Ascolti Tv USA: quali sono i telefilm più visti?


Sono arrivati i dati auditel definitivi della stagione televisiva statunitense da settembre 2015 a giugno 2016, indicativi anche per le programmazioni italiane. La CBS risulta il network più visto, grazie soprattutto a successi come: “NCIS”, “The Big Bang Theory” e “Criminal Minds”, ma anche ovviamente al consueto appuntamento annuale con il “Super Bowl”. Alla fine dei conti sono stati una media di quasi 11 milioni i telespettatori che hanno seguito la CBS nella stagione appena conclusa, comunque in calo rispetto all'anno precedente, in cui la rete aveva superato di 200 mila gli 11 milioni. 


A seguire la NBC, con poco più di 8 milioni, 8 milioni e 600 lo scorso anno e la ABC con il calo maggiore rispetto all'anno precedente, che si ferma a quota 6 milioni e 800 mila telespettatori, un milione e cento in meno rispetto alla stagione 2014/15. Fuori dal podio la Fox, che pur mantenendosi sui valori dell'anno precedente, ha avuto negli ultimi anni il calo più evidente. Chiude la classifica dei canali in chiaro la The CW, anch'essa in calo seppur minimo, dai 2 milioni e 100 dell'anno precedente agli 1 e 900 di questo. Quindi una situazione estremamente drammatica per tutti i network generalisti, a vantaggio di quelli via cavo che crescono sempre più, grazie a titoli sempre più forti e competitivi, come “The Walking Dead”, che si conferma serie più seguita dell'anno, “American Horror Story”, “Shameless”, “Game of Thrones” e molti altri. 


Ma torniamo ai canali principali: se si parla di raiting la situazione cambia di poco perché il calo esiste anche nella fascia d'età 18-49 anni. La CBS resta più o meno stabile, scendendo dal 2.4 al 2.3, la NBC scende dal 2.4 al 2.1, la Fox resta ferma sull'1.9 dell'anno precedente, mentre la ABC scende dal 2.2 all'1.9. La The CW perde solo uno 0.1 e dallo 0.9 scende allo 0.8. Per quanto riguarda le serie tv singole, in termini di valori assoluti, vince “The Big Bang Theory” con i suoi 20 milioni e 300 mila telespettatori, seguito da “NCIS”, con 20,1 milioni, poi troviamo “Empire” con 15,7 milioni. Ancora la CBS trova posizione al quarto posto con “NCIS: New Orleans”. La Fox inserisce “X-Files” tra i primi 5 telefilm più seguiti, con oltre 13 milioni e mezzo di telespettatori. 


Nella seconda parte della top ten troviamo altre tre serie della CBS: “Blue Bloods” con oltre 13 milioni, “Madame Secretary” con 12,3 milioni e “Criminal Minds” con 12,2. A chiudere la classifica l'unica serie della ABC, “Grey's Anatomy” con 11 milioni e 200 ed infine, fanalino di coda, l'unica serie della NBC nelle posizioni più alte, con “The Blacklist” ed i suoi 11,1 milioni. Sul fronte raiting le cose cambiano molto, perché la ABC risulta il network più apprezzato nella fascia d'età 18-49. Al primo posto però resta “Empire” dall'altro dei suoi 6.4 punti raiting, seguono “The Big Bang Theory” e “X-Files” con 5.8 punti entrambi. Grazie a Shonda Rhimes, come dicevamo, la ABC trova ben quattro serie in top ten: “Grey's Anatomy” con 3.6 punti, “How to get away with murder” con 3.5, la sitcom “Modern Family” e “Scandal” con 3.4. 


Chiudono la classifica “Blindspot” della NBC con 3.1, “NCIS” e “Criminal Minds” della CBS, rispettivamente con 3.0 e 2.9 punti raiting. Se la NBC risulta carente in entrambe le classifiche, trionfa però nella graduatoria delle migliori 10 novità della stagione, grazie a “Blindspot”, “Chicago Med”, “Shades of Blue” e “Superstore”. Sorprendentemente nella classifica delle serie nuove, nate tra la fine del 2015 e l'inizio del 2016 più viste in valori assoluti, compaiono ben due serie della CBS che il canale ha deciso stranamente di cancellare: “Limitless” e “Angel From Hell”, e se nel primo caso sono stati i problemi relativi alla ricerca di un nuovo showrunner capace di mandare avanti la storia e l'evidente calo di ascolti a decretarne la cancellazione, nel secondo caso, ancora oggi non ci si capacità del perché una serie che porta costantemente 9 milioni di telespettatori al network, con raiting costante di 2 punti, sia stato cestinato senza una valida motivazione.


Per quanto riguarda la tv via cavo, non avendo dati certi sul fronte dei network online come Netflix e Hulu, la AMC si conferma la migliore, seguita da Fx e HBO. “The Walking Dead” con i suoi 6.9 punti raiting e una media di 15 milioni di telespettatori si accerta serie più seguita dell'anno. Seguono: “Game of Thrones” della HBO con 4.0 di raiting e poco più di 8 milioni di telespettatori in valori assoluti, “Fear the Waling Dead” ancora la AMC con 1.9 punti e 4,5 milioni, “Into the Badlands”, sempre della AMC, si conferma una delle serie più viste con 1.5 punti e quasi 4 milioni di media, “American Horror Story” della FX ai minimi storici, si ferma all'1.5 ed una media di circa 3 milioni, praticamente ha perso il 50% dei telespettatori rispetto alla quarta stagione, subito dopo troviamo l'altra fatica di Ryan Murphy “American Crime Story” a 1.4 e poco più di 3 milioni anch'esso. 


A chiudere la classifica ci sono: “Better Call Saul” della AMC con 1 punto e 2 milioni e mezzo, “Pretty Little Liars” della Freeform con 1 punto e poco meno di 2 milioni, “Silicon Valley con 0.9 punti e 1,8 milioni ed infine “Shameless” a 0.7 che si aggira intorno al milione e 700 mila telespettatori. Per quel che riguarda la Netflix, come dicevamo, in molti criticano i successi decantati dai responsabili e direttori della rete, Reed Hastings e David Weels, ma a conti fatti quasi nessuna serie viene mai cancellata dal canale ondemand, questo dimostrerebbe, pur non avendo numeri su cui potersi appoggiare e fare paragoni, un successo notevole, in più c'è da considerare il fatto che il consumatore oggi preferisce allontanarsi dalla tv per andare a guardare serie dal tablet o dal pc, ed evidentemente, dati alla mano, come abbiamo potuto notare, le reti in chiato stanno crollando sempre più. Senza considerare che con oggettività la qualità ormai non si trova più in canali come ABC, NBC, CBS o Fox, tantomeno nella The CW, ma sono la Netflix, la HBO, la AMC, la Hulu a dare ampio spazio all'originalità. Sono queste le nuove frontiere della qualità e in molti devono farsene una ragione.

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