il Jazz travalica la comunità d’origine, attraversa i confini geografici, scopre musiche e strumenti di altre culture, si trasforma senza perdere le proprie specificità, conservando il profilo della propria ricca tradizione culturale. La via più sana e feconda alla globalizzazione dell’arte.
Cibo e jazz dunque sono in sintonia e inseguono lo stesso percorso storico e
creativo. Sono mondi universali oggi difficilmente collocabili che parlano una
lingua senza geografie: quella del suono e del gusto. Quindi cibo e jazz come
nutrimento, come rito sociale, come indice etnico o culturale. Confronto tra
identità individuale e collettiva, condivisione, festa, diversità, inclusione,
creatività, solidarietà, sostenibilità, spirito collaborativo, aperto al
contributo delle nuove generazioni. Da queste suggestioni nasce un ricco
programma di concerti che vede la presenza di artisti internazionali provenienti
da diversi continenti.
Mario Ciampà
Presidente IMF e Direttore artistico
Roma Jazz Festival
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Auditorium Parco della Musica - Viale Pietro de Coubertin, 30 – Roma
PREVENDITA ONLINE: www.auditorium.com
La biglietteria del Parco della Musica è aperta tutti i giorni dalle
11 alle 20
La biglietteria Parco della Musica è aperta dopo le ore 20 per la
vendita dei soli concerti serali e chiude mezz’ora dopo l’inizio
dell’ultimo evento in programmazione.
Le riduzioni per gli spettacoli di Musica per Roma possono essere
applicate esclusivamente al botteghino dell’Auditorium.
ACQUISTI TELEFONICI:
Esclusivo per l’Italia
Tel. 892.101 (Ticketone)
UFFICIO STAMPA ROMA JAZZ FESTIVAL
BIG TIME – ROMA 06/5012073
CLAUDIA FELICI 329/9433332 - FABIO TIRIEMMI 329/9433332
UFFICIO STAMPA FONDAZIONE MUSICA PER ROMA
Tel. 06-80241.231– 228 – 26
PROGRAMMA
AUDITORIUM
PARCO DELLA MUSICA
Sabato
14 novembre – Sala Sinopoli - Ore 21:00
Biglietto: Galleria € 30 - Platea € 35
GREGORY PORTER QUINTET (USA)
Gregory
Porter, voce; Yosuke Satoh, sax alto;
Chip Crawford, pianoforte;
Aaron
James, contrabbasso; Emanuel Harrold, batteria.
Direttamente da New York, per l’apertura del
Roma Jazz Festival 2015, arriva GregoryPorter, nuova star del canto jazz
internazionale. La sua voce baritonale ha conquistato negli ultimi anni
pubblico e critica e si configura come una straordinaria miscela di soul,
gospel, blues e jazz che rimanda direttamente alle atmosfere affascinanti dei
club anni ’50.
Porter, classe 1971, nato e cresciuto in
California, si è avvicinato fin dall’infanzia al canto gospel proprio grazie
alla madre Ruth, ministro di culto, che aveva subito notato il talento e
l’estro del figlio. Tanta gavetta, un passato da giocatore di football
semi-professionista e una passione viscerale per la musica di Nat King Cole,
questo il percorso che ha portato Gregory Porter (vincitore del Grammy nel 2014
come “best vocal jazz album”) al successo planetario, anche grazie alla celebre
etichetta Blue Note con l’album “Liquid Spirit” (2013).
Si esibisce dal vivo sempre con un curioso
cappello paraorecchie che ormai è divenuto una sorta di tratto distintivo.
Accompagnato da musicisti straordinari, dà sempre il meglio di sé, trascinando
il pubblico in un sublime vortice di malinconia e romanticismo.
Domenica
15novembre - Teatro Studio “G. Borgna - Ore 21:00
Posto
Unico € 22
AMEEN SALEEM - THE GROOVE LAB (USA)
AMEEN SALEEM BASSO e CONTRABBASSO
DAVID BRYANT PIANO,
RHODES, WURLITZER e ORGANO
MARCUS STRICKLAND SASSOFONI
MAVIS “SWAN” POOLE VOCE
CRAIG MAGNANO CHITARRA
GREGORY HUTCHINSON BATTERIA e PERCUSSIONI
Ameen Saleem è uno dei bassisti di maggior
talento della scena jazz internazionale.
La sua ispirazione principale proviene dal jazz ( Ameen è un membro del quintetto di Roy Hargrove e di diverse big band) , la sua musica non può essere circoscritta in un genere particolare , ma rappresenta una fusione di stili diversi. The Groove Lab, infatti, una sorta di vetrina di tutte le influenze musicali in cui Ameen ha costruito la sua personalità artistica, una sorta di neo -soul , dove jazz, soul e funky si fondono. Anche la scelta dei compagni, con cui Ameen ha deciso di intraprendere questo viaggio musicale, racconta molto della sua personalità. In Groove Lab , Ameen ha deciso di utilizzare un cast di musicisti d’eccezione, tutti caratterizzati da una particolare ricerca musicale, improntata al groove più ostinato e moderno. La band interpreta quindi tutte le composizioni originali dell’artista in maniera personalissima e mai banale, in un mood ricercato e trasversale tra funky e jazz, blues e rock, ma sempre avendo in mente la sua idea di musica coerente ed organica.
La sua ispirazione principale proviene dal jazz ( Ameen è un membro del quintetto di Roy Hargrove e di diverse big band) , la sua musica non può essere circoscritta in un genere particolare , ma rappresenta una fusione di stili diversi. The Groove Lab, infatti, una sorta di vetrina di tutte le influenze musicali in cui Ameen ha costruito la sua personalità artistica, una sorta di neo -soul , dove jazz, soul e funky si fondono. Anche la scelta dei compagni, con cui Ameen ha deciso di intraprendere questo viaggio musicale, racconta molto della sua personalità. In Groove Lab , Ameen ha deciso di utilizzare un cast di musicisti d’eccezione, tutti caratterizzati da una particolare ricerca musicale, improntata al groove più ostinato e moderno. La band interpreta quindi tutte le composizioni originali dell’artista in maniera personalissima e mai banale, in un mood ricercato e trasversale tra funky e jazz, blues e rock, ma sempre avendo in mente la sua idea di musica coerente ed organica.
Martedì
17 novembre – Sala Petrassi - ore 21:00
ALFREDO
RODRÍGUEZ TRIO (CUBA)
Alfredo
Rodriguez pianoforte; Reiner Ruano contrabasso; Michael Oliveira batteria.
Alfredo Rodríguez è un giovane e talentuoso
pianista cubano, scoperto nel 2006 al Montreux Jazz Festival dal celebre
musicista e produttore Quincy Jones.
Da allora la fama di questo ragazzo,
formatosi nel prestigioso conservatorio “Manuel Saumell” di L’Avana, è
cresciuta notevolmente, anche grazie alla guida del suo mentore che ha prodotto
nel 2010 il suo primo album “Sounds of space”.
Virtuoso e versatile, Rodríguez riesce a
fondere modernità e passato in ambito jazz, senza mai dimenticare gli studi
classici e le proprie radici cubane. Nella sua musica è sempre possibile
scorgere la grande influenza di geni del novecento come Keith Jarrett, Bill
Evans e Thelonious Monk, nonché il ritmo e i colori del connazionale Chucho
Valdes.
In pochissimi anni ha inanellato una serie di
eccellenti collaborazioni (tra cui il compositore Tan Dun e il citato Quincy
Jones) e ha condiviso il palco dei più grandi festival internazionali insieme a
vere proprie leggende del jazz del calibro di Wayne Shorter, Herbie Hancock e
McCoy Tyner.
Mercoledì
18 novembre – Sala Petrassi - ore 21:00
DHAFER
YOUSSEF QUARTET (TUNISIA)
Dhafer
Youssef - Oud, Voce; Kristjan Randalu - Pianoforte; Phil Donkin - contrabbasso;
Ferenc Nemeth, batteria.
Atmosfere nord-africane e melodie sognanti
arabe in un viaggio che porta dalla tradizione Sufi alla contaminazione con il
jazz europeo in un’ottica di multiculturalità e misticismo: questi i
presupposti che accompagneranno lo spettacolo di Dhafer Youssef, polistrumentista
e cantante tunisino, attivo fin dalla prima metà degli anni ’90.
Al centro della sua musica si colloca
l’affascinante sound del’oud, il liuto arabo di cui Youssef è un
virtuoso. I suoi album sono inoltre imperniati di grande forza concettuale e
d’influenze jazzistiche che hanno aperto nel corso degli anni grandi spazi al
dialogo fra la tradizione musicale di oriente e occidente. Ha vissuto per tanti
anni in diversi paesi europei calcando i palchi più prestigiosi e ricevendo nomine ad importanti premi
musicali. Quattro straordinari album all’attivo e numerose collaborazioni, fra
cui certamente spiccano quelle con il nostro Paolo Fresu e con Markus
Stockhausen.
Giovedì
19 novembre – Sala Sinopoli - ore 21:00
AVISHAI
COHEN TRIO (ISRAELE)
“FROM
DARKNESS”
Avishai
Cohen, basso e voce; Nitai Hershkovits, pianoforte; Daniel Dor, batteria
Avishai Cohen, classe 1970, è un
contrabbassista, bassista e cantante
jazz israeliano.
Compositore eclettico e poliedrico, è noto soprattutto per aver
collaborato, dal 1996 al 2003, con Chick Corea (che lo ha spesso definito “un
musicista geniale”) oltre che per l'intensa attività del suo Avishai Cohen
trio.
Ispirato dal grande genio evocativo di Jaco
Pastorius inizia a studiare il basso elettrico da adolescente, dopo aver
abbandonato il pianoforte, e solo a 16 anni si dedica allo studio del
contrabbasso, guidato dal maestro Michael Klinghoffer. Ha collaborato, tra gli
altri, con musicisti del calibro di
Bobby McFerrin, Roy Hargrove, Herbie Hancock e Kurt Rosenwinkel.
Nel marzo 2015 è uscito per l'etichetta
Sunnyside/Razdaz Recordz il suo ultimo
lavoro intitolato “From Darkness”, album
di una bellezza forte e controversa, molto apprezzato sia dal pubblico che
dalla critica.
Con ben quindici album all’attivo in meno di
vent’anni di carriera, Avishai Cohen si presenta come un musicista dalla forte
carica “live”, accompagnato sempre al piano e alla batteria da partner
eccellenti.
Venerdì
20 novembre – Teatro Studio G. Borgna -
ore 21:00
SARAH
MCKENZIE QUARTET (AUSTRALIA)
SARAH MCKENZIE PIANOFORTE e VOCE
JO CALEB CHITARRA
TOM FARMER CONTRABBASSO
MARCO VALERI BATTERIA
La pianista e cantante Sarah McKenzie viene
spesso descritta come un autentico patrimonio nazionale australiano. Residente da anni a Boston, ha conquistato il
panorama mondiale con la sua particolare timbrica ed un groove squisitamente
jazzy al pianoforte.
Dopo aver vinto numerosi premi e
riconoscimenti nazionali ed internazionali, nel 2012 con il suo disco “Close your eyes” è risultata
vincitrice per la categoria “best jazz album” degli ARIA Awards (Australian
Grammys). Nel 2014 si è inoltre diplomata a pieni voti presso il rinomato
Berklee College of Music. In un breve periodo, ha inanellato una serie di
partecipazioni a festival illustri come Monterey e Wangaratta Jazz Festival ed
è stata in tour con alcuni grandi del jazz e del pop come Michael Bublé, Chris
Botti, John Patitucci ed Enrico Rava. In uscita il suo ultimo disco per la
Impulse, prodotto da Brian Bacchus "We Could Be Lovers”, pronto per essere
lanciato in Europa.
Sabato
21 novembre – Sala Petrassi - ore 21:00
CHIHIRO
YAMANAKA LONDON TRIO
"SYNCOPATION
HAZARD TOUR 2015" Anteprima europea
Chihiro
Yamanaka, pianoforte; Shaney Forbes, batteria; Daniel Casimir, contrabbasso
Acclamata negli States e considerata miglior
pianista del suo paese, il Giappone, Chihiro Yamanaka è sicuramente una delle
più raffinate interpreti del pianismo jazz contemporaneo.
All'attivo ben 13 dischi, quasi tutti
pubblicati dall'illustre casa discografica Verve e un curriculum davvero invidiabile. Le caratteristiche principali della pianista
giapponese, originaria di Tokyo ma ormai newyorchese d'adozione, sono una
tecnica sopraffina, grande senso della melodia, eleganza e uno stile davvero
impeccabile. Orgoglio nazionale per il jazz nipponico, si è esibita spesso insieme a personaggi leggendari del
jazz tra cui Curtis Fuller, Gary Burton,
George Benson ed Herbie Hancock. Ha firmato nel gennaio 2015 con la Blue Note
con cui ha pubblicato Somethin’Blue e l’ultimo Syncopation Hazard. Rientra in
Europa a novembre per 5 date esclusive con un’anteprima europea per il Roma
Jazz Festival con una sezione ritmica anglo/americana, tra i migliori giovani
musicisti della scena jazz.
Domenica
22 novembre – Teatro Studio G. Borgna -
ore 21:00
SUN
HEE YOU (COREA)
“NIKOLAI
KAPUSTIN”
Sun
Hee You, pianoforte.
La pianista coreana Sun Hee You sta
raccogliendo successi e consensi sia dalla critica delle sale da concerto che
dalle giurie dei concorsi. In particolare, è stata fortemente apprezzata la sua
passionalità alla tastiera fondata su una profonda serietà artistica e
professionale. Sin dal suo debutto con l'orchestra Yangeum di Seoul come
solista nel Secondo Concerto di Beethoven, è riuscita a trasformare le doti di
un enfant prodige nella maturità espressiva e tecnica di un'artista completa.
Il suo vasto repertorio spazia dal Barocco al contemporaneo. In uscita il suo
nuovo disco con etichetta Piano-Classics, dedicato alle musiche di Nikolai
Kapustin, artista unico nel suo genere, poco conosciuto in
Italia, che si è distinto per l’utilizzo delle strutture della musica classica,
integrandole con il linguaggio e lo stile del jazz.
Lunedi
23 novembre – Sala Petrassi - ore 21:00
VINICIUS
CANTUÁRIA (BRASILE)
“PLAYS
JOBIM”
Vinicius
Cantuària,
chitarra e voce.
Chitarrista, cantante e percussionista di talento, può vantare collaborazioni
celebri con artisti del calibro di David
Byrne, Arto Lindsay, Laurie Anderson e Bill Frisell.
Nato e cresciuto a Rio de Janeiro, si è trasferito
a New York, dove tuttora vive, a metà degli anni ’90. Profondamente influenzato
dalla bossa nova e da tutto il panorama jazz brasiliano, Cantuària propone dal
vivo spesso spettacoli dedicati all’arte del maestro Antonio Carlos Jobim,
punto di riferimento per tutta la musica brasiliana. Acclamato nel suo paese
come la quintessenza dei musicisti, Vinicius Cantuaria si è conquistato il
prestigioso posto che oggi occupa nel panorama artistico brasiliano vestendo i
panni del cantante, del chitarrista e del percussionista, nonché firmando
numerosi brani di successo per Caetano Veloso, Gal Costa, Gilberto Gil. Un
girovago dalle orecchie ricettive, Vinicius è in ciò perfetto esempio per i
fecondi incroci del villaggio globale.
Martedì
24 novembre – Sala Petrassi - ore 21:00
GIROTTO/SERVILLO/MANGIALAVITE
(ITALIA/ARGENTINA)
“PARIENTES”
Peppe
Servillo, voce; Javier Girotto, sax soprano e baritono; Natalio Mangalavite,
piano, tastiere, voce.
Una raffinata miscela italo-argentina per
questa serata all'insegna della fusione fra poesia, tango, milonga e cumbia. Il
trio, dopo un'assenza durata sei anni dall'uscita dell'ottimo disco “Futbol”, è
tornato più ispirato che mai in questo 2015 con un nuovo album dal titolo
“Parientes”, pubblicato dall'etichetta Egea.
Un nuovo intreccio di musica ed esperienze,
vita vissuta e ricordi lontani, amalgamati sapientemente dai due musicisti
argentini e dal cantante napoletano Peppe Servillo, fondatore e leader dalla
band italiana Avion Travel. Il nuovo album “Parientes” si configura dunque
come un percorso fra reminiscenze del
passato, persone e tutto l'immaginario
collettivo di un popolo migrante che ha creato una nuova cultura pur
preservando gelosamente le vecchie e romantiche abitudini, anche
enogastronomiche.
Mercoledì
25 novembre – Sala Petrassi - ore 21:00
VINCENT
PEIRANI/EMILE PARISIEN (FRANCIA)
Vincent
Peirani, fisarmonica; Emile Parisien, sax soprano.
In pieno stile francese, un duo di grande
classe, quello composto Peirani e Parisien.
Uno spettacolo raffinato, divertente e a
tratti anche scanzonato quello offerto dai due, che si cimentano in un percorso
alla ricerca di innovazione e modernità, senza tralasciare il background
musicale d'oltralpe e l'ispirazione da parte di vere leggende come Richard
Galliano e Sydney Bechet.
Proprio in questo mood, nasce l'album “Belle
époque”, una versione aggiornata e rivista,
a tratti effervescente e sofisticata,
della tradizione del duo fisarmonica/sax soprano. Il disco, prodotto
dalla affidabilissima etichetta tedesca ACT, ha ricevuto ottimi feedback da
parte della critica internazionale.
Vincent Peirani, è considerato il più promettente giovane
fisarmonicista a livello mondiale, degno
erede del citato Richard Galliano, mentre Emile Parisien, si sta facendo
apprezzare come raffinato interprete sia con il sax alto che con quello
soprano, vantando collaborazioni con
artisti come Wynton Marsalis e Bobby Hutcherson. Entrambi, inoltre, hanno
ottenuto il premio Django Reinhardt nel 2012 e nel 2013.
Giovedì
26 novembre – Sala Petrassi - ore 21:00
FABRIZIO
BOSSO, LUCIANO BIONDINI E PAOLO SILVESTRI STRING ENSEMBLE (ITALIA) “ MELODIES “
Fabrizio
Bosso; tromba; Luciano Biondini, fisarmonica; Quintetto d’archi diretto da
Paolo Silvestri.
Fabrizio Bosso e
Luciano Biondini, due artisti che non hanno bisogno di particolari
presentazioni. Tecnica individuale, totale padronanza del proprio
strumento, estro consolidato e maturità artistica per un connubio
musicale che si esprime a livelli altissimi.
Dopo Face to
Face, album uscito nel 2012 in cui Bosso e Biondini davano una
prima infarinatura di quanto li accomuna, eccoli all’opera seconda: un
progetto live dal titolo “Melodies” nel quale il duo prende una direzione
precisa, scegliendo di interpretare alcune tra le più belle melodie
della musica moderna e contemporanea, senza limiti di genere o di
provenienza. Da Azzurro di Domenico Modugno, all’immancabile
capolavoro Body & Soul di Johnny Green. Da Balla Balla
Ballerino all'emozionante Fragile di Sting, per passare da
Michel Legrand e la sua What are you doing the resto of your
life a Stevie Wonder e via così.
E per rendere questo
loro omaggio alla grande musica definitivamente imperdibile Bosso e
Biondini coinvolgono il compositore e direttore Paolo Silvestri, che
arricchirà buona parte del repertorio con i suoi sempre raffinati
arrangiamenti per quintetto d’archi.
Domenica
29 novembre – Sala Sinopoli - ore 21:00
MAURO
OTTOLINI SOUSAPHONIX E COOKING SHOW DELLO CHEF GIORGIONE
(ITALIA)
MAURO OTTOLINI TROMBONE, CONCHIGLIE, STRUMENTI ARTIGIANALI SARDI, CONDUCTOR
VANESSA TAGLIABUE YORKE VOCE
VINCENZO VASI VOCE, THEREMIN, GIOCATTOLI e ELETTRONICA
DAN KINZELMAN SAX TENORE, CLARINETTO e CLARINETTO BASSO
GUIDO BOMBARDIERI CLARINETTO e SAX ALTO
FLAVIO D’AVANZO TROMBA e FLICORNO
ENRICO TERRAGNOLI BANJO e CHITARRA ELETTRICA
ROBERTO DENITTIS FISARMONICA, TASTIERE, ORGANETTO e PIANO GIOCATTOLO
DANILO GALLO BASSO ACUSTICO e BALALAIKA BASSA
SIMONE PADOVANI PERCUSSIONI
ZENO DE ROSSI BATTERIA e PERCUSSIONI
Mauro Ottolini, veronese, è uno dei jazzisti
più ecclettici e sperimentali a livello italiano.
Trombonista, Tubista e arrangiatore, da anni
esprime il proprio talento come compositore e come esecutore non solo per i
progetti a suo nome, ma anche per importanti formazioni jazz, rock, pop e
avant-garde. Carismatico ed imprevedibile, leader fantasioso e sempre
sorprendente. Alla sua ascesa hanno contribuito la fiducia e la stima che altri
grandi musicisti dimostrano per lui, come Enrico Rava, Franco D'Andrea,
Gianluca Petrella, Francesco Bearzatti, e il grandissimo cantautore Vinicio
Capossela. Mauro Ottolini è stato più volte votato dalle riviste specializzate
come miglior trombonista e miglior arrangiatore italiano.
Nel 2012 è stato votato dal referendum TOP
JAZZ Migliore Musicista Italiano mentre il gruppo Sousaphonix è considerato
dalla critica una delle migliori realtà musicali italiane. Appassionato di
cucina e ottimo cuoco, Ottolini dividerà
il palco con il cuoco Giorgione, Giorgio Barchesi, uno dei volti del Gambero
Rosso Channel. Lontano anni luce dall'immagine patinata degli chef televisivi
più fashion, e dalla cucina gourmet, fatta di minuterie e cesello. Il suo stile
è generoso e pieno: tutto “orto cucina”
come recita il titolo della sua trasmissione. Al grido di “Laidi e corrotti per
voi è finita!” racconta una cucina genuina, golosa, tradizionale come la musica
di Sousaphonix.
PROGRAMMA - TEATRO DI VILLA TORLONIA
Via
Lazzaro Spallanzani, 1 – Roma – info tel. 06 440 4768
PIANO SOLO
Ingresso
gratuito
Domenica
15 Novembre
Ore
11,15
DOMENICO
SANNA, pianoforte
Nasce a Gaeta nel
Settembre 1984. E' stato considerato uno dei pianisti più eleganti e
interessanti dell'ultimo periodo in Italia. Nella sua musica si respirano
atmosfere retro, coniugate con la sua moderna sensibilità. Pur ispirandosi
evidentemente a pianisti noti come Ahmad Jamal, Lennie Tristano o George
Shearing, se ne distacca attraverso il suo talento, la sua personale
esperienza, sensibilità e attenzione verso tutto quello che succede nell'attualità
della musica jazz. Vincitore del Jimmy Award 2007 e 2008 del Tuscia in Jazz,
nello stesso anno vince il premio dedicato a Luca Flores, e l'anno successivo
riceve un premio dall'associazione "Armonia Foundation of Arts.
Trasferitosi a Roma, registra con il sassofonista Rick Margitza e 2 anni dopo
registra con Dave Liebman, Stefano Battista, Gege Munari e molti altri.
In questi ultimi anni
ha collaborato con i migliori musicisti della scena newyorkese come Jeff
Ballard, Joe Lovano, Larry Grenadier, Steve Grossman, Francisco Mela, Eddie
Gomez, JD Allen, Scott Hamilton, Greg Hutchinson.
Domenica
22 Novembre
Ore
11,15
ENRICO
ZANISI, pianoforte
Di origini calabresi ma romano d’adozione, si
è laureato con lode al conservatorio de L'Aquila. A quindici ha incrociato il
jazz e, poco dopo, si è mostrato in pubblico, lasciando subito presagire un
gran futuro. Dopo una serie innumerevole di concerti e gigs nei piccoli locali
della capitale, Enrico viene inizialmente notato da un giornalista che, forte
del talento provato, decide di presentarlo a un discografico. Nel giro di un
anno, Enrico Zanisi, classe 1990, avvia una collaborazione con una delle più
importanti etichette discografiche europee, la Cam Jazz, per la quale ho inciso
due dischi in trio con Alessandro Paternesi alla batteria e Joe Rehmer al
contrabbasso (“Life Variations” nel 2012 e “Keywords” nel 2014), e un disco in
duo con Mattia Cigalini (“Right Now” 2015). Nel 2012 una giuria di giornalisti
gli ha assegnato il prestigioso premio Top Jazz come Miglior Nuovo Talento,
indetto dalla storica rivista Musica Jazz, e nel 2014 ho ricevuto un
riconoscimento dalla Siae per la creatività.
Domenica
29 Novembre
Ore
11,15
FABIO
GIACHINO, pianoforte
Classe ’86, Fabio Giachino nasce ad Alba (CN),
per poi stabilirsi definitivamente a Torino, dove ha intrapreso gli studi
musicali al Conservatorio G. Verdi, affiancando agli studi classici - Diploma
in Organo e Laurea di II Livello rispettivamente nel 2006 e nel 2009 – quelli
di jazz, frequentando il biennio di specializzazione.Dotato di grande talento,
ha ottenuto da subito grandi riconoscimenti di critica e premi italiani a
livello internazionale e nazionale:
- Premio Internazionale Massimo Urbani 2011 -
Premio Nazionale Chicco Bettinardi 2011- Revelation of the year 2011 (JazzUp
Channel) - Fara Music Live 2012 come miglior nuovo talento. E’ stato inoltre
votato tra i primi 10 pianisti italiani nei “JazzIt Awards” 2012 e 2011 secondo
il referendum della rivista Jazzit. L’album d’esordio “Introducing Myself”,
registrato in trio nel 2012 con la partecipazione speciale del sassofonista
Rosario Giuliani, è stato inserito nei “100 Greatest Jazz Album 2012″ sempre
secondo la rivista JAZZIT.
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