Into the Badlands


“Questo mondo è costruito sul sangue. Nessuno è innocente qui. Benvenuti nelle Badlands"

Ci siamo cimentati in “Into the Badlands” con tutte le remore del caso, visti i presupposti non di certo idilliaci. Alfred Gough e Miles Millar, che insieme hanno creato anche “Smallville” e “The Shannara Chronicles”, tornano ancora al loro stile preferito, quel fantasy apocalittico e pieno d'azione che tanto piace ai due, in questo caso riportando in tv uno show che mancava effettivamente da un po': le arti marziali. Stavolta in collaborazione con la AMC, rete di grandi successi come: “The Walking Dead” e “Breaking Bad”, torna con una serie che parla di lotte acrobatiche, discriminazioni, sangue e potere.


Ci troviamo nelle Badlands, dove Sunny (Daniele Wu), insegnante di arti marziali, uomo fedele, leale e dai grandi valori, ma al tempo stesso potente e spietato guerriero, che porta sulla schiena i tatuaggi di tutti gli uomini uccisi in battaglie, alle dipendenze del Barone Quinn (Marton Csokas), capirà ben presto che il suo padrone non è un uomo di cui ci si può fidare, quindi cercherà di fuggire con la donna che ama, Veil (Madeleine Mantock), ma non sarà così semplice. Il Barone è un tiranno e dispotico produttore di oppio ed il figlio Ryder (Oliver Stark), ne è il perfetto successore. Quinn ha due mogli Lydia (Orla Brady) e Jade (Sarah Bolger), quest'ultima amata anche dal figlio. 


Nel frattempo la guerriera Minerva, conosciuta col nome di “La Vedova”, esperta combattente e spadaccina, baronessa a sua volta di un altro piccolo territorio delle Badlands, vuole conquistare il potere assoluto e con le sue seguaci, tutte donne e temibilissime combattenti, tra le quali spicca sua figlia Tilda (Ally Ioannides), cercherà di impossessarsi di tutto il territorio. Nel frattempo una minaccia incombe all'interno delle Badlands, un ragazzo, M.K. (Aramis Knight), porta dentro di se una micidiale forza oscura, ogni volta che viene ferito si trasforma diventando una vera e propria macchina da guerra. La Vedova sarà molto attratta dal potere del ragazzo e lo vorrebbe rapire per utilizzarlo come arma.


Insomma troppi i personaggi e tanta la carne messa sul fuoco, per una serie che non è perfetta, con un cast che, a parte Wu e Csokas, lascia un po' a desiderare ed una trama abbastanza prevedibile, in cui il “bene” trionfa sul “male”, anche se il filo tra le due opposte fazioni è molto labile, che non incuriosisce come potrebbe o dovrebbe. Malgrado tutto però la serie non è da buttare via. Gli sviluppi narrativi non mancano di certo e gli effetti speciali sono ottimi, è una serie violenta che cresce nel corso nei sei episodi della prima stagione, alla quale ne seguirà presto una seconda. 



Insomma la serie a conti fatti fa il suo dovere, prendendo spunto da tutti quegli action movie a cavallo tra Bruce Lee e Jackie Chan, che comunque portano una ventata di “diverso” nella televisione statunitense, perché non possiamo certamente parlare di originalità. Tutto sommato quindi promuoviamo la serie, che resta comunque adatta a pochi.

Personaggi e doppiatori:

Sunny (Riccardo Scarafoni)
M.K. (Leonardo Caneva)
La Vedova (Chiara Gioncardi)
Quinn (Marton Csokas)
Tilda (Margherita De Risi)
Veil (Letizia Scifoni)
Lydia (Chiara Colizzi)
Jade (Valentina Favazza)
Ryder (Emiliano Coltorti)

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