Classe Z di Guido Chiesa



C’era una volta "La scuola di Daniele Lucchetti" con un Silvio Orlando mattatore , oggi il nostro cinema è tornato sui banchi con “Classe Z” di Guido Chiesa uno che un tempo girava pellicole di spessore… oggi fa film su commissione per Colorado che lancia al cinema i suoi volti "televisivi". “Classe Z” dicevamo, che non ha niente in comune con quello splendido film di parecchi anni fa ormai... Il raffronto andrebbe fatto piuttosto su “I liceali” serie tv ben fatta e di buon successo di qualche anno fa… con un grande Giorgio Tirabassi... ma si rimane distanti ugualmente a livello proprio di spessore narrativo, di contenuti veri e propri. La trama narra di studenti borderline che vengono fatti confluire in un’unica classe per finalità didattiche, viene detto loro, per emarginarli in realtà, cosa che è palese sin da subito. La vicenda viene narrata dal punto di vista degli studenti che in una commissione d’appello difendono l’operato del loro “capitano, oh mio capitano” a cui loro stessi con indolenza e strafottenza, hanno distrutto i sogni di una educazione moderna e ideale, costringendolo a dimettersi,  raccontando di come fuori dalla scuola li abbia aiutati a raggiungere la "presunta" maturità. Sinossi insomma più che senza capo ne coda, piuttosto facile da smontare, basta chiedersi i più semplici dei perché… ma è chiaro che non è la credibilità quello che interessa al film, ma di fare un prodotto giovane, meglio ancora giovanilistico, con pseudo riflessioni a tema educazione etc etc… che a tratti da persino fastidio ma non può di certo far peggio di "Beata Ignoranza" a dirla tutta. C’è Greta Menchi che viene tra virgolette usata per bene, per sotto testi evidenti e si dimostra comunque in grado di recitare… sul grande schermo, come ha fatto pure nel videoclip per Boosta nella riproposizione di “Se mi lasci ti cancello” adattato al brano “1993” e il fluire della pellicola ha una certa scorrevolezza che nel complesso si lascia seguire. Alla fine il corpus, ci pare davvero più adatto a una serie televisiva, dove i personaggi si potevano caratterizzare un pochino meglio, anche per ragioni di tempo… qui, il tutto o risulta didascalico o improponibile o raffazzonato… ma nel suo "non essere" “Classe Z” paradossalmente si lascia guardare, è al passo coi tempi, come uno scherzo che finisce su YouTube, la struttura regge, seppur con tutti i suoi difetti, anzi facendosi quasi vanto di essi... poi va beh c’era una volta Guido Chiesa… c’è Greta Menchi... saranno i tempi che cambiano.
- “Avete capito di che parla veramente i Promessi Sposi? - Si, che scopare è più forte della peste - Giusto”
- “Guarda che ci vogliono segare tutti - Io da te mi farei segare volentieri"

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