Vinyl


La HBO torna, dopo un periodo di silenzio, con “Vinyl”, quella che doveva essere la rivelazione dell'anno. Il network che ha sempre messo la qualità sopra ogni cosa, dopo essersi bloccato per un lungo periodo tra novità per lo più fatte di film e miniserie, adesso ci riprova con la serialità, ma senza strafare. Dopo le clamorose premesse ci aspettavamo decisamente di più dalla nuova serie HBO: ideata e prodotta da Mick Jagger, Martin Scorsese, Rich Cohen e Terence Winter e con una trama che mette al centro l'ascesa del rock e del punk negli anni sessanta e settanta a New York, di certo non potevamo che aspettarci meraviglie, eppure queste non sono arrivate. Malgrado, per fortuna, l'unica vera protagonista dello show sia senza alcun dubbio la Musica. 


Il Pilot, diretto da Scorsese, della durata di quasi due ore, già fa capire l'andazzo di tutta la stagione composta da 10 episodi, una narrazione lenta ed una serie più rivolta a raccogliere qualche premio che a catturare l'attenzione del pubblico. “Vinyl” ha debuttato il 14 febbraio scorso, 4 giorni dopo la HBO ha già deciso di rinnovare la serie per una seconda stagione, malgrado gli ascolti del primo episodio non fossero idilliaci e addirittura dopo appena 4 episodi continua a sprofondare, fino a toccare appena lo 0.2 di raiting. A testimonianza del fatto, come dicevamo prima, che il network ha proprio deciso di puntare sulla critica e non sul pubblico. 


Richie Finestra, interpretato magistralmente da Bobby Cannavale, ha deciso di vendere la sua etichetta discografica, la “American Century Records”, di cui è fondatore e presidente, ma un evento cambierà la sua vita, conoscerà un musicista e cantante che gli farà riscoprire l'amore per la musica, come un tempo. Questo però stravolgerà anche la sua vita privata. Devon (Olivia Wilde), moglie di Richie, con cui ha due figli, è un'ex attrice della famosa “factory” di Andy Warhol, studio realmente esistito tra il 1962 ed il 1968, che si trovava a Manhattan. La factory era anche ritrovo per tutti gli artisti che facessero uso di anfetamine e sostanze stupefacenti. La relazione tra marito e moglie però è decisamente in crisi, specialmente quando Devon scopre che Richie è tornato a fare uso di droga in maniera abbastanza metodica. 


Anche i rapporti con i soci dell'etichetta si fanno tesi, soprattutto con Zak Yankovich (Ray Romano), quindi ben presto l'uomo inizierà a farsi terra bruciata intorno a sé. Da ricordare nel cast anche: Maury Gold (Paul Ben-Victor), mentore di Richie e proprietario della più “anziana” casa discografica “Rondelay Records”; Scott Leavitt (P.J. Byrne), capo degli avvocati della American Century Records, in continuo contrasto con Richie; Julie Silver (Max Casella), direttore della divisione “scoperta nuovi talenti” della American Century; Lester Grimes (Ato Essandoh), primo cliente dell'etichetta di Richie; Skip Fontaine (J.C. Mackenzie), delegato alle vendite; Kip Stevens, interpretato da James Jagger, figlio di Mick, fondatore e frontman degli squilibrati “The Nasty Bits”, su cui Richie vorrebbe puntare; ed infine Jamie Vine (Juno Temple), ambiziosa assistente dello studio, che punta a ben altre cariche. 


Molti sono i personaggi, ma tutti perfettamente interpretati, nulla da dire su cast e regia, e sotto tutto l'aspetto puramente tecnico la serie risulta praticamente perfetta e senza sbavature. Il problema sta proprio nel lato prettamente narrativo, la serie è lenta e noiosa e la trama ruota tutta intorno a sesso, droga e rock'n'roll, nient'altro. Certo, erano quelli i tempi, direte voi e difatti i rifacimenti reali che riportano alla memoria momenti “vissuti” intorno al mondo musicale degli anni settanta, non sono niente male, questo probabilmente lo si deve ai ricordi dello stesso Jagger, che quegli anni li ha navigati realmente insieme ai suoi Rolling Stones ed il tocco del maestro Scorsese lo si nota fin dalle prime scene, ma non basta. “Vinyl” non è decisamente una serie che può attirare i telespettatori, e probabilmente la seconda stagione sarà l'ultima e servirà soltanto a creare una chiusura alla storia. Peccato.

Personaggi e doppiatori:

Richie Finestra (Roberto Draghetti)
Devon Finestra (Laura Lenghi)
Scott Leavitt (Gianluca Crisafi)
Maury Gold (Ambrogio Colombo)
Julie Silver (Fabrizio Vidale)
Lester Grimes (Nanni Baldini)
Kip Stevens (Jacopo Castagna)
Skip Fontaine (Oreste Baldini)
Jamie Vine (Ludovica Bebi)

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