“Non sopporto l'idea di dover
impiegare la mia energia creativa per rendere più sofisticata la
vita di tutti i giorni al solo scopo di ottenere un profitto”
Siamo nel giugno del 1922, Walter
Rathenau viene assassinato da due terroristi ex ufficiali dell'impero
tedesco contrari alla sua politica. Da qui parte la prima stagione
dell'attesa prima serie antologica – nella quale in ogni stagione
si racconterà la vita di un personaggio che ha influenzato la storia
del mondo – della National Geographic dal titolo: “Genius”. In
questa prima stagione la vita narrata è quella di Albert Einstein,
dall'età della scuola, passando per l'insegnamento e la
pubblicazione della famosa “Teoria della relatività”. La serie è
ispirata al libro “Einstein, his life and universe” del 2007 di
Walter Isaacson. Il Pilot è diretto dal premio Oscar Ron Howard, che
negli episodi seguenti lascia il testimone a Minkie Spiro. Come
dicevamo la serie parte dall'omicidio di Rathenau, amico intimo del
protagonista, che resta sconvolto dalla morte dell'amico in maniera
così truce.
Con continui flash-back la serie racconta la vita di un
giovane Einstein che nel 1894 era un giovane liceale troppo
intelligente per seguire le regole e le lezioni della scuola,
perennemente annoiato, che si sentiva imprigionato in quelle quattro
mura. Quando il padre decide di trasferirsi con la moglie e l'altra
figlia in Italia, decide di lasciare Albert in Germania, obbligando
il ragazzo a finire degli studi che egli non vuole assolutamente
proseguire, ma lui non vuole seguire le regole del padre. Va in
Italia per comunicare al padre le sue intenzioni: vuole andare
all'università di Zurigo. Entrare non sarà facile, ma stiamo
parlando di Albert Einstein e lui può.
Per gran parte della vita
contro le idee di estrema destra del nuovo leader politico tedesco,
Hitler, Einstein vivrà gli ultimi 30 anni della sua vita a
contrastare le idee dell'uomo, rischiando spesso e volentieri la
vita, tanto che sarà costretto ad abbandonare tutta la sua vita ed
accettare l'offerta dell'università di Princeton. Johnny Flynn da il
volto all'Albert giovane, mentre Geoffrey Rush è la splendida
versione matura del protagonista. Visivamente è decisamente più
adatto alla parte il secondo del primo, infatti Flynn ha il viso ed
anche il fisico un po' troppo “moderno” per la parte in
questione, ma location e costumi danno alla serie una qualità
considerevole ed anche il suo maggiore punto di forza. Il cast qui e
là lascia un po' a desiderare, ma la regia è puntuale e
praticamente perfetta. Anche i dialoghi risultano un po' troppo
attuali e qui e là certi momenti sembrano eccessivamente romanzati.
Ma “Genius” è assolutamente interessante da un punto di vista
visivo, intrigante la trama, la storia di uno dei più grandi geni di
tutti i tempi sembra davvero un romanzo. Nel cast da ricordare, tra
gli altri, l'unico vero amore di Albert, Elsa, interpretata da Emily
Watson da adulta e Gwendolyn Ellis da giovane; Mileva Maric (Samantha
Colley), prima moglie di Einstein, nonché una delle prime donne ad
aver studiato Fisica all'Università di Zurigo; Philipp von Leonard
(Michael McElhatton), acerrimo nemico delle idee rivoluzionare del
protagonista. La serie è arrivata in Italia quasi in contemporanea
con gli Stati Uniti, l'11 maggio scorso, sempre sulla National
Geographic sulla piattaforma Sky.
Personaggi e doppiatori:
Albert Einstein (Rodolfo Bianchi)
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