Tiziano Ferro - Il mestiere della vita


"Il mestiere della vita" ci riporta un "Tiziano Ferro" vicino alle sonorità degli esordi... con la maturità raggiunta nel corso degli anni che si fa sentire. Un album ricco di groove, soul, r'&'b, vario, che non stanca, con melodie meno a presa rapida degli album precedenti "per fortuna", ma da gustare con gli ascolti, arrangiato come si deve, con poche sbavature. C'è un senso di libertà compositiva che lega i brani, c'è voglia di rischiare, di rimettersi in gioco, c'è un Tiziano Ferro in ottima forma:
"Epic": "Ci credo al paradiso ma non può bastarmi" marcia solenne, accenni soul, con ritornello in inglese che arriva quasi inaspettato e special con dinamiche hip hop: "fine primo capitolo"
"Solo è solo una parola": si continua col ritmo marziale "Ma è un ritorno alla luce vero e proprio, l'inizio appunto di un nuovo capitolo" con la melodia trascinante: "Ti piace stare solo a me molto più di te però che strano la cosa non consola"
"Il mestiere della vita": "Se vuoi tornare torna davvero perché se ritorni tu io ritornerò com'ero" la titletrack è una ballad circolare con stop and go funzionali
"Valore assoluto": ballad un pò scontata nel suo dipanarsi, che la ritmica "ostinata", non salva "Se piovessero dal cielo tutti i colori del mondo io raccoglierei solo il tuo soltanto in questo mio presente e relativo vuoto sei tu il mio vero e unico valore assoluto"
"Il conforto": con Carmen Consoli, il secondo singolo estratto: "Se questa città confonde allora siete in due" ha un mood sinuoso e intimo, d'atmosfera con un'ottima apertura melodica nel ritornello
"Lento veloce": "Ti amo amore mio e non pensare a niente perché ci penso io" strofa reggae, ritornello soul "Starò bene veramente quando smetterò di domandarmelo, suppongo" decisamente godibile
"Troppo bene (per stare male)": "Ho bisogno di sbagliare fare tardi a pensare perché odio i tuoi limiti e quelli miei che sono simili" ritmiche in levare per questa electro-filastrocca con un ottimo special "Una gioia ritrovarmi a parlare al futuro" 
"My steelo": "Se non ti vedo accanto io perdo il controllo" con Tormento, è una morbida ballad pop/soul dove la voce del nostro fa la differenza  
"Potremo ritornare": "Per favore ricordiamoglielo al mondo chi eravamo" il primo singolo estratto è decisamente Tiziano Ferro "Steelo" quello più melodico di "L'ultima notte al mondo": "Ho passato tutto il giorno a ricordati nella canzone che poi però non ascoltasti tanto lo sai che non hai mai riso e pianto come con me"
"Ora perdona": "Ho una nuova melodia e poi piangevi ascoltandola" basso portante, incedere ipnotico, black soul, ottimo arrangiamento 
"Casa è vuota": dubstep e melodia, "coinvolgente": "Se senti freddo tu è perché il freddo sei tu, sono serio"
"La tua vita intera": "Nego la tregua, pretendo una guerra, voglio la tua vita intera... dopo la tempesta l'amore è tutto quello che mi resta" ballad diradata, sospesa anzi quasi "al rallentatore" che si fa solenne nel ritornello
"Quasi quasi": pop jazzy scanzonato e complice: "Ti aspetto vita mia ti aspetto e sembro più triste e sembro più freddo e sembro l'inverno" con la melodia che può ricordare la celebre "Io ti darò di più": "Quasi non sembra un film di Almodovar".

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