"Un Inno all'Amore e alla Musica Leggera" è questo nuovo capitolo targato "Thegiornalisti". Non si può dire che non siano coese le undici canzoni che compongono "Completamente Sold Out" per musica e testo. Rispetto al precedente album si avverte come la nostalgia anni 80 la faccia sempre più da padrona e come i testi si siano sempre più spostati verso i frammenti del discorso amoroso, per ricomporli nella sua interezza.
Tutto ciò, "il nuovo che avanza" appare però come una sorta di alleggerimento e finisce col provocare un'eccessiva razione di zucchero, ben distillato si intende, ma manca la qualunque forma altra e di qualunque argomento, che si poteva intravedere ad esempio in "Mare Balotelli" per citare una canzone a caso che parlava anche d'altro e dove il mood non era così smaccatamente d'antan e i toni non erano così morbidi.
Questo discorso, mantenendo il must '80 si estende al sound che si è fatto sempre più "Leggero", oltre alle parole, che sono unicamente d'amore. Belle, d'impeto... ma il tutto si ripete sempre uguale... per undici brani. In estrema sintesi, un disco di musica leggera italiana di 30 anni fa, con le parole di oggi, riaggiornato per l'occasione, visto che "non si esce vivi dagli anni 80" (cit), vista la moda del momento con i suddetti anni riscoperti musicalmente e l'amore, ci mancherebbe altro, che è un argomento che accomuna tutte le canzoni del mondo. In tutto ciò i Thegiornalisti fanno comunque la loro figura, perché i pezzi arrivano, perché piace questa voglia pazza di innamorasi, di essere delusi, di sbagliare e sbagliare ancora, ma è come se mancasse la pancia e si ha la sensazione che il giochino finisca inevitabilmente col mostrare la corda. In tutto ciò è palese il talento dei nostri, ma prossimamente sarebbe meglio apportare qualcosa di nuovo.
"Completamente": "mi auguro di non incontrarci mai più per non perdere completamente l'ultimo briciolo di dignità che mi rimane" strofa sospesa, a porre le premesse di "un altro" che è sopraggiunto, poi "la ritmica fa il suo" "come un pazzo che ti vuole completamente" per un ritornello "Liberatorio" che continua: "Sento che il cuore va più veloce, solo così sto tanto bene"
"Sold out": "vorrei che il mio funerale fosse sold out mentre in chiesa risuona forte questa canzone" con la chitarra acustica portante e la melodia che è "un inno" alla nostalgia/malinconia che esplode letteralmente nel ritornello che può assomigliare a qualunque melodia.... restando originale: "per quando corri in macchina alle due di notte, senza una metà, senza una strada, con gli occhi lucidi, e la sigaretta e mi avrai perdonato e mi avrai consolato ... tienimi ancora... tra le tue dita di seta."
"Tra la strada e le stelle": "mi manca già l'aria di questa notte dove tutto è sospeso tra la vita e la morte" il primo singolo estratto, non a caso, è una ballad mid tempo praticamente perfetta, basta ascoltare il ponte/ritornello, di sicuro impatto
"L'ultimo grido della notte": "Sono io che ti telefono per sentire come stai mentre sbiascico frasi d'amore" altra ballad dall'apertura "solenne" e con il ritornello che si distende... contagioso... una sorta di Venditti in salsa indie.
"Sbagliare a vivere": "Non so se piangere o se scrivere che cosa sono o come sto" finalmente una variante considerevole e che fa la differenza... un ritornello d'assalto dove la melodia cede il posto a un parlato efficace: "sbagliare a vivere mi piace un sacco se vuoi ti spiego io come si fa e non correggermi davanti a tutti e non correggermi neanche qua mica c'hai la verità ti ho sempre detto che mi piace così non ho intenzione di cambiare di là questa è la mia felicità la triste mia felicità" uno dei brani migliori di "Completamente Sold Out"
"Gli alberi": "Io che sbaglio per primo, è sempre il tuo che squlla per primo" ariosa e trascinante, praticamente tutto un ritornello, dalla "melodia caramellosa" "Mentre io dentro te"
"Fatto di te": "Oh ciao Matilde, sto tornando a casa ed è tardissimo e volevo solo dirti che sono fatto... fatto di te" ritmica "estiva" ballabile, ritornello interminabile, ottima: "La domenica è una tragedia non riesco ad andare a dormire, il lunedì mi fa male dalla scuola elementare, non c'è rimedio logico alla tristezza e la libertà non mi da gioia ma solo insicurezza quindi mi tengo tutte quante le mie dipendenze per vivere meglio per vivere alla meno peggio"
"Non odiarmi": "Quando la merda vola alta, ci richiudiamo nei parenti quelli migliori sono quelli stretti e ci stringiamo come hot dog" ballad dalla venature soul, per così dire, nel senso che anche i cori nella seconda parte risultano esagerati, un pò troppo ripetitiva nel suo dipanarsi: "giuro smetto di sbronzarmi quando vuoi"
"Il tuo maglione mio": "è una partita di carte giocata sotto l'ombrellone d'estate" trascinante nel suo incedere con la chitarra acustica protagonista, ma non convince nell'insieme
"Disperato": "ti prego pensami che io stia buttando tutto per una bugia" ottimi gli inserti di chitarra a sorreggere la melodia del ritornello, bello il testo.
"Vieni a cambiarmi la vita": "C'è bisogno di star male per capire quanto è brutta la vita, vieni e cambiami la vita, vieni e cambiamela tu così posso finalmente seppellire la pioggia e fare tutto quel che ho sempre fatto però anche con te" ballad circolare e sin troppo smielata nel testo con una melodia stra sentita.
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