De Gregori canta Bob Dylan - Amore e Furto



"Amore e Furto" di Francesco De Gregori ci riporta indietro agli inizi degli anni settanta, ai tempi del Folk Studio, quando lo stesso, non ancora "Principe" insieme ad altri compagni come De Angelis che su di lui ha poi scritto due libri, si cimentava con traduzioni dei classici folk americani, Dylan ovviamente, ma anche Cohen... Era il '74 quando De Andrè incideva "Via della povertà" in "Canzoni" tradotta insieme a De Gregori. Sono passati 40 anni e il principe della nostra canzone d'autore, si regala l'album che avrebbe voluto fare da una vita, omaggiando il suo Maestro, derubandolo con amore. E' un album sicuramente riuscito, dove in certi brani è palese ragionando al contrario le influenze che De Gregori ha avuto e messo nei suoi brani, come per dire che il nostro "ammette anche a parole" non solo musicalmente, come se traducendo Dylan "confessasse" in toto la sua inferiorità di fronte al maestro. "Amore e furto" è un bagno di umiltà che mette i brividi in ogni senso dunque, e mette a nudo De Gregori consapevolmente.

"Un angioletto come te": "vorranno sapere se è stato difficile camminare su pezzi di vetro e ritrovarsi qua" folk ballad e primo singolo estratto "la tua sfera è buona lui non c'è è andato all'estero e non tornerà la vanità se lo è mangiato vivo ma è partito con dignità ma per inciso che bel sorriso ora che sei in piedi davanti a me ma che ci fa in un posto simile un angioletto come te" "devi suonare l'armonica finchè la bocca non sanguina qualcuno ha detto che l'amore di patria è l'ultimo rifugio che c'è ruba una mela e finitai in galera ruba un palazzo e ti faranno re"

"Servire qualcuno":blues/soul, "e forse sarà il diavolo o forse sarà dio ma devi sempre servire qualcuno" evidenti le influenze del brano su alcuni episodi di De Gregori

"Non dirle che non è così" :"ho sempre avuto rispetto per lei anche per come se ne è andata via" diversa della versione rilasciata anni fa in "La valigia dell'attore" anche dal punto di vista del testo dove scompare Manuela Se per caso la incontrerai dalle un bacio da parte mia"

"Via della povertà" già tradotta con De Andrè e incisa nell'album Canzoni, è un brano rock/blues "e arriva Romeo sconsolato e si lamenta la mia donna sei tu qualcuno gli dice sei nel posto sbagliato non farti rivedere più" decisamente troppo lungo

"Come il giorno": "del mondo qua di fuori non c'è traccia e dicono che è meglio che è così ma non dimentico la faccia di chi mi ha preso e mi ha sbattuto qui" ballad folk blues venata di soul "e dicono che un uomo può sbagliare e certi errori costano parecchio"



"Acido seminterrato" blues irriverente e complice,"Ragazzino cosa fai? Guarda che è sicuro che lo rifarai"

"Mondo politico": "gli uomini assassinano gli uomini è questo il tempo il crimine anonimo" incedere incalzante, fa venire in mente "Pezzi"

"Una serie di sogni": "tutto resta dove è stato ferito fino al punto di non muoversi più" marcetta dal continuo crescendo

"Non è buio": "Sento che la mia anima non mi abita più e so che sta per piovere il cielo sta venendo giù" ballad crepuscolare "ho buttato nel secchio la mia parte migliore in ogni frase c'è il senso del dolore"

"Tweedle dam and Tweedle me": "ma la mia ragazza voleva di più ma adesso ha un vestito che vale il Perù" altro blues divertito e irriverente

"Dignità":ancora un blues per chiudere questo sentito omaggio: "l'uomo senz'anima è un'anima in pena in cerca di dignità"

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