Sandro Luporini in mostra alle Terme di Diocleziano. Il surreale e il teatro gaberiano


In bilico tra pittura e scrittura, Sandro Luporini dalla sua amata Viareggio è approdato in tutta Italia con una serie di mostre, collettive, incontri e retrospettive personali. L'autore alter ego si può dire, di Giorgio Gaber - che incontrò a Milano negli anni '60 - con lui iniziò una fitta collaborazione che ha visto la nascita di brani celebri e che è stata l'inizio del "Teatro-Canzone". Da quella stagione al "Realismo esistenziale" il passo è breve e Luporini è tornato alla pittura. 

Giorgio Gaber e Sandro Luporini

Le sue opere, come scrive Roberto Luciani nel catalogo della mostra a lui dedicata che da oggi è ospitata alle Terme di Diocleziano di Roma, "... sono isole inquiete che poggiano su se stesse, senza una legge intellettualistica precostituita. L’elemento fondamentale delle opere è la magia stessa dell’artista, il surreale teatro mediante il quale egli riesce a rappresentare il senso del sacro e le attese dell’esistenza”. 


Quindi ancora una volta teatro e mai plumbei solcati da velieri, cielo tetro, ansie. Tutto ciò trasudano le tele di Sandro Luporini che verranno esposte fino all'11 settembre al Museo Nazionale Romano delle Terme. La mostra "Sandro Luporini. Pittore Scrittore" è stata ideata e curata da Philippe Daverio per rappresentare l'opera dell'artista viareggino che testimonia continuità, impegno intellettuale e un'indiscutibile ambivalenza tra linguaggi, letterario e pittorico. Un percorso spiazzante, scandito dalle 80 opere realizzate da Luporini dal 1974 al 2008, anno in cui ha terminato di dipingere, nel rispetto dell'arte. Tutta.

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