"Sanremo Terza Serata" Eliminati Alice Paba e Nesli, Raige e Giulia Luzi





La terza serata del Festival di Sanremo parte con la gara dei giovani. Maldestro con "Canzone per Federica" apre le danze, "sarà che ogni caduta è l'inizio di un altro volo" intima e complice, con belle armonie, anche se ricorda decisamente "Figlio di un re" di Cremonini. Segue l'esibizione di Tommaso Pini con "Cose che danno ansia": "le modelle mi piacciono un sacco ma mangiano in bianco" ottimo dal punto visivo a interpretare letteralmente il brano, che si muove su territori pop dance, per un ipotetico mix tra Mengoni e Gabbani. Il tutto suona un pò paraculo, ma nell'insieme non dispiace più di tanto anche se non entusiasma. Valeria Farinacci con "Insieme": "se ho capito serve sacrificio se ho capito serve dignità" varia vocalmente non sempre centrata l'esibizione,come il brano stesso che ha qualche passaggio a vuoto sia nella sua struttura che nel testo, "il panificio" si poteva evitare per dirne una. Lele e la sua "Oramai": "le nuvole hanno tenuto il peso dei pensieri qui piove da ieri" è un brano soul pop stantio e insipido ma di sicura presa.
A passare sono Maldestro e Lele che si aggiungono a Guasti e Lamacchia.

C'è spazio per "Il piccolo coro dell'Antoniano di Bologna" per i 60 anni dello Zecchino d'oro e per tornare bambini dice Carlo Conti e si parla ancora della serata di ieri:
"-Dal bacio di Robbie Williams di ieri sera è' cambiata"




Arrivano le cover tanto attese, parte Chiara con Diamante, con Mauro Pagani, che si sdoppia, l'interpretazione non convince più di tanto, l'arrangiamento, il perfetto contrario.
Ermal Meta con "Amara terra mia" di certo non un brano facile, offre un'interpretazione intensa e affascinante, bravissimo, da applausi, nel cambiare tonalità con nonchalance.
Lodovica Comello con "Le Mille bolle blu" mette dentro beat e coreografia, vestita da cappuccetto rosso, decisamente a suo agio visti i suoi trascorsi... ribadiamo, è una delle sorprese del Festival. Albano con Pregherò ha invece poche sfumature, poco sporco, solita canna... ma si vede al di la di tutto, che non è al meglio delle forze.



Sopra un omaggio alla miriade di fiction Rai... e poi Maria Pollaci che ha fatto nascere 7142 bambini e che ha 92 anni... "Tutto molto interessante"... meglio decisamente Fabio Chaves dall' Uruguay con la sua orchestra "spazzatura" testimoni Unicef... è bello che il Festival dia risalto a queste realtà. I "Reciclados" commuovono letteralmente: "Non c'è un brevetto ci vogliono fantasia e anima e questi non si possono comprare".
E' il turno di Fiorella Mannoia con una "Sempre e per sempre" fedele inevitabilmente... meglio però l'originale specie nel finale quando la Mannoia prova un paio di vocalizzi in più con Rea al pianoforte che poteva anche essere presentato



La copertina di Crozza vestito da Papà Francesco:
"- La chiesa è un po' come i Subsonica ci sono dei contrasti interni"
"- Posso definirvi i Bonnie e Clyde dell'auditel"
"- Il governo Gentiloni era una cover del governo Renzi che a sua volta era la cover del governo Berlusconi che credeva di essere la cover di Rocco Siffredi"

Alessio Bernabei e lo "spirito rock che in qualche modo sente di possedere" lo presenta così Carlo Conti per "Un giorno credi" che più ballad non si può, che... Alessio Bernabei.... Lasciamo perdere.. Direbbero gli Ex Otago: "Ci vuole molto coraggio" versione raccapricciante.
Paola Turci rilascia "Un'emozione da poco" praticamente uguale all'originale ma resa come si deve.

Arriva Mika, uno spettacolo nello spettacolo, showman perfetto come ha recentemente dimostrato su Rai due, esegue un mix di successi e omaggia anche George Michael.



Gigi D'Alessio con "L'immensità" non dispiace, in una versione abbastanza fedele, Francesco Gabbani, con "Susanna" piace e non poco, nel suo "aggiornare la materia per così dire"... 
Gassman e Giallini vengono a far lo spottone per "Beata Ignoranza" e presentano Marco Masini, con "Signor Tenente", uno dei momenti più attesi della serata, è decisamente emozionante, specie quando Masini alza di tono... "se chi ci ammazza prende di più di quello che prende la brava gente"... Michele Zarrilo che segue, non delude e regala una rilettura moderna e convincente di "Se tu non torni". Elodie con "Quando finisce un amore" da l'impressione di non immedesimarsi fino in fondo in quello che canta... sarà sicuramente una nostra impressione, ma non arriva... anche in un brano del genere, o meglio sarebbe dire soprattutto. Samuel con "Ho difeso il mio amore" rispetta e aggiorna, ma non convince del tutto, come se mancasse un legame tra le parti sospese e quelle di attacco... Sergio Sylvestre con "La pelle nera" accentua il lato funky e gioca con l'arrangiamento... anche se sembra non perfettamente "a tempo".
Fabrizio Moro dopo Fiorella Mannoia, omaggia anche lui De Gregori, con la sua interpretazione de "La leva calcistica della classe 68" del quale resta in mente il finale... della serie un conto è Vasco Rossi che si può permettere di rifare "Generale"... un conto è... i puntini che ci vogliono, ma punto. Michele Bravi canta Battiato niente popodimeno... "La stagione dell'amore"... inadeguato... ma è inevitabile... senza offendere.



Luca e Paolo, sono meno mordaci del solito, "SE" ricordando le partecipazioni all'Ariston della coppia... paiono anestetizzati, ma comunque considerando la coda dei giorni scorsi, "è ritmo"... "Caffè"... mentre scorrono "quelli a rischio" con Bianca Atzei, maledetto Biagi, super coperta... di che dobbiamo parlare... ah si, bello il tg in 60 secondi... la cosa buona è che non ci sono casalinghe di Voghera, cantanti o band che hanno avuto una botta di culo e attori o attrici, che Giusy Ferreri... ma Montalbano, Ballando con le stelle... e la Mastronardi, Anna Valle, Gabriella Pession... ce le becchiamo lo stesso... e meno male.


 


Ermal Meta vince il premio come miglior cover: incontestabile.... arriva LP,  con uno dei brani più sopravvalutati del pianeta... "Ma questo siamo noi"... Rocco Tanica la tocca come può, ma fa ridere sempre meno... finito l'effetto sorpresa...

Al verdetto, che è ciò che conta alla fine, vengono eliminati:
Alice Paba e Nesli e Raige e Giulia Luzi
Non ci sono dubbi. 

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