Glitch (Netflix)



“Tecnicamente era morta, ma è tornata in vita”

Già da questa frase iniziale possiamo evincere che gli Zombie sono tornati tra noi, “grazie” a “Glitch”, serie australiana cancellata e recuperata, non si sa bene per quale motivo, dalla Netflix, che ancora una volta produce qualcosa di sostanzialmente evitabile. Mettiamo subito le mani avanti e diciamo che “Glitch” non è di certo una serie da buttar via, anzi, nel panorama dei “ritorni alla vita” è una delle cose migliori che abbiamo visto finora, ma la domanda sorge spontanea e ci chiediamo se ce ne fosse realmente bisogno. In questo caso gli zombie sono persone normali che sbucano da sotto la terra per tornare tali e quali a prima, ma non possono uscire dalla città perché i loro occhi cominciano a sanguinare e poco dopo a morire. 


Tra “Under the Dome”, “The Walking Dead” e “Between”, l'incipit di “Glitch” è sorprendente, la grafica formidabile, quei corpi che spuntano dal terreno afferrano e trasportano il telespettatore nella storia, poi però, malgrado la prima stagione sia composta da soli 6 episodi, la monotonia si appropria di una narrazione che a poco a poco si affievolisce e perde qualsiasi attrattiva. Il finale apertissimo di stagione faceva ovviamente supporre che ci sarebbe stata una seconda stagione che, infatti, arriverà in collaborazione con la Netflix nel corso del 2017. Gli ideatori Louise Fox, Kris Mrksa e Giula Sandler ci portano all'interno della fittizia Yoorana, cittadina di pochi migliaia di anime nel quale una notte i morti si risvegliano. 


A dare l'allarme è il giovane Beau Cooper (Aaron L. McGrath) che con il suo smartphone riesce a registrare tutto. All'arrivo del poliziotto James Hayes (Patrick Brammall) e della dottoressa Elishia McKellar (Genevieve O'Reilly), l'unica cosa che trovano è una serie di persone completamente nude e ricoperte di fango e subito pensano a qualche festino in cui si è esagerato con la droga. Soltanto il giorno dopo quando James si ritrova davanti sua moglie Kate (Emma Booth) venuta a mancare tre anni prima, allora intuisce che qualcosa di strano sta succedendo. 


Così cominciano insieme ad indagare sul passato dei “resuscitati”. Tra loro: Charlie Thompson (Sean Keenan), Paddy Fitzgerald (Ned Dennehy), Kirstie Darrow (Hannah Monson), Maria Rose Massola (Daniela Farinacci), John Doe (Rodger Corser) e Vic Eastley (Andrew McFarlane), i due cattivi di turno. Qualche spunto creativo ci sta, qualche bella idea che però non viene rafforzata nel corso della trama che fa l'errore di andare ad orientarsi più sul drama che sulla fantascienza. Il cast è discreto, la regia buona, ma la serie resta sempre lì, ferma, impantanata tra inseguimenti, morti improvvise, strane relazioni e visioni legate ai passati dei ritornati, proseguendo meccanicamente, senza grandi sorprese. Insomma, “Glitch” non acchiappa e non appassiona come continua a fare invece “The Walking Dead”, la cui settima stagione è cominciata domenica scorsa raggiungendo il secondo miglior risultato di sempre: 17 milioni di telespettatori ed un rating dell'8.4, cifre assolutamente da capogiro.

Personaggi e doppiatori:

James Hayes (Francesco Bulckaen)
Kate Willis (Federica De Bortoli)
Elishia McKellar (Laura Lenghi)
Charlie Thompson (Gianluca Crisafi)
Kirstie Darrow (Gaia Bolognesi)
Maria Rose Massola (Tiziana Avarista)
Paddy Fitzgerald (Stefano Santerini)
John Doe (Riccardo Scarafoni)
Beau Cooper (Alessio De Filippis)
Vic Eastey (Andrea Lavagnino)

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