JOE BARBIERI torna il 9 giugno con ORIGAMI


JOE BARBIERI torna il 9 giugno con ORIGAMI che esce ad oltre due anni di distanza dal precedente “Cosmonauta Da Appartamento”, Joe Barbieri firma il suo quinto album di inediti in cui sono sono raccolte 11 canzoni, alle quali prendono parte alcune eccellenze della musica italiana, come Paolo Fresu.

Barbieri è uno dei più apprezzati talenti italiani: scoperto da Pino Daniele, che ne è stato il primo produttore, nel corso della sua carriera ha collaborato - tra gli altri - con Gianmaria Testa, Omara Portuondo, Stefano Bollani, Stacey Kent, Fabrizio Bosso, Jorge Drexler, Hamilton De Holanda, Peppe Servillo e Luz Casal.

I suoi dischi sono stati pubblicati in Europa, Asia e Nord America, vendendo decine di migliaia di copie.

Il disco è stato anticipato lo scorso 19 maggio dal singolo “Una tempesta in un bicchier d’acqua”.


JOE BARBIERI – SHOWCASE E CONCERTI

 09-06 NAPOLI – FELTRINELLI – PIAZZA DEI MARTIRI - ORE 18,00 SHOW CASE PRESENTAZIONE

20/06 – BARI – FELTRINELLI – VIA APPIA 429 - ORE 18,00 - SHOW CASE PRESENTAZIONE

21/06 – ROMA – FELTRINELLI – VIA MELO DA BARI 119 - ORE 18,00 - SHOW CASE PRESENTAZIONE

07 LUGLIO – NAPOLI – CASTEL SANT’ELMO - CONCERTO




Joe Barbieri stesso ci racconta “ORIGAMI”, il suo nuovo progetto, con queste parole: “Ho vissuto il concepimento di questo disco – dalla composizione delle singole canzoni, fino alla scrittura degli arrangiamenti, alla loro realizzazione – in prevalente solitudine, immerso in un processo di ricerca intima della essenzialità e dell'estetica più pura di cui potevo essere capace.

Con il passare degli anni, conoscendo ormai direi bene alcuni lati di me (altri mi restano del tutto oscuri), ho accettato di essere una persona per certi versi molto fragile, che si può mortalmente ferire con una parola e si può salvare con uno sguardo, con l'abbraccio giusto. Ebbene in questo album, questa fragilità è esposta, senza riserve; ma è proprio in questa fragilità che, ascoltando questo manipolo di canzoni – asciutte, impavide, scoperte –, io trovo ogni volta una terapia possibile, una consolazione; assoluta seppur temporanea.

Gli origami (ovvero l'arte giapponese di piegare la carta fino a farla diventare, ad esempio, un fiore, una farfalla o un uccello), da cui ho mutuato il titolo, sono la cosa più vicina alla spinta propulsiva che ha originato questo progetto: negli origami convivono vulnerabilità e bellezza, rigore e sostanza, accettazione e cambiamento, densità e leggerezza. Ovvero quella perfezione che sfugge, che fa male, che fa bene, e che mi ostino di ricercare. Anche – ed ancora – con questa mia nuova opera”.


Ascoltandolo, “Origami” può forse essere considerato il compendio del suono e della scrittura di Joe Barbieri, il capitolo nel quale il linguaggio dell'artista napoletano tocca la sua definitiva riconoscibile compiutezza. E a dispetto dell'isolamento nel quale è stato inizialmente concepito, per registrare “Origami” si sono dati convegno molti virtuosi italiani del jazz: da Paolo Russo a Giuseppe Milici. Fino a Paolo Fresu, che duetta con Barbieri nella intensa “Rinascimento” e che racconta così il loro incontro: “Sono anni che con Joe ci inseguiamo.

Artisticamente, intendo. Ed è stata la prematura dipartita del comune amico Gianmaria Testa a farci finalmente incontrare a Roma in occasione del concerto a lui dedicato. A dimostrare quanto i vuoti siano, a volte, costruttori dell’altro. Con la musica che sapientemente riempie gli spazi”. A Fresu fa eco Barbieri: “Paolo è la quintessenza del suono che si fa minimo, leggero, necessario. La scelta di registrare qualcosa assieme è figlia dell'identità sonora di questo disco, ideale per accogliere il suono di Paolo e per essere a sua volta accolta dal timbro della sua tromba”.



Appassionato di design, per le copertine dei suoi vai album Joe Barbieri ha voluto circondarsi di volta in volta di alcuni tra i designers che più ama: per la copertina di “Origami”, la scelta è caduta sull’artista spagnola di stanza a Parigi Inés Iglesias.



CREDITI

Prodotto e arrangiato da Joe Barbieri

Produzione esecutiva: Antonio Meola



Hanno suonato:

Sergio Di Natale, batteria

Giacomo Pedicini, contrabbasso

Antonio Fresa, pianoforte

Joe, chitarra classiche e chitarra elettrica in “Un Posto Qualunque”

Paolo Fresu, tromba in “Rinascimento”

Stefano Jorio, violoncello in “Rinascimento”, “Mia Divina” e “Sincronicità”

Gianfranco Campagnoli, tromba in “Belle Speranze”

Tony Canto, chitarre elettriche in “Sincronicità”

Oscar Montalbano, chitarra manouche in “Una Tempesta In Un Bicchier D'Acqua” e “Tu Mi Dimentichi”

Roberto Natullo, flauto in “Un Posto Qualunque”

Paolo Del Vecchio, bouzouki in “Testardamente”

Renzo Serafini, chitarra elettrica in “Rinascimento”

Giuseppe Milici, armonica a bocca in “Una Cicatrice Ed Un Fior”

Emidio Ausiello, percussioni in “Rinascimento”, “Sincronicità”, “Belle Speranze” e “Testardamente”

Robertinho Bastos, percussioni in “Pane Per I Tuoi Denti”

Paolo Russo, bandoneon in “Sincronicità”

Sasà Piedepalumbo, fisarmonica in “Testardamente”

Andrea Esposito, violino in “Una Tempesta In Un Bicchier D'Acqua” e “Tu Mi Dimentichi”

Registrato e missato in analogico a Napoli da Andrea "Jean-Michel" Cutillo allo studio MAD (Napoli)

Paolo Fresu è stato registrato da Stefano Amerio allo studio Artesuono (Cavalicco, Udine)

registrazioni addizionali Katrine Krog al Zinetti Studio (Copenaghen) e Antonio Zarcone al Zack iVents (Palermo)

Masterizzato da Bob Fix al Robert Fix Mastering Studio (Napoli)



TRACKLIST

1. UN POSTO QUALUNQUE

2. UNA TEMPESTA IN UN BICCHIER D'ACQUA

3. UNA CICATRICE ED UN FIOR

4. BELLE SPERANZE

5. RINASCIMENTO

6. SINCRONICITA'

7. MIA DIVINA

8. TU MI DIMENTICHI

9. TESTARDAMENTE

10.  PANE PER I TUOI DENTI

11.  BUONGIORNO SIGNORINA



JOE BARBIERI PARLA DI “ORIGAMI” CANZONE PER CANZONE

UN POSTO QUALUNQUE

Una bossa nova esistenzialista, dedicata alla ricerca del proprio centro, del proprio punto di prospettiva; ed in perfetta sospensione tra due dei più feroci amori musicali di Joe Barbieri: João Gilberto e Luigi Tenco.


UNA TEMPESTA IN UN BICCHIER D'ACQUA

Swing con echi manouche. Un divertissement poetico sul gioco-lotta che l'amore talvolta può divenire, con un piede nel più ostinato dispetto ed uno nella più profonda devozione.

La parte solista è affidata al chitarrista Oscar Montalbano.


UNA CICATRICE ED UN FIOR

Il jazz come dialogo, in questo caso tra la voce di Barbieri e l'armonica a bocca del palermitano Giuseppe Milici. Riverberi di una canzone italiana di metà secolo scorso e di un suono di “chetbakeriana” memoria che ne slabbra e spettina i confini.


BELLE SPERANZE

Ispirata dai nipoti dell'autore, “Belle Speranze” è una osservazione sulla gioventù, ed in particolare sul momento dorato dell'adolescenza più acerba e spigolosa in cui si scopre l'altro sesso e ci si innamora per la prima volta. La tromba solista è di Gianfranco Campagnoli.

RINASCIMENTO

Un intenso bolero e la sapiente tromba con la sordina di Paolo Fresu per raccontare la rifondazione di un uomo ed il suo rinascimento – da qui il titolo, appunto – emozionale.

SINCRONICITA'

Una concatenazione di scenari e di immagini, per l'appassionata e pubblica dedica di Barbieri alla propria moglie. Protagonista strumentale: il bandoneon di Paolo Russo.

MIA DIVINA

Bastano un violoncello (qui quello di Stefano Jorio), una chitarra ed una voce per dipingere una piccola preghiera salvifica ed una supplica cantata in punta di speranza.

TU MI DIMENTICHI

Torna il respiro manouche, stavolta mischiato ad un'atmosfera da italico “boom economico”; in una esecuzione cameristica per due chitarre, contrabbasso, spazzole ed assolo di violino à la Grappelli, qui suonato dall'ottimo Andrea Esposito.

TESTARDAMENTE

Una musica che nasce nel centro del mediterraneo: un po' fado, un po' sirtaki, un po' canzone italiana; il tutto avvinto in un ritmo 2/4 che è un po' seduzione, un po' nenia, un po' invocazione.

PANE PER I TUOI DENTI

Il Brasile fa da orizzonte a questa giocosa provocazione, a questo leggero momento di delicato e giocoso disimpegno.

BUONGIORNO SIGNORINA

La celebrazione di un preciso istante: quello del risveglio della persona amata. Il momento esatto in cui, incrociando lo sguardo di chi ci ha appena dormito accanto, abbiamo la certezza che quello stesso sguardo ci potrà salvare.






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