Dopo il successo planetario di “Stranger Things”, con oltre
quindici milioni di download in pochissimo tempo, nel corso dell'estate la
Netflix ha lanciato un'altra serie: “The Get Down”. Distribuita in tutte le piattaforme del
network nel mondo in contemporanea il 12 agosto scorso e partorita dalla mente
di Baz Luhrmann - lo stesso di “Moulin Rouge”, “Romeo + Giulietta” e “Il Grande
Gatsby” - e Stephen Adly Guirgis, “The Get Down” ci riporta in quegli anni '70
dove cominciavano a nascere e crescere nuovi generi musicali: l'hip hop, il
punk e la disco music.
Proprio nei quartieri malfamati del South Bronx, a New
York, dove la serie prende vita, nascono i primi focolai di queste nuove
influenze musicali. I ragazzi vivono tra passi di danza, graffiti nei muri,
sogni e speranze di diventare qualcuno, di avere successo in quest'ambiente
così difficile. La crisi economica cresce e la musica diventa un palliativo per
tutte le brutture del mondo. Il Pilot, della durata di un'ora e mezza,
rappresenta un vero e proprio film. Basta guardare questo per capire che la
qualità della serie non scherza, ma ormai la Netflix ci ha abituati a non
deluderci quasi mai.
Protagonisti: Shaolin Fantastic (Shameik Moore), rapper di
colore originale ed ambiguo, Ezekiel “Books” Figuero (Justice Smith),
giovanissimo genio dell'hip hop da sempre innamorato di Mylene Cruz (Herizen
Guardiola), sognatrice e talentuosa cantante di musica disco, che, nonostante un
padre intransigente e bigotto - Ramon (Giancarlo Esposito), pastore della
chiesa del quartiere, che pretende che la figlia interpreti soltanto canti
religiosi - cerca in tutti i modi di farsi strada in quel complicato quartiere,
sgattaiolando spesso fuori casa in orari vietati.
Conosceremo anche: Cadillac
(Yahya Abdul-Mateen II), re della disco music e proprietario del Night Club più
in voga del Bronx, Dizzee - interpretato da Jaden Smith, figlio di Will -
rinomato autore di graffiti psichedelici, Ra-Ra Kipling (Skylan Brooks), amico
fedele di Books ed infine Papa Fuerte (Jimmy Smits), boss politico molto
influente e forte. Un cast prevalentemente giovane, ma malgrado questo, molto
abile a creare delle interpretazioni di tutto rispetto, immergendoci in un
momento culturale molto importante per la musica mondiale: un periodo di
evoluzione, cambiamenti, contrasti, crescita non solo musicale, ma soprattutto
sociale ed intellettuale. Grazie ancora una volta alla Netflix, che dopo gli
anni '80, vissuti in maniera splendida grazie al sublime “Stranger Things”,
adesso ci porta in un altro contesto molto celebre, con “The Get Down”: 12
episodi che mettono in primo piano la musica, sopra ogni cosa.
Personaggi e doppiatori:
Shaolin Fantastic (Emanuele Ruzza)
Books (Alessandro Campaiola)
Mylene (Eva Padoan)
Dizee (Federico Bebi)
Papa Fuerte (Fabrizio Pucci)
Pastore Ramon Cruz (Antonio Palumbo)
Commenti
Posta un commento