“Non avevo poteri e quindi facevo
quello che facevano tutti, nella mia città. Ho finito la scuola e ho
trovato un lavoro brutale. Mi sentivo insoddisfatta, finché un
giorno mio padre mi ricordò che non servono i superpoteri per
realizzare grandi cose.”
La domanda che la serie si pone è:
come vive la gente normale in una città infestata da supereroi e
supercattivi? Non deve essere semplice vivere ogni giorno con il
perenne terrore di morire o di vedere la propria casa distrutta e
perdere la pazienza diventa una costante. “Powerless” parte
proprio da qui, raccontando per la prima volta una storia fantasy sui
supereroi, ma vista dal punto di vista “umano”, il tutto in
chiave comedy. In particolare seguiamo le vicende di Vanessa Hudgens,
che interpreta Emily Locke, neo assunta come direttore di reparto
del dipartimento ricerca e sviluppo della Wayne Security. Questa nuova serie partita lo scorso 2 febbraio sulla NBC tratta dai fumetti della DC Comics, non è niente male, è la prospettiva diversa a farla da padrone, ma anche gli effetti speciali che non si vedono tutti i giorni in una sitcom.
La serie ha delle trovate assolutamente
geniali, ad esempio ci fanno credere che esistano fabbriche che
producono delle “protezioni” contro le minacce dei cattivi che
invadono Charm City, come il rivoluzionario antidoto contro il veleno
di Joker. Ed è proprio in una di queste aziende che lavora Emily. La
sitcom è divertente al punto giusto, tanto che ci stupiamo che non
abbia il successo che la NBC sperava, il pubblico infatti non sta
rispondendo nella maniera in cui tutti ci aspettavamo, nonostante
abbia tutte le carte in regola per avere successo. Eppure sembra che in tv le serie comics, almeno nei canali generalisti (NBC, ABC, CBS e Fox), non funzionino al meglio, invece in canali più adolescenziali come la The CW, o via cavo e on demand, riescono meglio a superare il difficile riscontro col pubblico. Ma torniamo alla trama. Oltre ad Emily, conosceremo Teddy (Danny Pudi), Jackie (Christina Kirk) e Ron (Ron Funches), tutti colleghi della protagonista e scienziati pazzi, che inizialmente non vedono di buon occhio la nuova arrivata, consapevoli che a breve verrà licenziata.
Emily infatti scoprirà soltanto in un secondo momento che è una delle tante assunte e cacciate in tempi record dall'azienda degli ultimi tempi. Ben presto però Teddy, Jackie e Ron, diventeranno anche dei punti di riferimento per Emily, nonostante il difficile rapporto con il capo, Ven Wayne (Alan Tudyk), cugino del decisamente più famoso Bruce alias Batman e con aspirazioni decisamente più elevate. La DC Comics
fa qualcosa di finalmente innovativo in questo periodo in cui i
supereroi stanno invadendo letteralmente il globo e non dovendo
sottostare alle precise regole fumettistiche degli albi originali,
può prendersi delle libertà che risultano efficaci e accattivanti.
Si accenna a Batman, a Superman, alla Luthor Corp, si fa perfino un
chiaro riferimento alla concorrenza, la Marvel, senza mai
allontanarsi da ciò che è la “realtà” della quale noi siamo a
conoscenza: anche in “Powerless” Lex Luthor è il Presidente
degli Stati Uniti d'America, come è giusto che sia. Perché sì,
prendersi delle libertà ci sta, ma bisogna comunque rimanere fedeli
alla storyline di base. Ed è forse proprio questo il problema.
“Powerless” infatti presenta anche un bel po' di difetti: la
caratterizzazione dei personaggi non ben definiti, non viene
sfruttata a pieno la bravura di Pudi e Funches che sono decisamente i
migliori del cast, e proprio per quei continui riferimenti al mondo
fumettistico potrebbe risultare un po' confusionario per coloro che
quel mondo non lo conoscono o lo frequentano solo supercifialmente.
Forse sta qui, come dicevamo, il problema della mancanza di successo:
“Powerless” è una serie per gli amanti del mondo DC Comics e per
i nerd più accaniti. Nonostante questo non possiamo che premiare una
sitcom diversa dal solito, uno show d'intrattenimento che fa quello
per il quale è stato creato: divertire. E ci dispiace un po' se la
NBC, come è probabile che sia, deciderà di non promuovere la serie
per una seconda stagione, ma purtroppo bisogna seguire le spietate
leggi del mercato.
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