“Io e le persone che sono qui
riteniamo che tu sia un potente telepate. Potenzialmente un
telecinetico. Puoi controllare la materia con la mente. Le divisioni
sono state create dal governo per studiare persone come te e Syd,
quelle che non riescono a controllare vengono uccise”
Tratta dalla saga fumettistica omonima
della Marvel Comics, “Legion” è la prima serie prodotta dalla
Marvel Television legata al mondo degli X-Men. Ideata e prodotta da
Noah Hawley (“Fargo”) e messa in onda dalla FX, “Legion” è
stata ben accolta dalla critica perché diversa ed innovativa
rispetto alle solite serie sulle capacità sovrannaturali. Il
personaggio protagonista della serie infatti non è assolutamente il
classico “buono” o “cattivo”, ma ha un lato umano e
caratteriale estremamente interessante. David Haller, qui
interpretato da Dan Stevens, già visto in “Downton Abbey” ed in
questi giorni al cinema come protagonista de “La Bella e la
Bestia”, sfoggia qui un'altra parte della sua capacità recitativa,
interpretando un trentenne tormentato affetto da disturbi psichici a
cui hanno diagnosticato schizofrenia fin dall'adolescenza. Ma in
realtà David è “semplicemente” un mutante.
La sua vita è stata
un passaggio continuo tra una clinica psichiatrica e l'altra, tra
queste rimane per tanto tempo al Clockworks Psychiatric Hospital,
dove conoscerà Sydney “Syd” Barrett (Rachel Keller), con la
quale instaurerà una relazione decisamente complicata, visto che i
due, a causa della capacità di lei – il contatto fisico tra Syd ed
un altro individuo provoca uno scambio di corpo tra i due – non
potranno toccarsi. David però in un momento di follia prova a
baciarla, creando uno scambio di corpi che porterà Sydney, che non
riesce a controllare il potere di David, a uccidere una delle
pazienti del centro, Lenny (Aubrey Plaza), alla quale tra l'altro il
ragazzo era molto legato, ma che continuerà a rimanere nella mente
di lui come una presenza autentica e tangibile.
Spiegare “Legion”
non è facile (è già in effetti complicato seguirlo), perché ti fa
entrare nella mente di una persona che non sa mai cos'è reale e cosa
no. Per chi non è un nerd o semplicemente un fan del mondo Marvel va
spiegato che David “Legion” Haller è in realtà figlio del
famoso Charles Xavier, il Professor X che crea la scuola per mutanti
raccontata nella saga cinematografica. Nel cast dobbiamo ricordare
anche: Cary Loudermilk (Bill Irwin), scienziato che lavora per
Melanie Bird (Jean Smart), terapista alla guida di un'associazione
che aiuta i mutanti come David e Sydney ed infine Ptonomy Wallace
(Jeremie Harris), mutante che ricorda tutto ed ha il potere di
rivivere le memorie altrui e che aiuterà David a risanare la sua.
La
forza di “Legion” sta nell'uso dei passaggi repentini tra
un'oggettività e una soggettività distorte, confuse, ma concrete:
sta allo spettatore capire dove sta il vero e dove il falso. Tutto
questo fa di “Legion” una delle serie più riuscite tra le
trasposizioni fumettistiche degli ultimi anni. Il mondo dei mutanti,
meglio conosciuti col nome di X-Men, è stato da sempre uno dei
paragrafi più interessanti del mondo Marvel ed in questi 8 episodi
Noah Hawley riesce egregiamente a riprodurre l'universo mutante in
una narrazione ed in una regia praticamente perfetti, con la
bellissima scenografia di Michael Wylie e le musiche di Jeff Russo,
ed un protagonista assolutamente sorprendente: Dan Stevens infatti
riesce a cogliere la vera natura del personaggio e, a nostro avviso,
sarebbe assolutamente da inserire in un'ipotetica cinquina in
previsione dei prossimi Emmy Awards. Arrivato in tv lo scorso 8
febbraio, ed in Italia in contemporanea cinque giorni dopo, “Legion”
è senza alcun dubbio una serie dalle grandi potenzialità che può
crescere ancora di più nel tempo, una serie che stupisce, da seguire
e apprezzare.
Personaggi e doppiatori:
David Haller (Francesco Pezzulli)
Sydney Barrett (Francesca Manicone)
Lenny Busker (Domitilla D'Amico)
Ptonomy Wallace (Luca Mannocci)
Melanie Bird (Aurora Cancian)
Cary Loudermilk (Franco Mannella)
Commenti
Posta un commento