Dark Polo Gang - Twins


Ipnotici, ossessivi, misogini, volutamente malsani, nichilisti e vuoti “per modernità manifesta”, come punk al contrario a cominciare dai ritmi lenti e sinuosi del trap, la “Dark Polo Gang” è un vero e proprio fenomeno “sociale” che prende i temi tipici del rap “donne, soldi, droga…” senza alcuna rivincita e alcun riscatto sociale, ostentazione pura, per noia e sfregio, "mercificazione al potere" rovesciando il tutto, affermando che “il messaggio semplicemente non esiste” come per ribadire la vacuità di questi tempi, non c'è messaggio alcun, c'è solo il prodotto, senza morale, se non quella che il consumismo ha vinto e l'iconografia, il mito, è la madre di tutte le mode... e allora ecco arrivare versi come “la tua tipa la suono come Eric Clapton”, “coca nei miei Calvin Klein”, “sono il nuovo Keith Richards”, “sai che siamo i nuovi Backstreet Boys” fino a sublimare il tutto in: “fanculo a chi ci odia, sai che siamo la moda?” “sai che siamo la mafia?”. Nell'album c'è anche un feat con Gue Pequeno, ma la cosa più importante da dire è che "Twins" come il titolo ben esplica, è l'album di Tony Effe e Wayne, con la collaborazione degli altri membri della Dark Polo Gang e che vede la fondamentale produzione di Sick Luke e al di là di ogni ragionamento sociologico e non, risulta essere un album sin troppo coeso per testi e atmosfere da inevitabilmente essere monocorde, troppi brani forse semplicemente, perché tornando necessariamente al punto focale, la scelta stilistica impone "questi tempi, argomenti, ripetizioni ossessive" come "un grande spot subliminale". Per concludere l'operazione in se è riuscita e "spacca" decisamente, ma tanta è la curiosità mista all'incertezza per il futuro della Gang, che dovrà dimostrare di essere anche altro, di diversificare e andare oltre. 


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