Entrambe sono finite nel 2015, la prima
dopo sette stagioni, la seconda dopo appena tre. Stiamo parlando di
“The League” e “Getting On”, due serie corali in cui i
protagonisti sono da un lato un gruppo di amici di Chicago che fanno
del fantacalcio il loro passatempo preferito, l'altro invece fa del
Mount Palms Memorial Hospital di Long Beach in California il suo
punto cruciale delle stramberie di medici sopra le righe. Entrambi,
pur essendo state annoverate tra le comedy, non sono quelle classiche
a cui siamo abituati solitamente. Niente risate di sottofondo, niente
battute a raffica, niente storie estremiste raccontate solo per
strappare qualche sorriso. Entrambe invece espongono delle verità
palesi, senza fronzoli e piagnistei.
“The League” è una sit-com
della FX semi-improvvisata, che racconta le vicende di un gruppo
appassionato di fantacalcio, la cui ossessione fa notevolmente
adirare le rispettive mogli e compagne di vita, che vedono in questo
hobby soltanto un inutile ritorno all'infanzia, lamentando il fatto
che una partita a calcetto potrebbe anche tenerli in forma, mentre il
fantacalcio li tiene soltanto fermi davanti allo schermo del computer
a bere birra, fumare e mangiare hotdog. Il cast è formato da attori
di tutto rispetto che nel corso dei sette anni di messa in onda dello
show hanno anche collezionato qualche nomination a dei premi
importanti, ma senza mai vincerli: Mark Duplass, che interpreta Pete,
Stephen Rannazzisi, che da il volto a Kevin, Nick Kroll, che è
Rodney, Paul Scheer, che è Andre e Jon Lajoie, conosciuto
soprattutto per la sua carriera cantautorale, che qui interpreta
Taco.
Di contro la squadra di “Getting On” in arrivo per tre
stagioni sulla HBO, è formata dalla dottoressa Jenna James,
interpretata da una splendida Laurie Metcalf – che per il ruolo ha
ricevuto parecchi riconoscimenti ed è stata nominata per due volte
agli Emmy Awards – nuovo primario di medicina di Long Beach. E'
egocentrica e manca di tatto, spesso offende senza rendersene conto.
E' il classico personaggio perfetto per una situation comedy.
Poi
troviamo: Dawn (Alex Borstein), capoinfermiera abbandonata dal
marito, parecchio inefficiente, che mette in primo piano la sua vita
privata a quella professionale, DiDi (Niecy Nash), unica infermiera
che si occupa dei pazienti e delle rispettive famiglie, Patsy,
interpretato da Mel Rodriguez - che noi conosciamo perché da tre
anni riveste il ruolo di Todd in “The Last Man on Earth” - che
qui interpreta il nuovo caposala del reparto, che arriva con idee
super innovative, ha voglia di modificare tutto nel reparto,
trovandosi spesso in netto contrasto con la James, più
conservatrice.
La prima è decisamente una serie più maschia, la
seconda è invece una serie per tutti, ma forse più vicina ad un
pubblico femminile. In entrambi i casi sono comedy di tutto rispetto
che ovviamente non vedremo mai in chiaro in Italia, dove l'unica rete
che manda in onda comedy straniere è Italia 1 e sappiamo tutti che
le uniche sit-com che la rete trasmette sono da anni sempre le
solite: classiche commedie collettive, con battute facili e risate
pre-registrate, senza grandi storie di base. Peccato, perché ogni
tanto si potrebbe anche cercare qualcosa di meno divertente, ma che
proporrebbe una trama che regge bene, una narrazione solida a cui
aggrapparsi.
Personaggi e doppiatori di The League:
Pete Eckhart (Riccardo Niseem Onorato)
Kevin MacArthur (Fabrizio Manfredi)
Rodney Ruxin (Davide Lepore)
Andre Nowzik (Stefano Brusa)
Taco MacArthur (Marco Vivio)
Personaggi e doppiatori di Getting On:
Jenna James (Roberta Pellini)
Dawn Forchette (Chiara Colizzi)
DiDi Ortley (Cinzia De Carolis)
Patsy De La Serda (Mel Rodriguez)
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