“Nessuno gli sta dando importanza...
è come se non fosse reale”
Il prequel di “The Walking Dead”,
al cui titolo hanno semplicemente aggiunto un “Fear” che starebbe
per “paura”, non è di certo all'altezza della serie principale.
Pur avendo avuto un successo notevole in patria - in termini di
ascolti la season premiere è stata la più vista di tutti i
tempi delle reti via cavo statunitensi - non è mai riuscita
ad esplodere e diventare un vero e proprio fenomeno come l'originale.
Le due serie non hanno nemmeno un personaggio in comune, nessun
crossover li ha unite, niente, se non il titolo, fa intuire che siano
collegate tra loro, collegate semplicemente dalla trama di base.
Perché “Fear the Walking Dead” ci fa vivere ciò che è successo
prima del risveglio di Rick Grimes, protagonista della serie
originale interpretato da Andrew Lincoln, in ospedale, mentre il
mondo intorno a lui era già praticamente invaso dagli zombie. In
“Fear” invece il mondo è ancora normale, tutti vivono la loro
vita ancora nella maniera più stabile possibile, ma tra i luridi
sobborghi di Los Angeles, dove vivono i drogati e i senzatetto, si
insinua già un male non meglio identificato, i morti rivivono e
mangiano carne umana. Cosa sarà? Cosa è successo? Di certo ci
voleva una serie che ci spiegasse in qualche modo i motivi della
pandemia che ha stravolto il mondo di Rick, Daryl, Glenn e soci.
Però
forse ci aspettavamo qualcosa di più coinvolgente, perché “Fear”
rimane una serie un po' banale la cui trama ruota intorno ad un'unica
famiglia spezzata da divorzi, genitori e figli in perenne lotta e
fratellastri sul piede di guerra. La AMC ha ordinato due stagioni
della serie: la prima andata in onda dal 23 agosto 2015 formata da 6
episodi e la seconda che andrà in onda subito dopo il finale season
di “The Walking Dead”, dal 2 aprile prossimo, che conterrà
invece 15 episodi. Non sappiamo se verrà rinnovata ancora, anche
perché la serie ha a disposizione un arco di tempo ristretto, visto
che narra le vicende dalla nascita del virus al risveglio di Rick, ma
visto il successo, potrebbe comunque portarsi avanti ancora per molti
anni.
A dir la verità, dopo il Pilot un po' piatto e lento nella
narrazione, la serie comincia a prendere quota dal secondo episodio
in poi, quando nella città degli angeli cominciano i disastri di
un'imminente catastrofe che coinvolgerà il mondo intero. La serie
segue le vicende della famiglia di Travis e Madison. Lui,
interpretato da Cliff Curtis, è un insegnante divorziato con un
figlio, Chris (Lorenzo James Henrie), che non vuole sentir parlare
nemmeno del padre, perché lo vede come principale causa del divorzio
tra i suoi genitori. Quindi preferisce vivere con la madre Liza
(Elizabeth Rodriguez). Travis ha instaurato una relazione stabile con
Madison Clark (Kim Dickens), consulente scolastica con due figli:
Alicia (Alycia Debnam-Carey) e Nick (Frank Dillane). Quest'ultimo, un
ragazzo drogato perennemente in lotta con la madre, è il primo ad
entrare in relazione con uno zombie, ma quando si risveglia in
ospedale crede che sia stata soltanto un'allucinazione causata dalla
droga.
Già dopo il primo episodio, così come ci ha insegnato “The
Walking Dead”, cominceremo a vedere morire personaggi come se nulla
fosse. Ma dobbiamo dire che nel corso della prima stagione
conosceremo anche: Daniel (Ruben Blades) e Ofelia (Mercedes Masohn)
Salazar, padre e figlia immigrati negli Stati Uniti, che si uniranno
alla famiglia di Travis per cercare di salvarsi e Tobias (Lincoln A.
Castellanos), un ragazzo con un'intelligenza superiore alla media,
che sarà il primo ad intuire che sta succedendo qualcosa di molto
grave, mentre nè i telegiornali nè i media parlano di nulla. La sua
frase iniziale, mentre dialoga con Madison, che gli trova in tasca un
coltellino, è molto chiara: “Nessuno andrà al college. Il mondo
sta finendo”.
In occasione del finale di stagione della serie, il 4
ottobre scorso, è stata messa in rete una web serie “Fear the
Walking Dead: Flight 462”, composta da 16 episodi di pochi minuti,
in cui ci viene raccontato cosa sta succedendo in contemporanea ai
passeggeri di un aereo di lines durante le prime fasi dell'epidemia.
Uno dei protagonisti della web serie sarà poi tra i protagonisti
della seconda stagione. Molto intelligente questa idea, abbastanza
azzeccato il cast, anche se le interpretazioni degli attori più
giovani lasciano qua e la un pò a desiderare, ma regia, effetti speciali e trucco funzionano. Dietro le quinte, come nel caso della serie
madre, c'è Robert Kirkman, uno dei più grandi fumettisti americani
- ha creato anche il fumetto “The Walking Dead” da cui è stata
poi tratta la serie tv - che qui, oltre ad essere produttore
esecutivo, è anche sceneggiatore e ideatore. Tutto sommato, quindi,
pur conoscendo alla serie originale una scrittura migliore ed una
trama più fitta, ci troviamo comunque di fronte ad un prodotto
notevole, con degli spunti ottimi, che potrebbe evolvere al meglio
durante la seconda stagione.
Personaggi e doppiatori:
Madison Clark (Alessandra Korompay)
Travis Manawa (Alberto Angrisano)
Chris Manawa (Gabriele Patriarca)
Nick Clark (Flavio Aquilone)
Alicia Clark (Elena Perino)
Liza Ortiz (Tatiana Dessi)
Tobias (Manuel Meli)
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