Travelers (Netflix/Showcase)


"Non pensate che il futuro non si sporchi le mani"
Gli "uomini del futuro" vogliono salvare la razza umana che è
destinata ad estinguersi e lo fanno tornando indietro nel tempo, prendendo dei corpi ormai giunti alla fine per cercare di cambiare il corso degli eventi che ha portato alla catastrofe.  Il problema è che per non essere scoperti devono "vivere le vite" delle persone di cui hanno preso il posto con tutto ciò che ne consegue. Un agente dell'Fbi, un tossico, un giovane studente giocatore di rugby, una madre che deve difendere il suo bambino da padre alcolizzato e una donna "disturbata",  sono "la squadra di Travelers" che dovrà portare a termine "la missione" rispettando "i protocolli" del direttore e avendo a che fare con altre "squadre" e misteriosi nemici. 

Rispetto ad altre recenti serie del "genere" che abbiamo analizzato, come Timeless e Frequency, in Travelers i viaggi temporali sono ridotti all'abitare i nuovi corpi e i cambiamenti "futuri" non sono visibili perché la narrazione è tutta al presente. Altra differenza sostanziale è la problematica "morale" che implica una serie di scelte da parte dei personaggi, che devono far conto sia con i loro compiti originari, la missione vera e propria, sia confrontarsi con le dinamiche della vita di tutti i giorni, tutto ciò innesca riflessioni  non banali... un pò come accadeva in Roswell nello essere alieni costretti a vivere una vita normale. 

E' dunque spostato il fulcro della vicenda, che è meno spettacolare, ma più solida come impianto narrativo e soprattutto può avere uno sviluppo maggiore in ottica futura. Intrigante e misteriosa, creata da Brad Wright e recitata tra gli altri da Eric McCormack (anche produttore), MacKenzie Porter, Nesta Cooper, Jared Abrahamson, Reilly Dolman e Patrick Gilmore, Travelers conquista e appassiona puntata dopo puntata, da seguire. La serie tv va in onda su Netflix e Showcase. 

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