Nobraino - 3460608524


Un funky scarno e incisivo che si dirada ora su melodie evocative e popolari, ora sfruttando propriamente la ritmica e i fiati nelle sue varianti, è il filo conduttore di "3460608524" il nuovo album dei Nobraino. Dodici brani che presi singolarmente sono tutti piacevoli e ben fatti... ascoltati uno dietro l'altro, rimane la sensazione che la band avrebbe dovuto fare qualcosa di più per diversificarli maggiormente. Talmente è chiara la cifra stilistica che è inevitabile che lo scotto da pagare sia il rischio di un album che possa apparire "monocorde". Non è però tanto una questione di genere in se, ma proprio di sviluppo di ogni singolo brano. Peccato, perché i testi, sono forse i migliori che Lorenzo Kruger abbia mai tirato fuori. Peccato. Ma è pacifico che i Nobraino abbiano proprio voluto fare un album del genere, con sincerità e schiettezza, senza fronzoli... e al punto ci arrivano, sicuramente... e peccato se... ma "3460608524", è di certo uno dei migliori album dei Nobraino.  
A cominciare da "Mike Tyson", una della tracce più riuscite: "Tutti hanno un piano finchè non prendono un cazzotto in bocca" facili giochi di parole a parte, è il brano decisamente più pop come struttura del lotto, accattivante, con un buon arrangiamento, che mette in evidenza le parti salienti: "credo a Cristo e anche agli Ufo ma come mi innamoro mi stufo". "Centesimo": il primo singolo estratto, è un funky che non dimentica radici pop: "dammi un centesimo se ne rimedio cento avrò i soldi del prossimo caffè, non sono niente se non ho niente non avrò niente da perdere" con tanto di video con Alessandro Haber da protagonista. "Cerchi": "cerchi di smetterlo e non sai farlo cerchi di smetterlo e non sai come farlo"ha giochi linguistici niente male, per variazioni funky con un groove che sa il fatto suo. 
"Estate illusoria": "le scuole sono chiuse per la guerra noi siamo a spasso fotografiamo da turisti" è più un funky metropolitano giocato sugli stop and go e luoghi più o meno comuni che vanno a farsi benedire nel testo. "Perarltro": "Ho perso tutto quel che ho, ho perso tutto  e me ne vanto" ha sound scarno, carico di frequenze basse, con la chitarra a punteggiare, ritornello arioso e malinconico al tempo stesso che rimanda a "Vertigine": "e per guarire la paura del vuoto un solo trucco un solo modo, tuffati leggero" strofa funk più ritornello che si evolve in un mood baustelliano per certi versi,  decisamente "retrò": "conoscere il rischio è quello che ti spaventa" o a "Tempio di Iside": "quelli come noi che non hanno avuto pace mai quando poi si incontrano si amano senza parlare" funky leggero che migra verso un ritornello "decadente": "io ritornerò vergine per te la tua figa sarà come un tempio di Iside per me la mia bocca sarà un oceano di quiete". 
"La statua": "In questa continua reincarnazione il corpo di Elvis è Napoleone" fiati sugli scudi per questa marcetta funky sospesa tra relazioni che furono e maschilismo non troppo latente: "io sono cresciuto dove un uomo entra in casa e dice ho fame e nella casa una donna gli sorriderà". "Constatazione amorevole":"come guidavi facevi l'amore non ti preoccupavi delle altre persone" incidente a metafora amorosa, parlato e fiati in evidenza: "invece è chiaro che tu avevi le cinture e io no". "Cambiata": "ma finalmente mi lasciavo dietro tutte le paure" dove la melodia è centrale, protagonista. "Il guinzaglio": "ho fatto un sogno allucinante ero sia il cane che il padrone dominante se Freud non sbaglia con quel guinzaglio sogno che freno la mia felicità " funky popolare, "ostinato", con  melodia alla Celentano. "Darty Fuoco": "puoi uccidere o darti fuoco" ariosa e melodica specie nel ritornello che fa il paio con "Soqquadro": "il mio umore sta anche peggio scuro come un Caravaggio" che ha un incedere anche nella strofa più incalzante.

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