Spartiti - Servizio d'ordine




Continua la fruttuosa unione artistica di Max Collini e Jukka Reverberi, "Spartiti" con un ep denso di contenuti e atmosfere da cui lasciarsi trasportare. "Servizio d'ordine" questo il titolo del mini album, come un bisogno, una necessità: "Quello che importa è che resti qualcosa a cui aggrapparsi per difenderci dal gelo della solitudine del pensiero unico. Il gelo a cui quel muro, ora assente, ci ha condannati quasi trent’anni fa". Un viaggio lirico e storico che parte con gli anni settanta per tornare in piena guerra mondiale e concludersi nei primi anni novanta, reso musicalmente ora da chitarre "immaginifiche" ora da un'elettronica incisiva e avvolgente. 


"Servizio d'ordine": ritmica serrata, tensione della città che brulica con dissonanze nella parte finale  (tratto dal romanzo “La banda Bellini” di Marco Philopat), "Bellini da vivi bellissimi da morti"



"Ida e Augusta": "Noi non siamo eroine siamo solo le due tedesche di Gombio". Un racconto scritto da Arturo Bertoldi tratto da "Perché i vivi non ricordano gli occhi di…" su due donne tedesche emigrate, dopo il matrimonio con due italiani, da Berlino a Gombio, sull’Appennino Reggiano, nel bel mezzo dei rastrellamenti nazifascisti. "Ma una frittata è una frittata e non si entra in casa della gente senza chiedere permesso e si inizia a man mangiare il cibo altrui" musicalmente il brano si regge su delicati e suggestivi arpeggi di chitarra "a volte basta una voce di una donna a far ricordare che nessuno è nato carnefice"



"Elena e i Nirvana": "alla ventenne abbronzata non pare vero che esiste qualcuno che la guardi come si guarda un giorno qualunque" ritmica ipnotica coi synth ora ammiccanti, ora protesi ad alimentare il pathos del racconto: "mai sottovalutare una donna che vota comunista" 



"Borghesia": "se annuso bene l'aria sento l'odore del socialismo in un solo quartiere, il mio" l'arrivo della Lega Nord, in un mood da commedia pruriginosa anni 70: "sono un tipo un po' grunge prima del grunge" con tanto di "milf prima di essere milf all'attacco" verrebbe da dire: "sono lusingato signora ma sono iscritto al partito comunista e sono troppo giovane per lei" con colpo di scena finale



"Qualcosa sulla vita": "la sua pelle splendente era un richiamo alla vita" registrata dal vivo al Circolo Arci "Villa Fastiggi" di Pesaro il 14 febbraio 2014, brano dei Massimo Volume, con la chitarra ancora una volta protagonista a tessere trame intime e delicate nella prima parte per poi crescere di emozione e intensità, per sfociare in un finale a tinte noise.

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