I Babysitter di Giovanni Bognetti



Remake di una commedia francese "I Babysitter" di Giovanni Bognetti a differenza delle premesse della sinossi: "Uomo d'affari rimane senza babysitter alla vigilia di una breve vacanza, non sapendo che fare, obbliga uno dei suoi impiegati a badare al proprio figlio per una notte. Il problema è che quella è proprio la notte in cui il povero impiegato compie gli anni e con gli amici sta organizzando una festa "come si deve"; dove ti aspetti che succeda di tutto e di più, e invece vira o meglio cerca di farlo, su una leggerezza di tocco, che vuole addirittura  far riflettere sui rapporti padre/figlio e moglie/marito, della serie ti aspetti Una notte da Leoni o Una festa che spacca e invece... Il problema è che il mix non riesce, perché non si ride quando si dovrebbe ne si riflette quando idem. C'è unità di racconto, c'è che la storia è narrata attraverso delle riprese amatoriali, ma manca il coraggio di osare e di spingere il piede sull'acceleratore quando occorre, la scena del sigaro quando Abatantuono scopre l'uso che ne si è fatto alla festa, poteva essere una chiave di volta, così come il ritratto del giardiniere della moglie trovato in cantina. Ma purtroppo ci si ferma qui, non c'è sviluppo a dare l'invocato spessore narrativo, limitandosi alla semplice gag per di più di stampo televisivo. Fra gli attori, segnaliamo una buona performance di Francesco Facchinetti.

"- Siete venuti per festeggiare il mio compleanno? Per bere come i cani"
"Egocentrico io? E urlare il tuo nome mentre fai l'amore come lo chiami? Bizzarro"
"- Non mi sembrano pericolosi, una combinazione di coglioni questo si
"Il lunapark quanti ricordi di quando ero spensierato e coglione- Sei venuto ieri?
"- Andate a casa vostra a drogarvi il 68 è finito da 50 anni"
"- Ho avuto il mio momento di felicità perfetta che dicono solo i bambini possono avere: ho segnato un gol di fronte a mio padre"

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