Medulla - Al di là del buio


Grande ritorno per i "Medulla" che con "Al di là del buio" sfornano un album che ha il solo difetto di contenere sette tracce appena... una più bella dell'altra. E non a caso usiamo questo termine, perché è di bellezza "necessaria" da trovare dentro se stessi e da ricercare altrove per ritrovare o vedere il sole per la prima volta davvero, che si respira in queste melodie affascinanti e "concrete" mai ridondati, che colpiscono nel segno senza stufare, grazie anche ad arrangiamenti eleganti e niente affatto banali. Analizzando i brani nel dettaglio: "Al di là del buio": "Non ci rimane che vivere, non sarà semplice amor mio" la titletrack e primo singolo estratto, a tinte romantiche immersa in un sound new wawe opportunamente aggiornato. Si prosegue con una centrata critica sociale con "Guarda in alto Anna": "La deriva di questo popolo è imbarazzante non siamo in grado di cambiare da 70 anni" dal beat contagioso che per certi spunti nel testo e nella melodia fa venire in mente il Battiato degli anni 80. 
"Non è colpa mia": "Se mi sono imbruttito come qualsiasi milanese" sembra invece uscita da una jam anni 70 per una ballad che nasce delle ceneri della traccia precedente ma prosegue cambiando registro col suo incedere trascinante e un testo che può richiamare, anche nella ripetizione finale Pierpaolo Capovilla: "Ora che mi sento svilito perfino da te, perfino da me" è sicuramente il brano più immediato del lotto. "L'orizzonte degli eventi": "Hai mai provato a vivere oltre l'orizzonte degli eventi" mischia una sorta di dance ipnotica nella strofa per accenni funky e melodia "colla" nel ritornello. "You're my greatest thing": con Naima "Noi non siamo che osservatori complici inconsapevoli, ancora una volta" è invece una sinuosa e raffinata ballad. "L'idea che ho di me": "Son sempre più distante dall'idea che ho di me" grande melodia, ottimo arrangiamento, altro brano che merita decisamente. Si chiude "naturalmente" con "Epilogo": "Pensavo fossi morto perché sarebbe stato molto più coerente col tuo passato molto più coerente con quello che è stato mi sembrava la fine giusta per te" una sorta di dialogo allo specchio dal mood cinematografico, scuro e sospeso per un'ottima apertura "in tutti i sensi" nel ritornello.

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