“Mi baci teneramente sulle labbra, mi metti un cuscino di
seta sul viso e poi mi spari alla tempia con una pistola in madreperla”
Sembrerà assurdo, ma vomito e sangue sono i protagonisti del
Pilot della nuova comedy targata Netflix: “Santa Clarita Diet”. La serie tanto
attesa per la presenza di Drew Barrymore e Timothy Olyphant con la produzione
del servizio video on demand Netflix e distribuito in tutto il mondo il 3
febbraio scorso. Siamo nel quartiere di Santa Clarita e i due
famosissimi protagonisti interpretano una "normalissima" coppia di sposi, Sheila
e Joel, che lavorano insieme nell'ambito delle agenzie immobiliari con una
figlia, Abby (Liv Hewson), un'adolescente tranquilla e intelligente.
Un giorno però questa labile normalità viene spezzata e la vita dei tre viene
irrimediabilmente stravolta da un drammatico cambiamento: Sheila diventa
zombie, perché contagiata da un virus ed inizierà a mangiare carne umana.
Inizierà a banchettare mangiando le dita di un loro collega, Gary (Nathan
Fillion), decisamente poco simpatico, tanto che tutti tiriamo un sospiro di
sollievo quando lo vediamo con le budella sparpagliate per il giardino di casa Hammond.
Nel frattempo devono fare i conti con un vicino di casa impiccione, il Signor
Bemis, interpretato da una nostra vecchia conoscenza, Ricardo Chavira, già
visto in “Desperate Housewives” ed il figlio di quest'ultimo, Eric (Skyler
Gisondo), piccolo nerd innamorato di Abby, che si troverà ad aiutare la
famiglia Hammond nella scoperta e accettazione del nuovo “problema” familiare,
tanto per usare un eufemismo. Perché oggettivamente, come si fa ad occuparsi di
una moglie e madre che diventa improvvisamente zombie?
Ed a proposito di
zombie, che ormai dilagano un pò dovunque dopo il successo planetario di “The
Walking Dead”, qui il tutto diventa comedy, ma senza grande originalità, perché
ovviamente vedendo “Santa Clarita Diet” non può non venire subito in mente
“iZombie”, la serie della The Cw con il medico legale che mangia cervelli. Forza dello show sono certamente i due protagonisti e poco altro a dirla tutta.
Via via la serie diventa meno splatter e più divertente, come
nella scena del tentativo di fare sesso nell'episodio finale, mentre lei morde
“calorosamente” il marito: esilarante. Però questi momenti sono davvero pochi e
alla fine ci si rende conto che questi 10 episodi della prima stagione bastino
e avanzino per raccontare tutta la storia, ma visto il finale molto aperto si
ipotizza, ma è quasi certo, che ce ne sarà una seconda.
Tutto sommato la serie
ha perfino una morale: è infatti un chiaro invito a liberarsi dalle catene
della società odierna, troppo frenetica e ipocrita per tornare un po' agli
albori degli istinti più naturali e animaleschi, che in fondo è ciò che fa
Sheila che, giocando sul cambiamento necessario per la sua sopravvivenza, in
questo caso legato al cibo, in parallelo riesce anche a diventare
paradossalmente più “materna” e vicina alla figlia e decisamente meno frigida.
“Santa Clarita Diet” è insomma una serie senza infamia e senza lode, che fa ciò
per la quale è stata chiamata: strappare qualche risata in una storia dalla
quale forse ci saremmo aspettati qualcosa di più, ma tutto sommato può andare
bene così.
Personaggi e doppiatori:
Sheila Hammond (Rossella Acerbo)
Joel Hammond (Massimo De Ambrosis)
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