"Non possiamo
vivere nella paura... noi non viviamo nella paura!"
La ABC riporta in
scena Kiefer Sutherland, dopo il cult "24" e lo splendido
"Touch", protagonista dal 21 settembre scorso ed in Italia grazie a
Netflix dal 6 novembre, di "Designated Survivor", in cui un membro di
poco rilievo dello staff del presidente degli Stati Uniti d'America viene
chiamato a restare lì in silenzio, in attesa, nell'eventualità che qualche
calamità naturale o umana stravolgano la situazione e mettano in pericolo la
presidenza. Ed è proprio quello che succede a Tom Kirkman, interpretato proprio
da Sutherland, che mentre osserva ignaro alla televisione il discorso sullo
Stato dell'Unione in diretta dal Campidoglio e chiacchiera del più e del meno
con la moglie, vedrà una cosa sconcertante: un'esplosione spazza via tutto, con
qualsiasi componente del Parlamento al suo interno, compreso ovviamente il
Presidente e tutto il suo Gabinetto.
Tom è il "sopravvissuto
designato" e pochi minuti dopo l'attentato una squadra preleva lui e la
sua famiglia per proteggerli, perché da quel momento lui diventerà il
Presidente degli Stati Uniti d'America. Catapultato da una realtà ad un'altra,
l'uomo inizialmente sarà spaesato ed impreparato, poi però capirà che non può
farsi mettere i piedi in testa da nessuno e che dovrà dare il meglio di se per
vincere le sue paure e quelle di tutti i cittadini statunitensi. Fondamentale
il ruolo della neo first lady: Alex Kirkman (Natascha McElhone), avvocato pro
bono, con i figli Leo (Tanner Buchanan) e Penny (Mckenna Grace), il primo
adolescente ribelle che non sembra essere colpito dal cambiamento, ma che
richiede visibilmente attenzioni che non ha, la seconda ancora una bimba alla
quale è difficile tenere nascosto tutto ciò che sta succedendo.
Nella vita di
Tom entrano ben presto a far parte anche: Hannah Watts (Maggie Q.), detective
dell'FBI che indaga sull'attentato, Seth Wright (Kal Penn), speech writer di
Kirkman, Emily Rhodes (Italia Ricci), consigliere del Presidente, Aaron Shore
(Adan Canto), capo di Gabinetto della Casa Bianca e Jason Ritter (LaMonica
Garrett), agente che cura la sicurezza di Tom. Mentre quest'ultimo cerca di
accaparrarsi la fiducia del consiglio e dei cittadini, mentre nel frattempo la
sua famiglia lo comincia a vedere praticamente soltanto alla tv, l'FBI avvia le
indagini sul luogo dell'attacco terroristico, creando per "Designated
Survivor" una storia accattivante che mixa perfettamente thriller
cospirazionistico e drama familiare, per una trama molto interessante ed un
cast di tutto rispetto, ma ovviamente il tutto pecca in originalità.
Purtroppo
di political drama ce ne stanno troppi ormai in giro ed anche se la serie della
ABC creata da Davis Guggenheim – premio Oscar nel 2006 per il documentario:
"Una scomoda verità" – ha avuto un notevole successo di pubblico,
anche se nelle ultime settimane è andando scemando sempre più, occorre dire che
non ha nulla di rivoluzionario, molte delle cose qui narrate le abbiamo già
viste più volte tra "Scandal", "House of Cards" e "The
West Wing". Bello l'incipit, i primi minuti dello show sono molto forti,
la storia però poi si snocciola con suspense certo, ma banalmente, pregna di
cose già viste. Occhio, perché regola fissa dello show è: "Fidarsi è bene,
non fidarsi è meglio".
Personaggi e
doppiatori:
Tom Kirkman (Massimo
Rossi)
Alex Kirkman
(Francesca Fiorentini)
Aaron Shore (Marco
Vivio)
Emily Rhodes
(Francesca Manicone)
Mike Ritter
(Francesco Bulckaen)
Leo Kirkman (Andrea
Di Maggio)
Seth Wright (Kal
Penn)
Hannah Wells
(Federica De Bortoli)
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