Il premio Oscar Kevin Macdonald girerà il docu-film sulla vita di Whitney Houston, l’unico ufficialmente autorizzato dagli eredi. La pellicola, ancora senza titolo, racconterà la storia della cantante «al punto di vista di chi la conosceva. Saranno infatti presenti contributi di parenti e amici stretti, come il presidente dell’Arista Records Clive Davis, la persona responsabile del successo mondiale della cantante che in passato aveva dichiarato che il declino di Whitney non era da attribuire all’ex marito Bobby Brown pur riconoscendone la burrascosa relazione. Il progetto cinematografico sarà prodotto da un altro nome da Oscar, Simon Chinn e sarà presentato durante il Festival di Cannes. "La gente parla poco di quanto fosse grande l’arte di Whitney. È stata la voce più importante degli ultimi 50 anni. Ha cambiato il modo di cantare, riportandolo al blues e alle radici gospel. Inoltre, fu una delle prime artiste nere a vendere milioni di copie in paesi dove i neri vendevano poco - ha detto il regista -. Abbiamo accesso a molto materiale mai visto, dai suoi inizi come cantante nel coro della Chiesa al giorno della sua tragica morte. 30 anni di musica, demo, performance rare e molto altro. Nonostante non possiamo e non vogliamo nascondere il lato più oscuro della sua vita, vorremmo che le persone uscissero dal cinema sentendosi bene pensando a lei e all’arte che ci ha lasciato. Voglio rivelare il lato più bello di questa donna, un lato che nemmeno i suoi fan più accaniti conoscono. Una donna che non dimenticheremo mai". Nel 2015 è stato realizzato anche un film per la televisione diretto da Angela Basset. Nella parte della cantante c’è l’attrice Yaya Da Costa.
La tragica vita dell'artista, si lega anche alla drammatica morte della figlia Bobbi Kristina Brown, trovata in fin di vita nella vasca da bagno, come la madre. La ragazza è deceduta dopo un lungo periodo di coma.
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