Giancarlo Onorato - Quantum



“Quantum” è il nuovo album del grande “Giancarlo Onorato” un ritorno che ci fa felici, anche perché il nostro ci regala  perle di oscura bellezza, che sprigionano fascino ascolto dopo ascolto e non smettono "di respirare". Senza girarci attorno, “Quantum” è un capolavoro, ammaliante, di poesia che non ha paura di indagare, di andare a fondo, ma con estrema grazia oltre che arguzia, siano sentimenti, sia carne, sia Dio, siano suggestioni o meglio “scintillatori” sono canzoni che disarmano letteralmente, perchè hanno, inoltre e soprattutto, il dono dell’empatia e questo non è affatto scontato. Tra i migliori dischi dell’anno senza alcun dubbio:

“Le belle cose”: “E senza una meta eravamo noi” morbida e sinuosa, avvolgente nel suo dipanarsi 

“Il barocco del tuo ventre”: sorta di preghiera mantra oscura che improvvisamente risplende “sacro è anche il dolore che c’è in te”

“Niente di te”: “tra le ginocchia custodisci tutta la luce che vorrei nell’indecenza del mattino il mio messaggio è dentro te, ma non so niente di te” sensualità e vertigine... pura poesia su melodia soave… senza parole

“La norma dell’attesa”: mantra blues scarno “così nella caduta bagni le ali nel tuo buio” carnale e selvaggio

“Scintillatori”: “la mia scienza sarebbe invertarti anche se non ci sei ma intanto non mi senti intanto non ci sei” reading “oscuro” che lascia spazio alla melodia, il tutto in un mood trasognante

“In grazia”: “in lei c’è tutto un tempo che è stato e che sarà” minimal blues notturno con virate soul nel ritornello… intensità e complicità

“Primavera di Praga”: al piano, con gli archi che tessono trame e la sezione ritmica che scandisce una marcia “funerea” emozionante: “le piogge cadono per te i fiori sbocciano e lo sai di non aver vissuto mai”

“Amigdaia”: intermezzo che si lega a “Senza invocazioni”: “tutti questi angeli cadutti formano un deliro intorno a te” è il brano che non ti aspetti, con la sezione ritmica irresistibile, per non parlare del ritornello e lo strumentale finale: “perchè sei la vita che hai” da applausi

“Invoaczione alla notte e il passaggio”: “E l’angelo disse non sono puro e non sono io la luce e il cielo si chiuse come per gioco come per l’apocalisse deve esserci un passaggio la per noi” sospesa e ricca di sfumature con un arrangiamento da brividi, spirituale e profondamente umana al tempo stesso

Commenti

Translate