“La nostra famiglia era diversa dalle altre. Ma io stavo per
cambiare tutto ciò”
Prendete la classica famiglia radicalmente cattolica e poi
riempitela di segreti e scandali ed ecco che nasce la famiglia O'Neal, la
perfetta famiglia da situation comedy. “The Real O'Neal” della ABC è una bella
scoperta, tanto quanto “Speechless” di cui abbiamo parlato pochi giorni fa. La
sitcom attira subito l'attenzione per il suo modo di avere una narrazione
incredibilmente veloce e che non annoia mai. Ci troviamo a Chicago, all'interno
di una casa nella quale vive quella che sembra la classica famigliola felice:
mamma Eileen - interpretata dalla splendida Martha Plimpton, che noi abbiamo
cominciato ad apprezzare fin dai tempi di “Raising Hope” - papà Pat (Jay R.
Ferguson) e i tre figli: Jimmy (Matt Shively), Kenny (Noah Galvin) e Shannon
(Bebe Wood), ai quali si aggiunge di tanto in tanto zia Jodi (Mary Hollis
Inboden).
Si percepisce fin da subito che qualcosa stride nell'apparente
serenità familiare: di certo un po' tutti non sopportano più il comportamento
di Eileen ed il suo continuo comandare, stare attenta ai peccati commessi e
costringere la famiglia a cene di beneficenza, bingo per raccogliere fondi e
messe domenicali. E' proprio nel bel mezzo di una di queste occasioni,
organizzate proprio da Eileen, che la famiglia comincia ad avere qualche palese
problema. Nel bel mezzo dell'organizzazione, tra microfoni accesi e direttive varie,
Pat chiama tutti a rapporto in una stanza attigua al locale dove stavano
arrivando le persone del quartiere per l'appuntamento straordinario col bingo
benefico, lì l'uomo ammette ai figli che lui e la moglie stanno per divorziare,
lasciando sconvolti i tre ragazzi. A quel punto nemmeno loro riescono più a
farcela a trattenere i loro rispettivi segreti: Jimmy ammette di essere affetto
da anoressia, Shannon è una ladra e Kenny è gay. Quest'ultima sarà la notizia
che più di tutte stravolgerà la cattolicissima Eileen.
Nel dramma di quel
momento, Jodi sbuca nel mezzo di un silenzio imbarazzante a comunicare che in
sala gli invitati avevano sentito tutto. Da qui parte l'incredibile incipit di
“The Real O'Neals”. Tra furti di canoe, sorrisi falsi e tentativi di salvare il
salvabile, perché in fin dei conti si sa che ciò che pensa la società è la cosa
più importante. Ma sarà davvero così? A piccoli passi Eileen si troverà a
capire che forse ci sono cose più importanti, che in fin dei conti aiutare i
figli e capire (con tutte le difficoltà del caso) i problemi di Kenny, è ciò
che le serve per mantenere salda la famiglia anche a scapito della facciata. Ad
aiutare la famiglia nell'impresa ci sarà proprio Jodi, l'unica alla quale non
fregherà nulla di tutto ciò che è successo e che continuerà a stare accanto
agli O'Neal.
La forza della serie oltre alla trama e alle puntuali risate è il
cast eccellente che fa gran parte del lavoro. Già in “Raising Hope” ce
n'eravamo accorti, ma qui ancora di più: la Plimpton meriterebbe di vincere
premi importanti, visto che soltanto una volta è stata nominata agli Emmy
proprio per il ruolo di Virginia Chance in “Raising Hope”. Ma tornando a “The
Real O'Neals”, bisogna dire che la comedy creata da Joshua Sternin e Jennifer
Ventimilia ha delle trovate assolutamente sorprendenti, come quando nel bel
mezzo di una qualsiasi conversazione Ray immagina che compaia accanto a lui
Gesù che si lamenta del fatto che la madre lo convochi troppo spesso anche in
occasioni nel quale non serve la sua presenza. Esilarante. Belli i dialoghi,
buona la regia, mai banali le battute, insomma “The Real O'Neals” è una sitcom
premiata a pieni voti. I 29 episodi finora prodotti delle prime due stagioni
sono assolutamente da vedere.
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