"C'è sempre stata
distanza fra noi, Cosimo. Ma in tanti anni sono stata una moglie
fedele e leale. E ora tu porti un pesante fardello: il peso di questa
famiglia, della banca, della repubblica. Chiunque altro si
spezzerebbe. Potrei aiutarti a portarlo, se tu volessi"
Stasera si concluderanno,
dopo 4 settimane e 8 episodi, le avventure de "I Medici: Masters
of Florence", serie di grande successo di Rai Uno che alcuni
hanno definito troppo “americana”, come se fosse un male prendere
spunto dalla nazione che per eccellenza ha la più alta percentuale
di serie tv di ottima fattura al mondo. E ben venga quindi che
l'Italia si stia affacciando a quel mondo grazie a "I Medici",
la prima serie italiana di cui andare orgogliosi, nonostante sia
comunque anch'essa un'altra occasione persa, perché pregna di
difetti. Ma andiamo per ordine. Creata da Frank Spotnitz e Nicholas
Meyer, la serie descrive in maniera romanzata la storia di una delle
famiglie più importanti della storia italiana, i Medici, vissuti a
Firenze nel XV secolo, durante il Rinascimento e le rispettive
controversie con le altre famiglie rivali, tra i quali soprattutto gli
Albizzi.
Protagonista è Cosimo de' Medici, interpretato dal famoso
Richard Madden, già visto in "Game of Thrones" e al cinema
in "Cenerentola", che nel 1434 viene eletto gonfaloniere
della città di Firenze, andando a sostituire il padre Giovanni,
interpretato dal sublime Dustin Hoffman, che muore avvelenato. Con
dei flash-back continui tra passato e presente, tra prima e dopo la
morte di Giovanni de' Medici, la storia si protrae con una narrazione
lineare, con pochissimi momenti intensi o smorti, tutto prosegue con
un ritmo adeguato ad una storia che risulta confusa, perché troppo
incasinata dai continui cambi temporali. Conosceremo il fratello di
Cosimo, Lorenzo (Stuart Martin); l'acerrimo nemico della famiga
Medici: Rinaldo degli Albizzi (Lex Shrapnel); la moglie di Cosimo, la
Contessina de Bardi (Annabel Scholey), il personaggio più amato e
più emozionale, più umano, quello a cui il telespettatore si può
rivedere senza grossa fatica.
La Contessina viene vista come un
eroina d'altri tempi, una donna di cuore, ma pronta a combattere per
l'amore di un marito che in realtà non l'ha mai voluta o rispettata.
Erano altri tempi, gli uomini comandavano, tradivano, non
rispettavano le loro compagne, ma venivano anche costretti a dei
matrimoni forzati. L'uomo infatti originariamente amava la bella
Miriam Leone che qui interpreta Bianca, donna di umili origini che
Giovanni non avrebbe mai potuto accettare come moglie del figlio. Ma
lei non sarà l'unica donna della vita di Cosimo, che tradirà la
moglie durante un periodo di esilio, con Maddalena, interpretata da
Sarah Felberbaum. Personaggio molto importante per la storia è anche
Marco Bello (Guido Caprino), che cercherà di aiutare i due fratelli
a scoprire chi è il vero assassino del compianto Giovanni.
Ricordare
tutti gli interpreti della serie in questa occasione è pressoché
impossibile, ma ovviamente è giusto richiamare alla memoria alcuni
nomi fondamentali della storia, come quello di Piero de' Medici
(Alessandro Sperduti), figlio di Cosimo, e Lucrezia (Valentina
Bellè), moglie di Piero, e poi ancora: Ugo Bencini (Ken Bones),
Andrea de' Pazzi (Daniel Caltagirone), Filippo Brunelleschi
(Alessandro Preziosi) e Ormanno degli Albizzi (Eugenio Franceschini).
Molte sono le incongruenze storiche. Ad esempio la storia insegna che
non si sa come sia effettivamente morto Giovanni, ma quasi certamente
si pensa sia deceduto a 69 anni per vecchiaia e quindi non avvelenato
come raccontato nella serie; a Venezia, la Basilica di Santa Maria
della Salute, visibile nella serie, nella realtà fu costruita
soltanto due secoli dopo; nel Salone dei Cinquecento viene mostrato
il quadro di Vasari "La presa di Siena" che in realtà è
stato realizzato soltanto nel 1560; Rinaldo non venne ucciso da
mercenari mandati da Cosimo, ma morì in esilio nel 1442; ed anche la
presenza della cupola di San Lorenzo è inesatta, perché si affacciò
alla città soltanto nei primi anni del XVII secolo. Errori
grossolani ovviamente evitabili.
Tutto sommato però dobbiamo dire
che le vere protagoniste di "I Medici" sono: la splendida
location ed i costumi, nonostante gli errori che abbiamo suddetto, la
colonna sonora, con la sigla cantata in maniera egregia da Skin e la
cupola autoportante, che simpaticamente su twitter è trend topic
ogni volta che la serie va in onda. A questo va aggiunto un cast
eccellente, anche se sono stati inseriti talmente tanti personaggi
che spesso alcuni di essi sono presenti per poche battute per poi
sparire dalla storia come se nulla fosse. In alcuni casi forse
sarebbe stato preferibile approfondire qualcuno di essi, come il
personaggio di Donatello o del Cardinale Orsini o come quello di
Bianca.
Senza costumi, location, cast e colonna sonora però, la
serie non avrebbe avuto la qualità che ha, perché tutto sommato la
storia risulta fredda in diversi momenti e gli sbalzi temporali
troppo rapidi e disordinati. Alla fine quindi non si riesce mai a
raggiungere l'eccellenza, ma di certo grazie a "I Medici"
si sono fatti notevoli passi avanti in una serialità italiana in cui
medici, preti, mafiosi e poliziotti la fanno da padrone, con attori
decisamente discutibili e storie che si ripetono sempre uguali da
anni ed anni. Quindi ben vengano serie come "I Medici": per
cercare di portare la fiction italiana a quote più competitive a
livello internazionale.
Personaggi e doppiatori:
Cosimo de' Medici (Lino
Guanciale)
Lorenzo de' Medici (Fabio
Boccanera)
Contessina de' Bardi (Chiara
Colizzi)
Ugo Bencini (Angelo Nicotra)
Rinaldo degli Albizzi
(Alessio Cigliano)
Andrea de' Pazzi (Francesco
Prando)
Giovanni de' Medici (Stefano
De Sando)
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