“Mi chiamo Teresa Mendoza, sono
messicana. Sono nata povera, non è certo un male, ma datemi retta:
sono stata povera e adesso sono ricca... e ricca è meglio, ve
l'assicuro. Oggi mando avanti il più grande impero della droga
dell'emisfero occidentale... si può dire che sono la prova vivente
che il sogno americano gode di ottima salute. Sono diventata brava in
quello che faccio. Non approverete il modo in cui sono arrivata qui,
ma chi se ne frega! E non giudicate! Grazie a me avete sempre un po'
d'erba per le vostre feste del fine settimana o un grammo per i
vostri merdosi addii al nubilato. Va bene così! Il trucco è
rimanere ambita abbastanza a lungo per goderti i frutti del tuo
lavoro. In questo ambiente la data di scadenza è sempre molto
vicina. Sapevo che questo giorno sarebbe arrivato”.
E' la droga la protagonista indiscussa
della serie: non c'è uno che non sniffi o non fumi roba seria. La
droga scorre a fiumi tra le pieghe di una trama noiosa e poco
accattivante, quella di “Queen of the South”, in italiano “Regina
del Sud”, serie della Usa Network, diffusa nel mondo dalla Netflix,
tratta da una soap opera sudamericana di grande successo. “Queen of
the South” inizia dalla fine, da un colpo di pistola che colpisce
la protagonista nella sua meravigliosa casa in Messico. La
protagonista è Teresa Mendoza (Alice Braga) che, come ci racconta
all'inizio del Pilot lei stessa, è una donna oggi molto ricca,
regina incontrastata del traffico di droga a livello mondiale, ma un
tempo molto povera, una donna che sa cosa significa raschiare il
fondo e faticare per raggiungere il “successo”, se di successo si
può parlare.
Da quello sparo la storia torna indietro snocciolandoci
tutto quello che è successo a Teresa dalle prime esperienze di
spacciatrice alla vita da donna potente di oggi. Dall'incontro con
“El Guero” (Jon-Michael Ecker), all'amore con quest'ultimo ed
alla conseguente sua uccisione che la porterà poi a diventare una
donna molto più forte, alla continua ricerca di vendetta per
quell'uomo che amava perfino contro il proprio volere di non volersi
legare con nessuno sentimentalmente. Dopo la morte di “El Guero”,
Teresa è costretta a fuggire in Messico nel tentativo di salvare la
pelle. Sul tragitto incontrerà Camila Vargas (Veronica Falcon) e per
sopravvivere dovrà arruolarsi al cartello della donna.
Nel cast
anche Justina Machado di “One Day at a Time” e “Desperate
Housewives” che qui interpreta Brenda, amica della protagonista e
Joaquim de Almeida, che interpreta il potente Don Epifanio Vargas. A
creare questo reboot ed ideare questa discutibile versione
statunitense sono stati M.A. Fortin e Joshua John Miller. Niente di
nuovo all'orizzonte, nulla che non sa di già visto, tra “Fargo”
e “Atlanta”, ma si potrebbero fare decine di esempi. “Queen of
the South” è una serie a cavallo tra thriller e drama, che si
prende troppo sul serio, dove il lato “telenovela” prende il
sopravvento sulla parte più preziosa ed intelligente dell'azione e
del giallo, che rimangono sbiaditi sullo sfondo.
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