Sanremo 2016 - Prima Serata


Con i vincitori delle passate edizioni che scorrono uno dietro l'altro e le interviste ai cantanti di quest'anno, molto divertenti tra l'altro , si apre la prima serata del Festival di Sanremo numero 66. Starman eseguita dall'orchestra in una suggestiva versione è il doveroso omaggio a David Bowie che precede l'entrata di Carlo Conti. Lorenzo Fragola è il primo cantante in gara con "Infinite volte": "non son stato mai capace a far l'amore senza amore, chi siamo noi per dirci addio", una ballad venata timidamente di soul, che non colpisce più di tanto, anche se meglio la strofa che il ritornello. Madalina Ghenea fa là sua entrata in un orribile vestito tigrato. Noemi con "La borsa di una donna", non canta benissimo, "la debolezza di essere ancora come ti vogliono gli altri", il brano dovrebbe crescere d'intensità  ma stenta e ricorda sin troppo la Mannoia. Virginia Raffaele nei panni di Sabrina Ferilli entra in scena facendo subito divertire con una battuta dietro l'altra. I Dear Jack portano sul palco "Mezzo respiro", ricorda decisamente tanto L'essenziale di Mengoni "e ti ritroverò nelle frasi senza tempo", anche questa non cantata benissimo, è il brano più orecchiabile fra quelli ascoltati sino ad adesso ma il già sentito pesa. Per tutti cantano Sanremo il quasi centenario Giuseppe Ottaviani ex atleta davvero molto simpatico e ancora lucidissimo. A cui segue l'entrata di Gabriel Garko, che elegantissimo presenta la coppia Caccamo Iurato con "Via da qui" scritta da Giuliano Sangiorgi, "che cosa poi ti aspetti di diverso di trovare di noi due" non dispiace con la sua aria leggera e solenne al tempo stesso. In certi passaggi può ricordare melodicamente Vorrei incontrarti tra 100 anni e questo è un limite abbastanza evidente.


  
Laura Pausini con un meedley  delle sue canzoni più famose è il primo ospite della serata, è visibilmente emozionata, lo confessa candidamente subito dopo l'esibizione che prosegue duettando con là se stessa di più di 20 anni fa in La Solitudine. Dopo aver annunciato addirittura un nuovo programma TV che la vedrà protagonista insieme a Paola Cortellesi esegue Simili il suo ultimo singolo estratto dall album omonimo.


 Quinto campione in gara, arrivano gli Stadio, che presentano "Un giorno mi dirai": un giorno ti dirò che ho rifiutato la mia felicità per te e tu riderai di me, è una sentita dedica alla figlia. "Mi dirai che un padre non deve piangere mai" sostenuta e intensa ballad che Curreri strozza commovente nel ritornello. È il pezzo migliore fra quelli fine ad ora ascoltati."Guardando il cielo" è il brano di Arisa scritto dal solito Giuseppe Anastasi, "spingo i pugni e rido ancora che la vita è questa sola" senza picchi piacevole ma deludente, ci aspettavamo di più, anche se ha sicuramente bisogno di più ascolti.

  
È il momento comico con Aldo Giovanni e Giacomo, che strappano poche risate, francamente una comicità "antica". Si ritorna alla gara dopo il primo cambio d abito per la Ghenea, di nero vestita, migliora decisamente, anche perché fare peggio era difficile. Con Enrico Ruggeri e il suo "Il primo amore non si scorda mai", "innamorati di giorni d amore forse nemmeno vissuti nella memoria trasfigurati al sole come noi" dalle sonorità attuali nel recupero anni 80 punkeggiante, porta una ventata di freschezza. Vestiti di tutto punto a festeggiare 25 anni di carriera ritornano Aldo Giovanni e Giacomo che vengono premiati per l'appunto.

  
L'ottavo campione in gara sono i Bluvertigo con "Semplicemente" con Morgan senza voce "nasce il piccolo infinitamente poi diventa troppo importante" non male in pieno stile dei nostri a cominciare dal testo, teatrale e melodica nel ritornello. Dopo la Sabrinona nazionale sempre divertente arriva Elton John che dopo due dei suoi più famosi successi presenta Blue wonderfull il suo nuovo singolo. I coniugi Salamoia ovvero Marta e Gianluca interpretano una coppia di novelli sposi, spassosissimi. Terzo cambio d'abito per Maddalina, stavolta in bianco interrogata da Carlo Conti in lingue, finalmente un po' più a suo agio.


Ecco Rocco Hunt con "Wake up": "Voi parlate di futuro e intanto cade un autostrada", fantastico, Pino Daniele in salsa rap dance, il migliore. "Blu" di Irene Fornaciari è l'ultimo brano in gara di questa prima serata, "dimmi dove si nasconde la promessa libertà", non è didascalica e visto il tema trattato è già una cosa ma non emoziona fino in fondo,perchè sin troppo standard nel suo dipanarsi.


 

Maitre Gims è il terzo ospite musicale con là hit Est c'è que tu m'aimes, ottima esibizione, Conti gli chiede di fargli provare gli occhiali ma lui non ne vuol sapere perché è timido, Conti risponde alla grande dicendo che voleva chiederli ad Elton John ma che non aveva trovato il coraggio. Dopo il collegamento con il Dopo Festival che torna dopo 8 anni con Savino e la Gialappa, altro piccolo sketch con la Raffaele, mentre ormai si attende solo il responso. Nel mentre Anna Foglietta e Kasia Smutniak a presentare il film Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese, con tanto di facile gag, e con la Foglietta che canta molto bene "Un'emozione da poco" di Anna Oxa. Collegamento anche con Radio due che con Pif in testa invoca Peppe Vessicchio. Rocco Tanica dalla sala stampa stempera l'attesa per i risultati alla solita esilarante maniera. Finalmente arriva la classifica che vede a rischio Irene Fornaciari, Noemi, Bluvertigo, e i Dear Jack. Alla fine il risultato non ci sorprende più di tanto, perché il brano della Fornaciari non prende come "dovrebbe" e perché alla fine lei è la più sconosciuta tra virgolette sul palco, Noemi ha cantato male e la canzone sembra un aggiornamento di "Quello che le donne non dicono", i Bluvertigo hanno una bella canzone, ma ovviamente non immediata e Morgan era totalmente senza voce, i Dear Jack, la band che mette insieme Talent diversi, dimostra quasi la "falsità" della proposta in se, o a tavolino se preferite, perché fare le pulci a Mengoni ha davvero poco senso e il pubblico non è scemo come credono forse le case discografiche. Ottimo Rocco Hunt, ruffiano il giusto, ma dannatamente nazional popolare, pur risultando convincente, potrebbe vincere nuovamente, stavolta tra i big e visto l'allegra compagnia, fa decisamente un figurone, come Ruggeri, incalzante e gli Stadio, intensi. A seguire il dopo festival che sicuramente, è risultato molto più vivace, nei tempi, del suo predecessore.

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