La quarta serata del Festival di Sanremo si apre con la finale dei giovani. Leonardo Lamacchia e la sua "Cio'che resta", Lele con "Ora mai", Maldestro con "Canzone per Federica" e Francesco Guasti con "Universo". Sono tutti bei brani alla resa dei conti, molto migliori di certi "presunti big" anche se ricordano in qualche frangente "altro" e valgono meno del Gabbani e del Meta dello scorso anno, nel complesso, considerando anche gli esclusi, la nidiata non è andata male.
Dopo i giochi di luce del duo Kitomb Project a ritmo di musica, arriva Maria De Filippi, la presentazione della giuria di qualità e "la faccia di Sanremo".
Con Ron parte la gara dei campioni, "l'ottava meraviglia" riascoltata, perde un po', si nota maggiormente come la melodia non sia proprio originale, Chiara con "Nessun posto e' casa mia", invece conferma l'eleganza del pezzo e si apprezza l'arrangiamento "essenziale" e la presenza di Mauro Pagani riporta al tipo di sound scelto per Arisa con La notte, qualche Sanremo fa. Tocca a Samuel con "Vedrai" inevitabile pensare ai Daft Punk e impossibile non rimarcare che il ritornello è uguale a "La risposta", il brano comunque è la cosa più al passo dei tempi di tutta la manifestazione. Di contro arriva Albano con "Di rose e di spine" identico a se stesso fino al midollo, ma come si fa a non volergli bene, per di più adesso che stoicamente, con tutti i problemi di salute, e' sul palco che lo ha consacrato come un leone ferito, che non ne vuol sapere di smettere di ruggire.
La storia commovente di Gaetano Moscato, che ha perso un arto per salvare i suoi nipoti, tocca inevitabilmente le corde dell'emozione per Tutti cantano Sanremo.
Dopo i "consigli per gli acquisti" arriva Ermal Meta " Vietato morire" e' di certo il brano che ha il testo più intenso e la scelta di Ermal di dargli una veste ritmica "importante" e' una scelta azzeccata.
Crozza arriva imitando Pagnoncelli e poi:
"-Uno dei giovani si laurerà campione e mi dispiace per lui perché in questo paese se si laurea non può fare il ministro dell'istruzione "
"- Hai riciclato Arisa hai sdoganato Gabriel Garko e reso umana Maria de Filippi"
"- Guardandovi viene voglia di pagare il canone"
Sesto campione in gara, Michele Bravi con "Il diario degli errori" un brano "perfettino" che come struttura e operazione in se, ricorda il Mengoni vincitore di qualche anno fa, che ha il difetto di un testo non credibile nella voce di un ragazzo così giovane, vi ricordate Il Volo e il loro grande amore? È' come JAx che deve comprare un altro esame all'università alla fine.
Marica Pellegrinelli ovvero la Signora Ramazzotti per Tutti cantano Sanremo parla in parole povere di suo marito e sceglie l'Arisa dello scorso anno... Mah...
Fiorella Mannoia "Che sia benedetta" vincerà il Festival a meno di cataclismi, inutile girarci intorno, e' un brano ideato appositamente per la vittoria.. costruito sulla storia dell'artista. Come lo poteva essere per dire "Chiamami ancora amore" ma qui il trasporto non scatta e il tutto finisce con l'essere persino furbo. Intendiamoci, la canzone ha il suo perché ma non riesce ad emozionarci fino in fondo.
Ottavo campione e' Clementino coi suoi "Ragazzi fuori" che cresce ascolto dopo ascolto.... È' un pezzo radiofonico alla fine, al di là del tema, riscatta di certo il suo ultimo Festival, anche se il Clementino che conosciamo noi, la Rai non l'ha mai visto.
Antonella Clerici con tanto di Standing Ovation programmata, "una marchetta bella e buona" ma comprensibile per gli interessi aziendali, "Felicità" intona con Conti e riesce a sfornare una frase cult, un'altra, dopo la celeberrima "non posso vivere senza C..." "chi non lavora non fa l'amore è per questo che ho lavorato tanto" esce presentando Lodovica Comello e la sua "Il cielo non mi basta" scritta anche da Dimartino, e' il brano che tra attesa e realtà per così dire ci ha sorpreso di più, in positivo si intende, anche se a dirla tutta, lei non canta benissimo. Di Gigi D'Alessio con" La prima stella" col suo ritornello alla Renato Zero e la sua strofa alla Gigi D'Alessio, abbiamo già detto... La dedica alla madre e' sentita e passa sullo schermo, anche in questo caso, ci aspettavamo decisamente di peggio.
Sandra Milo..... Noooo..... Virginia Raffaele: "le cose belle non finiscono mai e infatti voi domani finite" tra citazioni Felliniane e Il mondo è tutta una canzone, coi bambini del piccolo coro leggermente invecchiati, che del resto "24 ore di Sanremo sono 60 anni di vita vera" e ancora "come è lungo come è alto è troppo grosso questo coso per me" divertente ma non per tutti.
Dopo il saluto a Vessicchio presente in sala continua la gara:
Paola Turci "Fatti bella per te" si apprezza maggiormente l'arrangiamento e si benedice la presenza di una chitarra elettrica sul pezzo, la presenza scenica di Paola è fortissima . Marco Masini con "Spostato di un secondo" e' uno dei brani più radiofonici scritto da Masini e del Festival, si sente la mano di Zibba,vestito inguardabile ma non si può avere tutto dalla vita.
Torna Marica Pellegrinelli ad annunciare i vincitori:
Maldestro vince il premio della critica, mentre Tommaso Pini vince quello della sala stampa. Lele diventa campione con " Ora Mai" e' lui a vincere il Festival Giovani e piange con Maria.
C'è bisogno di Francesco Gabbani vestito da scimmia per l'occasione, "Occidentali's karma" di sicuro l'esibizione più divertente del Festival... e convince anche.
Montalbano Sono... Luca Zingaretti arriva giustamente a presentare le nuove puntate del commissario più famoso d'Italia che canta " male" Vita spericolata.
Michele Zarrillo annunciato dalla De Filippi dalla platea, "Mani nelle mani" si conferma per quello che è, una bella canzone, d'amore con le sue banalità testuali e il suo dipanarsi scontato, il bella sta perché è comunque ben fatta e stiamo parlando del redivivo Zarrillo... Non è da qui che ci aspettiamo rivoluzioni.
Bianca Atzei con" Ora esisti solo tu" che dire? Una canzone senza capo né coda, superiore solo a quelle già eliminate, lei si commuove durante l'esibizione, c'è Max tra il pubblico... e nel video, lei ha il suo perché, ma finché si affida a "Kekko dei Moda" strada, "seria" non ne fa.
Omaggio a Giorgio Moroder, presidente di giuria... si continua con Sergio Sylvestre "Con te" il brano scritto tra gli altri da Giorgia... peccato, grandissima voce, "sprecata".
Elodie "Tutta colpa mia" niente anche al secondo giro, Elodie non convince, un Emma messa nel corpo di una Nina Zilli o Malika Ayane, fuori luogo.
Fabrizio Moro dopo Elodie che canta amore mio portami via.... Ecco "portami via" ha deluso Moro, per le nostre aspettative quanto meno. Noi pretenziosi o lui troppo standard ?
Torna Marica Pellegrinelli a presentare Giusy Ferreri "Fa talmente male" vestita in maniera improponibile, il brano è radiofonico, punto. Lei canta male, comunque.
Alessio Bernabei "Tutto in un applauso" si amoreggia sul ridicolo involontario e non ci sono i suoi compari a fronteggiarlo in un ipotetica classifica dei peggiori come lo scorso anno "per sembrare meglio". Robin Shultz chiude il festival prima dell'annuncio delle eliminazioni e il solito Rocco Tanica.
Sono fuori "Giusy Ferreri", Ron, Albano e Gigi D'Alessio. Tutti a nanna,
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